Si lo ammetto, vivo nel paese delle favole, ma quelle moderne, non quelle dei fratelli Grimm. Se ben vogliamo vedere le favole per i bambini, viste oggi da adulti forse fanno sorridere, ma forse ci siamo dimenticati che da piccoli ci facevano paura! Cosa c’era di bello nel paese delle favole: l’abbraccio amoroso di mamma che ci diceva “ il lupo cattivo l’ha ucciso il taglialegna”. Le favole moderne invece fanno paura agli adulti. La brutta storia di Luca, massacrato da uno squilibrato, entra di forza nel paese delle favole moderne, dove i mostri non sono frutto della fantasia. Mostri che non sono raffigurati con facce orrende e ghigni allucinanti, ritratti così per fare spaventare i bambini, ma ben vestiti e di buon aspetto, spesso lupi sotto vesti di agnelli. La favola moderna si costruisce purtroppo su una società che genera mostri, celati sotto apparenze di potenti uomini di stato che promettono ciò che non possono mantenere, ma mostri sono coloro che ti fanno credere che va tutto bene, mentre invece non è vero niente. Mostri sono i grandi dirigenti d’azienda che con pochi scrupoli mandano in rovina i loro azionisti. Mostri sono gli imprenditori che scappano con la grana all’estero. Mostri sono i robots che hanno preso il posto degli esseri umani. Mostri sono coloro che investono nella sicurezza tagliando i fondi alle forze dell’ ordine. Mostri sono gli stupratori, violentatori, i pedofili ecc … e più scendiamo in basso nella gerarchia, i mostri sono anche fra le persone comuni, molto facilemente li vedi passeggiare con una ragazza e un cane…
La vicenda di Luca, il collega picchiato selvaggiamente domenica scorsa, lascia molto amaro in bocca. Dai dialoghi in strada con i colleghi è emerso sconcerto, in alcuni si insinua addirittura il dubbio che i mezzi di informazione, a causa di una pressante e prolungata campagna di denigrazione a carico dei tassisti, siano in parte responsabili della crudeltà perpetrata verso Luca. Vorrei che non fosse così, come la maggior parte dei colleghi pensa, tuttavia i giornalisti di fronte all’opinione pubblica si sono spinti spesso in affermazioni fuorvianti. In un periodo così delicato, l’informazione dovrebbe essere il più possibile trasparente e obiettiva e comunicare ai lettori/spettatori i fatti così come si sono svolti, senza edulcoranti o amaricanti. Ho guardato stasera i telegiornali per vedere l’impatto della notizia sulle redazioni televisive:
- RAI 3 Nazionale (già "Tele Kabul") nessuna notizia, i difensori dei lavoratori dipendenti e gli operai hanno pensato bene di trascurare la lobby dei facoltosi tassisti, rei di appartenere alla classe dei liberi professionisti. Mania di persecuzione? Mah!
- RAI 3 Regionale invece ha dato la notizia in voce e video e in prima battuta.
- CANALE 5 notizia in voce e video a metà telegiornale.
- RAI 2, nessun commento in voce e video, ma solo un trailer a scorrimento continuo sul fondo del teleschermo, assieme ad altre notizie.
- RAI NEWS 24 notizia in voce e video, con intervista a Nereo Villa.
Non siamo chiaramente in cerca di un palcoscenico, ma la notizia rappresenta un campanello di allarme per tutti, mostra uno stato sociale che si sta disgregando, che offre il fianco alla delinquenza e temo anche all’anarchia. E’ sensibilità del giornalista carpire il messaggio e diffonderlo nel suo valore complessivo, ma questo costa impegno e serietà, doti che non tutti sono disposti a esibire. La politica finora è stata incapace di reagire e francamente siamo giunti ad un punto in cui non riesco nemmeno a ipotizzare quali provvedimenti possa adottare. Nell’incontro di martedì con le organizzazioni sindacali, si cercherà di fare il punto della situazione, ricercando la “cura” con la solita “medicina”: telecamere, localizzatori gps, centrali operative di controllo. Di più penso non possano fare. Sull’ uso delle armi, i manganelli e gli spray urticanti proposti da alcune parti politiche e sulle strumentalizzazioni che si stanno creando, preferisco stendere un velo di pietà.
non mi meraviglio più di nulla…l’aggressione è avvenuta ai danni di uno di noi ma poteva avvenire ai danni di qualunque automobilista fosse passato di lì in quel momento…cose di questo tipo non sono la creazione della società ma semplicemente di un paese in cui, purtroppo non c’è la certezza della pena… quale sarà il decorso della vicenda è facilmente prevedibile: un processo che durerà anni, una pena miserevole con la condizionale o arresti domiciliari (che non saranno rispettati) una riduzione della pena per buona condotta (beh..il personaggio è scaltro, si è già scusato). Gente di quella risma poi non fa fatica a trovare avvocati senza scrupoli od in cerca di pubblicità (uno che riesce a non far condannare un tipo così è davvero in gamba…).
Purtroppo questo è il nostro paese e purtroppo (lo è brutto a dirsi) ci dobbiamo vivere… non posso dire cosa dovremmo fare…verrei censurato…
Vai a cercarti su Google o Wikipedia “Ludwig serial killer”: Gente pericolosa e sicuramente instabile mentalmente. Furlan è in libertà vigilata dal 2009, presto diventerà un uomo libero. 20 anni scontati su 27 di pena. Sconto per buona condotta. Nel programma “le iene” si è dichiarato pentito.
L’andazzo, caro alexdiver, è proprio quello che ci ricordi tu.