Premiata Ditta Magna Taxi S.p.A.

1024_picture_of_a_fish_with_a_napkin_tied_around_his_neck_waiting_to_eatTaxisti e noleggiatori d’ora innanzi saranno liberi di scegliere le forma giuridica preferita per esercitare la propria attività di impresa. Tra quattro mesi, infatti, decade ogni restrizione che possa limitare l’esercizio di un’attività economica attraverso l’indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all’operatore. Lo prevede espressamente l’articolo 3, comma 9, del dl 138/2011 tra le diverse restrizioni individuate dal legislatore per rimuovere lacci e laccioli che, ancora oggi, per alcune tipologia di attività vincolano l’imprenditore. Con il dlgs 59/2010, in attuazione della direttiva Servizi, già era stata introdotta la possibilità di esercitare il commercio su aree pubbliche con qualsiasi assetto l’imprenditore avesse ritenuto idoneo allo scopo, mentre precedentemente la disciplina di settore imponeva l’impresa individuale o la società di persone.

Inoltre, con il medesimo decreto lgs 59/2010, veniva dato atto che l’attività di estetica e di acconciatore, tradizionalmente appartenenti al comparto artigiano, poteva essere svolta in forma commerciale, nel qual caso doveva essere nominato un direttore tecnico. Ma per una complessa serie di esclusioni, tale decreto non si riteneva applicabile al servizio di trasporto. Ora, con il vento in poppa, il Governo dà il via ad un’altra rivoluzionaria operazione. Perché con la soppressione della restrizione in materia di assetto societario viene abbattuto il pilastro della forma artigiana per le attività di taxi e di noleggio con conducente. La disciplina per questo comparto è stata in questi ultimi anni un susseguirsi di modifiche, sospensioni e rinvii a seguito della battaglia a forza di carte bollate e di esposti al Garante antitrust, alla Commissione Ue oltre che ai diversi Tar regionali da parte dei due comparti. Sta di fatto che mutando gli assetti societari entreranno in campo nuove forze, a fronte della liberalizzazione delle licenze, che dovrà venire meno in forza dell’abbattimento di ogni vincolo numerico previsto da un’altra restrizione in decadenza. In pratica, l’attuale disciplina di settore per taxisti e noleggiatori, la legge 21/92 o le diverse norme regionali emanate sulla base di tale normativa, andrà applicata a decorrere dal quarto mese dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl 138/2011, tenendo conto dell’intervenuta soppressione della restrizione.

fonte: italiaoggi.it 23/08/2011

20 commenti

  1. Questo è (a mio modesto parere) il vero grande pericolo a cui andiamo incontro: il famigerato “cumulo delle licenze” cancellato 30 e più anni fa, riproposto da Bersani e rispedito al mittente dai tassisti.

    Ora qualcuno spinge violentemente ancora in questa direzione e rischiamo concretamente che questa maledizione ci ripiombi in testa.

    Chi ha conosciuto nei tempi più cupi della storia dei taxi italiani la posizione di “tassista schiavo del padrone” sa benissimo a cosa andiamo incontro.

    Voci (spero le solite fandonie da posteggio) insistono sul fatto che qualcuno stia lavorando sotto sotto per arrivare ad un accordo di parziale (almeno il 30%) riammissione del cumulo.

    Mi/Ci auguro che siano solo voci.

  2. Sta a noi impedire che questa porcheria (che verrà fatta passare per grande successo dai nostri sindacalisti rispetto alla liberalizzazione selvaggia) non passi e non venga da noi sostenuta e/o accettata per nessun motivo

  3. Si tanto noi andiamo avanti con calma ci muoveremo a legge fatta stiamo calmi e bravi e aspettiamo!!!!!

  4. Marco puoi spiegarmi cosa intendi per cumulo di licenze? e cosa sarebbe questo 30%? Grazie davvero

  5. andrea » Fino ad una trentina di anni fa c’erano i “padroncini” (i titolari di licenza come siamo noi oggi) e i “dipendenti” (tassisti assunti dalle famose “ditte”) i quali lavoravano per quattro soldi e facevano spesso i turni allungati disonestamente da principali fetenti e tiracollo che li sfruttavano.
    Il “30%” è il quantitativo di licenze “cumulabili” (cioè intestate a società che possono essere costituite tra tassisti o acquistate rastrellandole sul mercato o facendosele attribuidere dai Comuni) che voce di posteggio indica come possibile accordo col Governo.
    Risultato: New York dei poveri.

