E’ accaduto a Chengdu, nel Sichuan. 140 taxi privi di licenza sono stati ammassati dal Comitato Municipale di Comunicazione e distrutti in pubblico.
Al fine di renderlo un affare personale, il comitato ha poi invitato più di 50 tassisti regolari per distruggere le vetture dei loro nemici con delle spranghe di ferro. I 140 veicoli erano suddivisi in 73 taxi illegali e altri 67 veicoli che non sono riusciti a pagare le multe entro il tempo richiesto. "Facciamolo" ha ordinato un funzionario, e un bulldozer ha cominciato a distruggere i tetti e i finestrini delle auto allienate. "Questi taxi selvaggi imbrogliano le persone di proposito, sono i nostri nemici". Ha detto Liu Yang, che ha fatto a pezzi quattro taxi di fila. I rottami delle vetture lo fanno sorridere. Il suo taxi era stato clonato qualche anno da, ed era stato multato senza alcuna ragione. Era anche stato accusato di avere scaricato alcuni passeggeri, cosa che non aveva mai fatto. Lo scorso mese, un suo collega aveva rintracciato il clone del suo taxi e aveva chiamato Liu e altri 30 tassisti per circondare la vettura abusiva.
Secondo alcuni funzionari, la maggior parte dei taxi illegali sono in realtà assemblati con diverse parti di auto anche se sembrano praticamente nuovi. Le loro ruote logore rappresentano una minaccia per il traffico, e in caso di incidente, sono difficili da rintracciare. Distruggerli in gruppo, secondo le autorità, è un messaggio efficace verso l’industria clandestina di taxi.
fonte cinaoggi.it 06/06/2010
Possiamo farlo anche noi con gli ncc di Linate e gli abusivi in centrale?