Questa volta mi viena da pensare che Aduc non abbia tutti i torti.
E sì, l’approvazione di un emendamento che stabilisce una tariffa speciale per i taxi di Roma (cioè uno sconto del 50%) per il trasporto di passeggeri che accompagnano i bambini esclusivamente all’ospedale Bambino Gesu’ mi sembra una fesseria di proporzioni epiche.
Forse si doveva fare lo sconto a tutti i piccoli pazienti? Forse non lo si doveva fare proprio?
E’ come se a Milano si approvasse uno sconto del 50% per che è diretto alla pediatria del San Raffaele e non per chi è diretto al Buzzi. Insomma un’ingiustizia evidente.
Ma ingiustizia per chi? Per i clienti o per i tassisti che devono lavorare in perdita?
Si è mai vista una cosa simile nel resto del mondo?
Perchè una giunta comunale deve poter decidere che al tassista tocca lavorare gratis? Perchè si devono effettuare sconti per certe condizioni e non per altre?
E se il tassista (evidentemente provocato da questa follia estiva) si rifiutasse di effettuare lo sconto dovuto? A Milano scatterebbe una sospensione di UN MESE alla prima volta, di TRE MESI alla seconda e la REVOCA alla terza!
Insomma: forza ADUC che ce la fai, questa volta siamo con te.
Dopo un aumento delle tariffe dei taxi del 54% che coinvolge l’80% delle corse dei tassisti, la delibera n.21/2010, approvata dal Consiglio comunale capitolino, su proposta della Giunta, prevede anche uno sconto del 50% della tariffa per coloro che accompagnano i bambini esclusivamente all’ospedale Bambino Gesu’ che e’ di proprieta’ del Vaticano, escludendo tale agevolazione per tutti gli altri ospedali della capitale.
A questo proposito, l’Aduc ha scritto una lettera al segretario di Stato del Vaticano, cardinal Tarcisio Bertone.
Ecco il testo.
Eminenza,
nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Roma ha approvato, su proposta della Giunta, una delibera concernente le nuove tariffe per i taxi urbani. In tale delibera e’ previsto uno sconto del 50% del prezzo per coloro che accompagnano i bambini esclusivamente all’ospedale Bambino Gesu’ che, come Le e’ noto, e’ di proprieta’ del Vaticano. Converra’ con noi che tale provvedimento assume le caratteristiche di una detestabile discriminazione nei confronti dei cittadini che utilizzano le altre strutture sanitarie della Capitale per la cura e il ricovero dei propri bambini. Non e’ nostro pensiero ritenere che tale scelta sia stata suggerita da interesse di parte ma che sia scaturita da una controproducente volonta’ di incensamento di chi ritiene, impropriamente, di acquisire benemerenze, tra l’altro non dovute.
Siamo certi che la Sua sensibilita’ suggerira’ le forme piu’ opportune di intervento per esprimere agli amministratori capitolini il rammarico per un atto che appare offensivo dei valori cristiani.
fonte aduc.it 15/07/2010