  6. In linea con le tendenze degli ultimi anni: sempre più potere in mano a sempre meno…Ma si stuferà la gente prima o poi e arriverà la nostra Tripoli! grazie Marco

  7. Ma la fonte citata e’ la stessa del titolone “LIBERALIZZATI I TAXI !!!” di qualche giorno fa , in cui citava una fonte la quale ricitava come fonte italiaoggi!!!

  8. Ciao Leonardo, ti allego la mail di risposta di un rappresentante sindacale :

    (nota del moderatore: trattandosi di una mail privata non possiamo pubblicarla a meno che l’altro soggetto ci invii il permesso. Comunque il succo della questione è riguardo il tempo per la presentazione degli emendamenti che è stretto ma si attende il 30 Agosto per prendere decisioni e che tutti i sindacati stanno lavorandoci)

  9. Mi capita spesso di caricare il dott. Magnaschi (direttore di Italiaoggi), di cui ho una stima estrema poiche’ persona umile e dotato di una intelligenza di pochi. Spero di caricarlo il prima possibile per chiedere lui un aiuto per cercare di meglio capire e interpretare tutta la storia. Sono certo che potrebbe darci una mano. Gli ho anche parlato di Taxistory….chissa’ mai che ci legga o qualcuno per esso…

  10. Se già prima che ci sia l’incontro col governo i sindacati hanno deciso un tale accordo, seza prima ribadire no a qualsiasi liberalizzazione, stiamo veramente a posto! I sindacati dovrebbero incontrare il governo solo ed esclusivamente x farci togliere esplicitamente dalle liberalizzazioni, senza se e senza ma! Ricordiamoci che nessuno al governo ha mainparlao di taxi, ma solonla stampa a cominciato a tirarci dentro! Quindi perchè fare un accordo senza prima tentare la completa esclusione visto che abbiamo molte argomentazioni a nostro favore?

  11. Adryano » Calma e sangue freddo. Prima di tutto sono voci di posteggio prive di qualsiasi fondamento e poi nessuno sa con chi ci sarebbe questo fantomatico accordo.

    Stiamo a vedere e poi tireremo le conclusioni, per adesso siamo nel campo delle possibilità (per il mio parere) da fantascienza.


  12. Marco:

    Questo è (a mio modesto parere) il vero grande pericolo a cui andiamo incontro: il famigerato “cumulo delle licenze” cancellato 30 e più anni fa, riproposto da Bersani e rispedito al mittente dai tassisti.
    Ora qualcuno spinge violentemente ancora in questa direzione e rischiamo concretamente che questa maledizione ci ripiombi in testa.
    Chi ha conosciuto nei tempi più cupi della storia dei taxi italiani la posizione di “tassista schiavo del padrone” sa benissimo a cosa andiamo incontro.
    Voci (spero le solite fandonie da posteggio) insistono sul fatto che qualcuno stia lavorando sotto sotto per arrivare ad un accordo di parziale (almeno il 30%) riammissione del cumulo.
    Mi/Ci auguro che siano solo voci.

    … ma dici che riescono a trovare un id.ota che si fa 10 ore al giorno di macchina per 900 euro??? ahahahahah si certo,usando gli sbarchi di questi tempi facile,ma prevedo che molti avrebbero paura a prendere il taxi 🙂

  13. Tranquillo che un idiota, come lo chiami tu, lo si trova anche a meno di 900€ al mese per 10 ore al giorno. E non solo immigrati. C’è chi 900€ li prende per lavori anche più massacranti (nonostante adori guidare, basta la metà del tempo in mezzo al traffico per essere stanchi, ma un muratore credo che si massacri parecchio di più) ; )

    Di questo passo, torniamo al medioevo.

