A seguito dell’articolo "le lobby vincono sempre", al Corriere della Sera sono pervenuti due nuovo commenti (clicca qui per leggerli)
Mi ripeto ancora una volta, rivolgendomi a chi dovrebbe curare gli interessi della categoria. E’ ormai consuetudine leggere sui quotidiani, ma anche su Internet, articoli a nostro discredito. La nostra presenza sui media è talmente consolidata da far concorrenza ai più discussi esponenti politici. Noi non abbiamo curatori di immagine anzi, in frequenti casi siamo proprio abili nell’ottenere il contrario di quello che vorremmo, per impreparazione o per mancanza di guide ideologiche. E’ comprensibile ed accettabile che il singolo tassista possa esprimersi contro un articolo a semplice titolo personale ed è già un grosso successo se vedrà il suo nome citato dalla testata tal-dei-tali. Ma le comunicazioni importanti devono partire da chi rappresenta la categoria: da troppo tempo abbiamo la sensazione che le associazioni preposte siano molto disattente a quello che viene divulgato a mezzo stampa o per mezzo telematico; oppure, pur prendendone atto, lascino fare prendendo le distanze con assoluto disinteresse. A nostro avviso sono necessarie maggiori presenze che rappresentino con determinazione il coro unanime dei tassisti. Per questo vorremmo vedere da subito una compatta azione di contrasto ad opera di varie firme del panorama sindacale milanese, che possano unirsi a quella del solito noto – il solo per ora – disponibile al confronto.