Linate, un sonno lungo 17 anni

E’ quanto emerge da un articolo di Maurizio Giannattasio  sul “Corriere della Sera” di mercoledì 12 maggio 2010. Questo uno stralcio dell’articolo…

Dal lontano 1992 quando cambiò il Codice della Strada. I ghisa milanesi di stanza a Linate hanno le armi spuntate. Le loro contravvenzioni sono carta straccia da ben 17 anni. Perché non c’è nessuna convenzione che stabilisca compiti e giurisdizione della polizia municipale di Milano visto che Linate è a cavallo tra Peschiera Borromeo, Segrate e, appunto, Milano. Risultato? La notizia si è diffusa tra i noleggiatori, i tassisti abusivi e gli automobilisti privati. «Nel caso di multa basta un ricorso per vedersi la contravvenzione stracciata. Sono a rischio 10 mila contravvenzioni all’anno» attacca il sindacalista Csa, Roberto Miglio. «Domani firmeremo la convenzione », replica il vicesindaco Riccardo De Corato…

Sono a rischio 10000 contravvenzioni all’anno? Una bella sommetta, in parte estorta anche a tassisti per motivi banali , come per esempio dopo una breve sosta il fondo alla partenze AirOne per fare un salto alla toilette e ritrovarsi al ritorno sicuramente  liberi da liquidi in eccesso, ma con una bella contravvenzione sul parabrezza, oppure indossare la cintura di sicurezza a veicolo già  in movimento anziché da fermo (questione di poche decine di metri).  Contravvenzioni che sono già state pagate e per le quali non si può più nemmeno fare ricorso, purtroppo. Per questo anche i tassisti hanno sparso la voce: “ le multe date a Linate dalla Polizia Locale di Milano, non valgono un fico secco”. "La pacchia è finita, non si può più fare cassa! Chi la fa, l’aspetti!" Ma il Comune di Milano prova a indorare la pillola; in un articolo di “Repubblica” sempre del 12 maggio, il Vice Sindaco Riccardo De Corato riferisce:

"…Grazie a questo accordo, che ho fortemente voluto e a cui Milano farà da capo fila, potremo gestire in modo coordinato con i Comuni di Segrate e Peschiera Borromeo l’attività della Polizia Locale presente all’aeroporto di Linate con l’obiettivo di garantire un maggiore monitoraggio e controllo del territorio e contrastare in modo più efficace anche il fenomeno dei "taxisti abusivi" che recano un grave danno economico al servizio dei taxisti regolari e autorizzati presenti in aeroporto...”.

Questo desiderio di  monitorare – o forse tornare a multare –  ci lascia perplessi e sconcertati. Per ben 17 anni non è stato possibile fare nulla nei confronti dell’abusivismo perché è venuta a mancare la competenza territoriale sull’ aeroporto di Linate: un giustificato motivo o una scusa bella e buona? Intanto le multe si infliggevano eccome e senza remore. Se l’Amministrazione Comunale avesse voluto realmente affrontare il fenomeno dell’abusivismo, avrebbe trovato terreno fertile anche altrove, in Stazione Centrale per esempio, dove grazie agli ultimi lavori di riqualificazione, gli abusivi si sono ritagliati una zona in cui operare, lontana da occhi indiscreti e da tassisti ficcanaso. Qui non si può più invocare il diritto di legittimità territoriale, o forse vuoi vedere che manca il  benestare della PolFer (Polizia Ferroviaria)?
Purtroppo il giorno successivo a tali dichiarazioni,  i lavori  inerenti il rinnovo della convenzione si sono intterrotti con un nulla di fatto. Il grande sonno a Linate, per il momento continua. Gli abusivi intanto fanno di tutto tranne che dormire.

[Riferimenti: Corriere della Sera – Repubblica]
[La vignetta, per concessione di Adriano Carnevali www.adrianocarnevali.it ]