Ritorna Sergio Montagnini con uno dei suoi racconti più graffianti. E’ stato pubblicato la prima volta sul giornalino “Il Pappagallo” nell’ ottobre 1997.
Apprendiamo, da fonti autorevoli, che l’Onorevole Zampetta-Qua/Zampetta-Là ha presentato al Governo una proposta altamente umanitaria. Dal momento che gli extra-comunitari non pagano il biglietto sui mezzi pubblici, PERCHE’, si è domandato l’augusto onorevole, far pagare loro il taxi? Per gli extra-comunitari il taxi non è un lusso, bensì una necessità, gli spostamenti cittadini ed extra-urbani sono ostici e incomprensibili (per loro naturalmente). Essendo il taxi equiparato ai mezzi pubblici, il ragionamento non fa una piega. I nostri compatti e granitici Coordinamenti si sono immediatamente messi in moto e, pur plaudendo alla lodevole iniziativa, hanno promosso due azioni distinte: 1°) Sondaggio fra i tassisti per saggiare la loro disponibilità. Risultato?: il 99,99% ha risposto entusiasticamente di sì ! Purtroppo non si è raggiunto il 100% a causa del sottoscritto, a cui tutti hanno tolto il saluto.
Ai posteggi il sottoscritto è costretto a starsene chiuso in macchina, circondato dal disprezzo generale. Ma non è tutto, tra il dissenso generale i nostri esosi Coordinamenti sono andati oltre, hanno chiesto, udite udite, una contropartita economica. Ebbene sono stati accontentati, il tassista avrà diritto a una defiscalizzazione dello 0,001% per ogni giornata lavorativa il cui incasso, dichiarato sui corrispettivi, superi le 600.000 lire lorde, aumentabile di 1/3 per i possessori di auto/taxi con cilindrata oltre gli 8000 cc.
Ma non è finita, al momento dello scarico-cliente, quest’ultimo, per avere diritto all’esenzione costo-corsa, dovrà presentare un documento attestante la sua provenienza, questo per evitare che i soliti furbastri italiani fingano d’essere cingalesi o altro per evitare il pagamento.
In mancanza di detto documento (molto spesso gli extra-comunitari lasciano in patria la loro carta d’identità, per paura di smarrirla all’estero) il fruitore della corsa gratuita potrà rilasciare una dichiarazione in lingua originale firmata di suo pugno. A tal proposito il tassista si dovrà munire di apposito modulo e dovrà aiutare l’extra-comunitario nella compilazione.
I blocchi/moduli saranno ritirabili presso gli uffici competenti di Catanzaro, solo il venerdì dalle 14,45 alle 15,00, festivi esclusi. Il modico costo di lire 100.000 lire l’uno e sarà devoluto alle associazioni pro-derelitti (l’Iva andrà regolarmente versata). Attenzione alle richieste “al volo”: Se trattasi di un extra-comunitario, il tassista “deve” fermarsi obbligatoriamente, anche se è fuori-servizio o fuori-turno.
Nel caso sia occupato, bloccherà ugualmente il taxi, si farà pagare dall’utente italiano il doppio di quanto segna in quel momento il tassametro e scaricato il cliente (con sollecitudine) imbarcherà l’extra-comunitario adempiendo in questo modo ad una civile e democratica discriminazione razziale.
Colleghi, rallegriamoci, siamo sulla giusta strada per una radicale trasformazione dell’attuale società, chi ha la fortuna di poter lavorare avrà il privilegio di mantenere i fratelli non lavoratori. Resta il trascurabile interrogativo di chi deve mantenere noi, ma questa è un’altra storia.
di Sergio Montagnini