Codici e Unica Cgil hanno promosso il primo focus sui temi caldi del momento: Uber e lotta all’abusivismo. Presenti Cnel, Roma Capitale, numerose Associazioni Consumatori.
Consumerismo – Per la prima volta Associazioni Consumatori e rappresentanti dei tassisti di Unica Cgil hanno avviato un proficuo dialogo, presso il Cnel, alla presenza di Roma Capitale sui temi che ultimamente hanno scaldato molto l’opinione pubblica. Due esempi su tutti: Uber e il problema dell’abusivismo. Benché entrambe le parti abbiano mantenuto saldamente le proprie posizioni, è risultata molto interessante l’apertura al dialogo di due mondi di pensiero contrastanti, che hanno trovato una comune linea di interlocuzione nell’interesse di utenti e cittadini. Finalità dell’incontro è stata quella di rendere stabile tale linea comune, partendo dalla costituzione degli Stati Generali del Trasporto Pubblico non di linea ospitato dal Cnel il prossimo ottobre. Durante il tavolo di lavoro è emersa con forza la grande necessità di contrastare l’abusivismo, una piaga che danneggia non solo il trasporto pubblico locale, ma anche gli utenti. Rispetto alla nuova app Uber, ultimamente al centro di numerose polemiche, che divide l’opinione pubblica in favorevoli e contrari, si è affrontata la necessità della categoria dei tassisti di un approccio maggiormente flessibile e aperto alla modernizzazione.
Le nuove tecnologie devono essere considerate degli ausili in più, che non vanno a ledere il lavoro tradizionale, perché mettersi al passo con i tempi può solamente voler dire acquisire benefici, sia per i lavoratori che per i cittadini. Ultimo elemento affiorato dall’incontro è il bisogno di accrescere la velocità del trasporto pubblico locale, implementando migliorie sull’intero sistema e riducendo drasticamente il trasporto privato.
La modernizzazione non significa sottostare alle regole di un moderno caporalato. I “rossi” se lo sono dimenticato, temo!
Non credo che vada interpretata negativamente la partecipazione dei tassisti agli Stati Generali del Lavoro. Ovviamente il futuro ci riserverà migliori possibilità di interconnessione veloce tra utenza e taxi e noi dovremo partecipare attivamente allo sviluppo della tecnologia che lo potrà permettere. Ovvio che NESSUNO sarà accettato come terza parte ispirata dal guadagno alle spalle dell’utenza e dei tassisti. Questo a costo di qualunque sacrificio.
…..ma il Cnel non era stato definito dallo stesso Renzi un ente inutile e costoso che andava soppresso…PROPRIO LI’ DOVEVAMO IMPALUDARCI !!!!
…..ma il Cnel non era stato definito dallo stesso Renzi un ente inutile e costoso che andava soppresso… cosi’ non e’ piu’ un ente inutile!
Sarà interessante capire come ci collocheremo nello stretto sentiero di “interessi convergenti di utenti e cittadini”. Avessero parlato di cittadini/utenti e operatori ( regolari e autorizzati) avrei colto una logica interlocuzione.Ma così… Vedremo. Certo è , che alle associazioni dei consumatori preme una molteplicità di offerta, il più a basso costo possibile, con l’ azzeramento di qualsiasi “rendita di posizione”così come loro definiscono la nostra presenza di tassisti nel trasporto persone.
Auspicano uno o due o tre specie di U…, tanti car pooling anche un pochino a pagamento, un servizio taxi con tariffe dimezzate rispetto alle attuali, di tutto e di più.
Va bene il confronto , ma che i sindacalisti non inizino a fare tavole rotonde sul sesso degli angeli oppure i paralegislatori (vedi documento presentato al portaborse del ministro).
A proposito: l’ho trovato ancora peggio del resoconto arrivato a noi via facebook.
Vergognoso che dalle Prealpi al Meridione d’Italia non abbiano trovato il tempo il modo e le parole per produrre un documento degno della nostra causa che ci è costata giornate di lavoro.
