Granelli e Maran: start-up e nuove app benvenute nel rispetto delle norme
da comune.milano.it Crediamo che tutti i servizi debbano innovarsi e che le start-up abbiano un ruolo importante in questo senso, tanto è vero che il Comune di Milano ha avviato numerose iniziative per sostenerle. Le start-up, le applicazioni che usano le nuove tecnologie, sono quindi le benvenute ma devono rispettare le regole dei settori nei quali operano e non possono pensare che la soluzione sia mobilitare i loro utenti e testimonial per sanare loro eventuali violazioni. Il Comune di Milano applica le leggi nazionali che sono in vigore e agisce per farle rispettare, nessun tipo di pressione degli utenti o di alcune categorie può mutare questo approccio.
Crediamo che sia possibile sviluppare applicazioni per smartphone volte a incrementare il mercato dei noleggi con conducenti nel rispetto delle regole del settore, garantendo in particolare l’obbligo di partenza dell’auto dalla propria autorimessa e la stipula di un contratto preciso al momento della prenotazione. In base alle nostre verifiche riteniamo che l’applicazione Uber non garantisca queste condizioni basilari del servizio di NCC, che ne rappresentano la distinzione dai taxi (anche perché altrimenti sarebbero taxi) ed è il motivo per cui i titolari di autorizzazione NCC fermati sono stati sanzionati.
Nulla vieta all’applicazione Uber di mettersi rapidamente in regola, nell’interesse delle imprese e dei conducenti NCC che coinvolge. Sarebbe un’azione più saggia rispetto a mobilitare i propri utenti per chiedere al Comune di non far rispettare le leggi nazionali.
Riteniamo altresì che servizi che vengono sviluppati sul territorio italiano debbano pagare le tasse in Italia, questa non è materia del Comune di Milano ma dell’Agenzia delle Entrate, cui abbiamo girato la documentazione in nostro possesso per le dovute verifiche.
Settimana prossima riceveremo in Comune le associazioni di categoria degli NCC e i titolari della società Uber in incontri separati. A tutti ribadiremo la ferma volontà del Comune di Milano di garantire servizi sempre migliori agli utenti e il rispetto delle leggi nazionali del settore e che tutti sono tenuti a rispettarle.
Questo deve però essere uno stimolo anche alla categoria dei tassisti. Premesso che solo un anno fa il servizio taxi di Milano è stato giudicato il quarto migliore d’Europa, oggi serve rinnovarsi ancora e non si può avere paura delle nuove tecnologie, che sono invece una grande prospettiva di crescita economica per il mondo taxi.
Lo rendono noto gli assessori alla Sicurezza e Polizia locale Marco Granelli e alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran.
Innovazione nel rispetto delle regole.questo valga anche per i nostalgici della saponetta.ciao.
Giusto sottolineare la cosa. Ma era il minimo e sarebbe stato bello fosse fatto prima. 5 mesi!!!! 5 mesi per dire alla Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare che sta sulla Luna. Lei, U… e le sue petizioni….
Questa volta ti devo contraddire Paolo, le istituzioni hanno i loro tempi e quando calano la mannaia le teste volano. Qui la mannaia è calata, le teste stanno volando nel cesto.
La mannaia per ora si è abbassata a pochi centimetri dal collo, ma le teste nel cesto ancora non ci sono. E’ chiaro che non vedo l’ora, ma secondo me bisognerà attendere ancora un po’
Una cosa che si è dimenticato l assessore Maran di dire è che il Parco taxi ecologici Milanese è il primo in Europa per il basso impatto ambientale dovuto ad un parco auto composto in maggioranza da vetture ibride a metano e GPL con modelli taxi anche tradizionali intesi a combustione classica benzina e diesel non vetusti quindi rispondenti a parametri conformi per un inquinamento più contenuto.
Gli e lo ricorderò in scioltezza a breve con un Twitt…
Bene Maran; un passo nella giusta direzione. Cmq continuare nella raccolta “firme digitali” a favore della nostra petizione. U… non dorme e stà proseguendo -come un treno a tutto vapore- dichiarando la raccolta di 2700 firme in calce alla propria petizione. Infine una domanda..i colleghi a.Roma e Firenze che fanno?
Ci dicono di stare al passo c i tempi, oltre alle auto ibride, le app le avevamo prima che arrivassero gli innovatori americani! Sergio sierra 67 se vuoi di anche questo a Maran.
Bene, ok, siamo contenti etc. etc. … Quelli di RU… non molleranno facilmente, alzeranno un gran polverone, e se veramente alle loro spalle ci sono milioni e milioni di biglietti verdi, faranno di tutto per cambiare la 21/92 definendola vecchia e non al passo con la mobilità di oggi. A proposito, a Roma e Firenze cosa fanno?
Una risposta alla signora Neli.
1) Lei paga dal momenti della chiamata, ma si avvantaggia di una tariffa (1 euro a km) molto conveniente e stellarmente lontana dalle tariffe di altre capitali quali Londra, Berlino, Amsterdam, Parigi, Stoccolma, Zurigo (da 1,5 a 2 euro a km). Non a caso le tariffe dei Taxi in Italia -al pari di Spagna e Grecia- sono le più basse in Europa (fonte Eurotest 2012 – Unicataxi Bologna studi economici 2013).
2) A Milano almeno il 50% della flotta taxi è dotata di terminale Pos e di sistemi di pagamento avanzati quali carte pre-caricate o via cellulare. L’obbiettivo è il 100% nel 2015 in vista di EXPO.
Infine una doverosa riflessione; un paese che se la prende con i suo tassisti è un paese allo sbando che si è bevuto il cervello!
Grazie x l’intervento; sempre lieti di poterLa servire al meglio.
2.700 firme alla petizione di U… sono NULLA. Se solo tutti i tassisti milanesi firmassero la contropetizione, avremmo in un solo giorno più del doppio delle firme. Se tutti i tassisti d’Italia la firmassero vi lascio solo immaginare. E se alla fine la firmassero pure le famiglie di tutti i tassisti…
Cari colleghi Milanesi,come al al solito siete sempre il faro della categoria e un vanto per tutti NOI!!!!!
DAJE !!!!!!!!!!!
Smascherati su Twitter quasi tutti i sostenitori di U… sono in stragrande maggioranza persone che ruotano attorno al sistema U… oppure gente ches a che fare con il mondo della applicazione. Questi soggetti vogliono fare passare il messaggio che le istituzioni e i tassisti sono contro le applicazioni o le start up. Insomma vogliono mettere in maniera truffaldina la rete contro di noi ma sopratutto contro le istituzioni. Per sfiga loro conosco i social networking forse meglio di loro anche se sono secondo il loro parametri di valutazione solo un volgare tassista.