Ai giornali qualcuno risponde sempre

Rivolto a chi  cura degli interessi della categoria.
E’ ormai consuetudine leggere sui quotidiani, ma anche su Internet, articoli a nostro discredito. La nostra presenza sui media è talmente consolidata da far concorrenza ai più discussi "divi" della politica o quelli – più graditi – del piccolo schermo. Noi non abbiamo curatori di immagine anzi, in frequenti casi siamo proprio abili nell’ottenere il contrario di quello che vorremmo, per impreparazione o per mancanza di guide ideologiche. Non abbiamo un ufficio stampa a cui affidare tutto ciò che  sia giusto propinare alla popolazione. Abbiamo però delle associazioni di categoria che, oltre la tenuta contabile, svolgono  attività sindacali per la tutela dei loro associati. Da troppo tempo abbiamo la sensazione che le associazioni di cui sopra, siano molto disattente a quello che viene divulgato a mezzo stampa o per mezzo telematico; oppure, pur prendendone atto, lascino fare prendendo le distanze in maniera abissale. E’ comprensibile ed accettabile che il singolo tassista possa  ribattere ad un articolo a semplice titolo personale, per puro desiderio di rivalsa ed è già un grosso successo  se vedrà il suo nome citato dalla testata tal dei tali. Ammesso e non concesso che con sapienti artifizi il suo commento non diventi un vero e proprio boomerang.  Lasciare l’iniziativa al singolo è come dire "arrangiati"!  Sappiamo benissimo quanto possa pesare un comunicato di una associazione sindacale, con il nome e la firma del suo presidente,  a maggior ragione se è indirizzato a chi usa il medesimo criterio di forma.  Vorremmo vedere da subito una compatta azione di contrasto ad opera di varie firme del panorama sindacale milanese verso chi vocifera a nostro danno,  che si possano unire a quella di G.M.  –  il solo  per ora – sempre pronto a confrontarsi in questi frangenti. Se si aggiungono altre voci nel coro, le nostre rivendicazioni non risuoneranno più come un sussuro isolato e saremo – forse – più considerati e rispettati.