Abbiamo pubblicato un Post il 18 luglio che titolava " Brava Gente… " (vai al post). Come potrete leggere, ADOC prendeva una posizione netta nei confronti dei tassisti romani, invitando la cittadinanza al boicottaggio. Questo ed altri argomenti del post (che corrisponde esattamente al comunicato originale di ADOC) sono interpretabili e giudicabili da chiunque. Una settimana dopo, ADOC proclamava nella capitale, una campagna d’urto mediante affissione di volantini, con la scritta " IL SINDACO E’ DI TUTTI, NON SOLO DEI TASSINARI" (leggi articolo).
A distanza di pochi giorni ADOC, nel puntualizzare la sua estraneità ad una presunta campagna d’odio promossa a danno dei tassisti, si mostra preoccupata per essere stata a sua volta vittima di azioni intimidatorie che vanno contro la libertà di opinione.
Così inizia il comunicato di ADOC:
"In relazione ad una nota redatta da alcune delle sigle che rappresentano la categoria dei tassisti, l’Adoc precisa che la campagna lanciata lo scorso 28 luglio non si basa sull’odio verso la categoria bensì sulla volontà di garantire un servizio taxi più equo ed efficiente.
“L’Adoc rispetta il lavoro di tutti e non lancia campagne d’odio su alcuna categoria, in particolare sui tassisti – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – al contrario, la campagna è mirata a garantire un servizio pubblico efficiente e con tariffe eque a tutti i cittadini e turisti, non solo a chi dispone di un alto reddito o di chi ha la possibilità di ottenere un rimborso aziendale. Ci saremmo augurati in questo senso l’avvio di un dialogo, su base democratica, con i rappresentanti dei tassisti, con la possibilità anche di avviare iniziative comuni per raggiungere questo risultato. Non solo, come ribadito durante il lancio della campagna, l’Adoc ha più volte richiesto il completamento della rete delle corsie preferenziali esclusive per i taxi e la possibilità di offrire un rifornimento carburanti dedicato ai taxi a prezzo differenziato. Invece per i tassisti romani, o perlomeno per quelli che hanno condiviso l’attacco rivolto verso l’Adoc nella nota sopracitata, l’unico interesse sembra essere quello di aumentare all’infinito le tariffe dei taxi. Il grave attacco e le pesanti minacce rivolte all’Adoc nella nota sono oltremodo preoccupanti perché sembrano un atto d’intimidazione nei nostri confronti, al fine di costringerci a non esprimere la nostra opinione in merito. Non crediamo che la politica dell’olio di ricino sia quella che la nostra società si meriti.” (Continua la lettura sul sito di ADOC www.adoc.org)
Non crediamo che la politica dell’olio di ricino sia quella che la nostra società si meriti
Parto da questa frase per dire che non è tanto la nostra società a non averne bisogno, quanto associazioni come l’Adoc. Andassero lavorare al posto di sfrantumare i maroni per ogni cavolata (tranne poi EVITARE PERCHE’ PREZZOLATI di occuparsi dei problemi seri).