    Comunque, un’idea…: non è che vogliono fare una cosa ispirandosi agli autotrasportatori…? Spero di no, perchè anche i padroncini coi vari ducato e transit, non se la passano troppo bene…

  14. Purtroppo non è confortante, ma avete visto i corrieri, i “padroncini” di un tempo che fine hanno fatto? tutti sud-americani, con furgoni scassati, vanno come dei matti e credo proprio che si accontentano di poco, molto meno di quanto per noi sia solo dignitoso, ma ancor peggio che la torta se la dividono in 3 / 4 grandi società. Purtroppo in un Paese come il ns. dove i controlli non esistono tutto è possibile.

    (nota del moderatore: il tuo commento è azzeccatissimo e lo approvo in toto perchè è la pura e semplice -e triste- realtà)

  15. Buongiorno Marco,
    è vero quanto affermi del comma 9 art. 3, ove si specifica quanto si debba intendere per restriziojni abrogate; penso che il Tuo pensiero sia rivolto al punto (f), ma la determina recita anche al punto (a) quella famosa frase (forse necessaria di un chiarimento) …,senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base della popolazione o di altri criteri di fabbisogno. …. – cosa che avviene all nostro servizio.
    Negli ultimi anni abbiamo visto incrementare ill comparto, anche in Lombardia, secondo le anallisi di popolazione e fabbisogno, con bandi che i Comuni hanno emesso e che oggi vengono emessi in forma onerosa.
    Non pensi che il legislatore, “barbino” e incapace forse, non abbia pensato a coloro che oggi hanno pagato un’onere di legge per conseguire una licenza, onere determinato dal valore commerciale della “licenza taxi” e a tutti noi espropriati di un diritto, esistono dei diritti di cittadino iscritti nella Costituzione che impongono di non arrecare danno economico e patrimoniale al cittadino anche lavoratore, prefigurando un rimborso equivalente al danno. Non credo che per ipoteticamente aumentare le entrate tributarie lo Stato si appronti a versare rimborsi.
    Diverso e la possibilità di non intervenire sulla specifica Categoria (nel nostro caso taxi) ma sviluppare la possibilità di competitori simili e paralleli; ma anche qui da molto tempo la strada è aperta e tacitamente subita dalla Categoria che tace sull’esproprio del lavoro da parte di “servizi cortesia”, “servizi dedicati” servizi di Linea (con piccoli mezzi- M2) per l’incapacità di rapportarsi UNITAMENTE con un mercato evoluto.
    Un possibile obiettivo può essere modificare la ventuno (21/92) con l’abbattimento dell’obbligo una testa/una licenza/un turno, (in parte già modificato dalla Bersani) ma in questo è il potenziale di COLLABORAZIONE che la Categoria saprà mettere in campo che ci vedrà, e dico CI VEDRà vincenti.

  16. TAXI1577 » Riassumo per quello che la mia mente ottenebrata da 20 anni di sbattimento sul taxi mi concede:

    visto che comuni vari (quelli della Conurbazione, ma anche Milano) emettono (con il beneplacito delle Associazioni) licenze a “capocchia” e che lo Stato se ne sbatte del valore delle licenze (in barba alla Costituzione che tu citi)

    considerato che il mondo va avanti e il bisogno di mobilità (mi ricorda un giornalino dedicato alla Categoria ai tempi in cui si discuteva sulla Conurbazione) della popolazione interessa solo ncc, driver (clanda), ATM e chi più ne ha più ne metta i quali si sono attrezzati da tempo con sistemi tecnologicamente avanzati (le mance ai portieri et similia),

    considerato anche che la Categoria tace (cosa potrebbe fare altrimenti, visto che chi ci rappresenta ha il temperino spuntato e non viene considerato ai tavoli istituzionali?)

    Si è deciso (senza naturalmente chiedere il permesso a nessuno dei tesserati paganti) di ripristinare il cumulo delle licenze?

