Scontrino fiscale ai tassisti romani: una bufala (per ora)

Da "Il Giornale" edizione Roma – 10 luglio 2010:

La notte porta consiglio e scontrino. La partenza della maratona che porterà (forse già lunedì sera) alla delibera sull’aumento delle tariffe dei taxi ha avuto un suo perché nell’emendamento che introdurrebbe la ricevuta a fine corsa. Una bella seccatura per il tassista, anche se sul pezzetto di carta già si danno interpretazioni differenti. Andiamo con ordine. Riferisce Fabrizio Panecaldo, Pd: «Giovedì alle 23,30 è stato approvato un emendamento, con parere favorevole dell’assessore alla Mobilità Marchi, alla delibera 21, proposto dai consiglieri aggiunti che prevede che i possessori di licenza taxi e i noleggiatori debbano emettere ricevute automatiche complete di numero di licenza, giorno e ora del viaggio, durata in chilometri e minuti, tariffe applicate e riferimenti per eventuali reclami come accade nel resto dei paesi europei». L’emendamento è passato in via bipartisan con 38 voti favorevoli, sei contrari e un solo astenuto.
Panecaldo viene smentito da Antonello Aurigemma, presidente della Commissione comunale mobilità del Pdl: «Capiamo l’afa, ma è giusto rinfrescare la memoria all’onorevole Panecaldo. L’emendamento proposto dai consiglieri aggiunti non fa riferimento ad alcuna normativa fiscale     perché, è bene precisarlo, l’organo preposto ad eventuali modifiche è la legge ordinaria dello Stato. Quindi, tranquillizziamo il collega Panecaldo e soprattutto i tassisti romani che l’emendamento dei consiglieri fa riferimento a un titolo di viaggio in cui riportare il luogo di partenza e di arrivo, la tariffa applicata e l’identificazione dell’operatore che ha svolto il servizio, ricevute già in uso tra molte cooperative taxi. Ci dispiace constatare come per l’ennesima volta, l’opposizione prosegua nella sua opera di disfattismo continuando a lanciare allarmismi che non hanno nessun fondamento». (…)

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