Grazie Andrea, prendiamo esempio da uomini come te.
Un tassista gentiluomo che si è trasformato in detective e ha fatto arrestare un rapinatore. Il bandito e un complice avevano aggredito e derubato una donna che era appena scesa dal suo taxi e si era infilata nel portone di casa. Uno dei malviventi, grazie all’ inseguimento e alla descrizione fatta dal tassista alla polizia, è stato catturato e arrestato con l’ accusa di rapina aggravata. Mentre la vittima, S.V.P., 38 anni, italiana, ha dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’ ospedale San Carlo per una frattura al dito e una contusione al ginocchio, guaribili in 25 giorni. L’ episodio è avvenuto l’ altra notte, poco prima delle 3. Sull’ auto bianca pubblica di Andrea A., 32 anni, è salita la donna, destinazione via Rubens. Le solite quattro chiacchiere per rompere il ghiaccio, qualche battuta sulla movida milanese e commenti inclementi sulla nazionale di calcio. Quindi il taxi si è fermato all’ indirizzo concordato. La donna ha salutato gentilmente e ha pagato la corsa. Poi è entrata nel portone dello stabile. Nel cortile interno, però, c’ erano due malviventi che, dopo averla aggredita, picchiata e gettata per terra, le hanno scippato la borsetta contente soldi, documenti e il telefonino. Il tassista, come spesso fa quando accompagna ad ora tarda altre donne sole, ha avuto l’ accortezza di attendere che la cliente entrasse in casa. Così si è accorto che due giovani l’ avevano seguita ed erano entrati nel cortile. Dopo la rapina, i due sono fuggiti, ma non avevano fatto il conti con lui. Andrea ha rimesso in moto la vettura e si è dato all’ inseguimento. E mentre li teneva d’ occhio ha chiamato la polizia. Sul posto sono arrivate alcune volanti che hanno bloccato, in via Caccialepori, non lontano dal luogo dell’ aggressione, uno dei due giovani rapinatori: Davide S., 21 anni, con piccoli precedenti, di professione cuoco. Il complice è riuscito a farla franca, ma non dovrebbe essere difficile arrivare a lui. La donna, che è rimasta sanguinante nel cortile di casa, con un dito spezzato e lividi ovunque, è stata accompagnata all’ ospedale San Carlo. Gli agenti hanno recuperato la sua borsa con gli effetti personali. Mentre il nostrano taxi-driver, dopo aver reso testimonianza ai poliziotti, ha ripreso la sua corsa tra le vie della città, fino alla fine del turno.
fonte: corriere.it 27/06/2010 Focarete Michele
Caspita! Un articolo a nostro favore che supera le dieci righe: stanno facendo progressi.
Grande Andrea!
Sono sicuro che il collega merita un premio ma non l ambrogino d oro dato dal comune di milano reclamizzato da l assessore Decorato ma la stima e l ammirazzione di tutti i colleghi che vale molto di piu che un premio dato dal potere. rinuncia