    Cioè, quello che abbiamo impedito di fare a Bersani adesso lo riproponiamo noi al Governo il quale lo ha appena legiferato con il DL e lo sta per approvare in Parlamento?

    Ho capito bene: proponiamo al Governo quello che c’è già scritto sul decreto Legge e lo facciamo passare per UNA GRANDE VITTORIA?

    Forse è meglio che spenga taxistory e mi dia all’origami perchè questo non è il mio mestiere.

  17. scusa Marco,
    a parte la teatralità non devi spegnere né taxistory né la Tua attività.
    L’accerchiamento del nostro servizio, il nostro povero teorico piatto a cui tutti vogliono mangiare, è quotidianamente attaccato e spolpato, non da leggi o amministratori pubblici, ma dall’incapacita di noi stessi alla collaborazione e condivisione del bene comune.
    Taxistory crea una comunicazione importante e, per la prima volta un tabloid lobbistico, che spero permetta ai tassisti di conoscersi e unirsi, non solo nei teorici momenti “pericolosi”.
    Attraverso questi fogli virtuali noi tutti possiamo prendere coscenza del potenziale del nostro servizio, ma specialmente possiamo individuare le intrusioni che settori collaterali effettuano nel nostro servizio.
    Mi spiego meglio.
    dall’inizio dell’estate l’ATM ha istituito un servizio navetta diretto dalla centrale all’Aeroporto di Linate; tutti noi sappiamo che gli alberghi hanno un servizio similare dalle vie ove sono concentrati.
    I tassisti Pisani, che ho visto frequentano questo sito, potrebbero illustrarci come loro hanno organizzato il loro taxi-shuttle per contrastare (e far morire sul nascere) questi servizi “intrusivi. Svolgendo a rotazione un servizio con taxi speciale (nove posti) di proprietà collettiva della Categoria Pisana. Certo devo superare il concetto retrogrado che il Cliente è MIO, il Cliente è NOSTRO, NOSTRO di tutta la Categoria; addirittura Nazionale, perchè chi usa il taxi a Milano lo cerca anche a Pisa, e chi lo utilizza a Roma lo vorrebbe utilizzare a Milano.
    Pertanto non è la demagogia facile a proteggere questa Categoria, ma la partecipazione e il confronto delle “piccole e stupide” idee di ogniuno di noi.
    Pertanto Marco, non dedicarti agli origami; continua su questa strada punzecchiando e permettendo a tutti noi di comunicare. Grazie Taxistory, grazie da 1577

  18. TAXI1577 » Certo che se mi dici che siamo un tabloid lobbystico… esageri un pochino. Diciamo che abbiamo avuto la fortuna (o sfortuna) di capitare in mezzo alla tempesta offrendo un riparo alle menti invase da dubbi e domande senza (in apparenza) alcuna risposta plausibile.

    Piano piano in quadro diventa sempre più chiaro: cioè di risposte certe non ce ne sono, ma c’è la possibilità di cambiare radicalmente il mondo taxi italiano portandolo verso il sistema newyorkese, possibilità, però, da sempre osteggiata da TUTTA la Categoria Sindacati compresi.

    Che sia giusto o sbagliato non lo si può dire con certezza, certo è che, se la direzione che prenderemo sarà quella, ci sarà qualcuno che avrà da ridire.
    Conoscendo l’aria che tira ho l’impressione che mentre da una parte ci sarà chi vorrà cavalcare il nuovo asset, dall’altra ci sarà chi urlerà allo scandalo e al tradimento della Categoria.

    Hai ragione che dobbiamo pararci dall'”intrusione esterna” in qualche modo, hai ragione anche che il concetto del MIO cliente deve cadere in disuso perchè l’egoismo che ci contraddistingue è deleterio, hai (a mio avviso) torto a credere che possa passare sottobanco uno stravolgimento simile.

    Il proverbio dice che chi vivrà vedrà, noi tutti vivi e vegeti ne vedremo delle belle. Siamo qui, per ora rimandiamo l’origami.

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