Tuttavia una considerazione verrebbe logico farla: noi abbiamo agevolazioni per vettura a 7 posti e tariffa collettiva.Adesso considerati i costi di tali mezzi e l’importo medio delle corse i colleghi che avevano mezzi di quel genere li sostituiscono con Auris SW mentre la tariffa collettiva è rimasta un mero esercizio normativo per mancanza di informazione presso la clientela e della figura dell’incarrozzatore che prepari i gruppi con destinazione sulla stessa direttrice di arrivo.Loro le navette (quelle magari neanche immatricolate NCC) degli alberghi o degli NCC “convenzionati” con le strutture alberghiere con la furbizia dell’incarico “a disposizione” dello stesso albergo ma pagamento in contanti da parte dei fruitori a trasporto concluso o peggio ancora, con la prassi della “dazione ambientale” (manetta col portiere), offrono una soluzione economicamente conveniente perché se prendono €.45 per i trasferimenti albergo – linate comunque diviso per i passeggeri (fino ad un massimo di 9) per l’utenza è sempre meglio che utilizzare 3 taxi anche a soli €.20 l’uno, a tassametro, senza prenotazione.Tutto ciò avviene per la pressoché totale mancanza di controlli nei confronti di questi fenomeni che anche se portati allo scoperto avrebbero ben poche rilevanti conseguenze.Noi siamo gravati dall’onere del costo per l’acquisto della licenza nemmeno paragonabile a quello di un’autorizzazione NCC ma ciò nonostante se ci fosse consentito di effettuare il servizio in uscita dagli Alberghi con mezzi equivalenti a quelli degli NCC saremmo più competitivi di loro anche solo applicando la tariffa a tassametro (da €.20 a circa €. 30 per collegamento linate).È del tutto evidente che se ci fosse la possibilità di lavorare i colleghi farebbero l’investimento per l’acquisto del Viano/Vito del caso e non si lamenterebbero certo dei €. 10 euro un più per la spesa del carburante rispetto ai classici €.20 giornalieri.Credo che dovremmo agire per recuperare una fetta importante di mercato che ci è stata sottratta con malizia e inciuci non certo per merto o qualità di servizio (sani principi di concorrenza per quanto non applicabili al servizio di pubblica utilita’).Le navette NCC (specialmente quelli di fuori comune) di fatto oggi occupano una fascia importante del mercato taxi abusando della denominazione: infatti si presentano come servizio taxi oltre a permettersi consorzi e desck per l’accoglienza direttamente all’interno degli scali aeroportuali per l’adescamento della clientela.Queste in cui operano non sono condizioni di “sana competivita’”: è un monopolio, un “cartello” incurante di ogni principio di ogni accordo e dello stesso buon senso, dove l’unica cosa che conta è arraffare in campo altrui.Tutto ciò si è consolidato negli anni portando all’attuale situazione in cui il comparto del servizio taxi (quello vero) è totalmente escluso dalle “lunghe tratte” dai collegamenti aeroportuali in partenza dagli Alberghi ed ora grazie alle “moderne tecnologie americane” assistiamo persino ad NCC che prelevano persino a casa propria i clienti per le destinazioni aeroportuali.Di questo passo a noi cosa rimarrà da fare? Solo la parte antieconomica del servizio pubblico non di linea? Va bene allora! Se è il mercato che ce lo impone! Fateci avere gli incentivi per stare a disposizione nei posteggi: U… paga €.40/h esentasse ai Black per rimanere “a disposizione”.Queste situazioni, del tutto estranee ai principi sottostanti la logica del servizio pubblico non di linea, dovrebbero essere ricondotte entro i binari del buon senso anche in vista di Expo…invece c’è chi preme per la regolarizzazione degli abusi.Ciò è sbagliato, lo era anche in passato quando altre situazioni sono state sanate, ma lo è ancor di più oggi in un contesto di calo generalizzato dei volumi di lavoro, in cui quello che c’è viene aggredito dalla frangia più “disinvolta” (per usare un eufemismo) del comparto NCC.La sensazione è che le nostre OO.SS. non abbiano voluto cogliere questa problematica se non marginalmente (U…) e che nei fatti nulla abbiano portato avanti per arginare questo disdicevole fenomeno di sottrazione di quote di mercato/lavoro/corrispettivi perpetrato a nostro danno dalla categoria NCC.In altre regioni queste situazioni stanno venendo alla luce con arresti, revoche di autorizzazioni, sfruttamento del lavoro, evasioni fiscali: qui da noi il corpo dei vigili urbani con tanto di segnalazioni dettagliate con nome targa tipo veicolo foto del conducente non “riescono” a sanzionare nemmeno i POP!VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!e VERGOGNAMOCI pure noi che non siamo capaci di pretendere giustizia.
Proprio per i motivi che esponi è stato scritto a suo tempo il famoso 29/1 quater, ma gli interessi che tocca sono troppo grandi, per anni ci hanno raccontato che fosse sospeso (grande balla! ) e ora che si dovranno scrivere i decreti attuativi del suddetto stanno bruciando migliaia di code di paglia e fior di intrallazzatori sono in panico, anzi terrore, totale. Per adesso i signori di cui sopra tengono il pelo alzato, ma molto presto scenderanno a più saggi consigli e si siederanno (forse) a discutere con la coda tra le gambe. Tic tac, tic tac… Chi ce lo ha sempre detto negli ultimi 2 anni? Ora il tempo sta per scadere.
vasellina…