Togliere le auto in condivisione dalle autorimesse e metterle nei posteggi su strada, proprio come avviene per le biciclette del bike sharing, per renderle più visibili e incoraggiare così i milanesi a utilizzarle. Atm prova a «spingere» sull’auto in comune (che oggi conta 4.000 abbonati, un centinaio di vetture e 61 punti di prelievo) e per guesto creerà 70 postazioni per il noleggio su strada nei prossimi mesi. Parcheggi a raso, delimitati da strisce gialle e contraddistinti da una colonnina con cui, in futuro, si potrà anche prenotare l’auto (oggi lo si fa al telefono o via web). I primi arriveranno a ottobre in piazzale Cadorna, Stazione Centrale, piazza Sant’Agostino, piazzale Loreto, piazza Fontana, via Festa del Perdono (davanti all’Università Statale) e Porta Genova. Tutte location vicine alla metropolitana, per favorire l’uso combinato dei due servizi: si arriva in metrò al parcheggio e da lì ci si muove in macchina. Per incentivare il car sharing, Atm sta anche pensando di consentire alle auto in condivisione l’accesso alle corsie preferenziali e alle zone a traffico limitato.
Fonte Quattroruote Milano – Ottobre 2010
Bella pensata quella di ATM: auto in condivisione nelle corsie preferenziali! Ma questi qui da dove saltano fuori, saranno mica le nuove sfornate della Bocconi per caso?
Siamo messi proprio bene.
Di questo passo, le corsie normali saranno quelle più libere. Non è vero che spesso usciamo dalle preferenziali per essere più veloci?
Bhe ,di notte davanti la Triennale per fare prima la corsia preferenziale è assolutamente da evitare
Lo dico a Taxi story ma andrebbe girata ai rappresentanti sindacali…..Non sarebbe il caso di provare una forma di protesta opportunamente annunciata del tipo: il giorno xxx i taxisti elimineranno dai loro itinerari le preferenziali ( che sono ormai preferibilmente di tutti) il giorno yyy diserterannno questa o quella postazione di carico perchè inadeguata…( vedi stazione) Vogliamo fare qualcosa? Che ne dite? Magari qualche rappresentante ogni tanto passa da Taxistory.
Caro Vittorio, loro ci passano spesso da TaxiStory, lo sappiamo con sicurezza. L’importanza è che raccolgano i vari messaggi che la categoria lancia e si facciano interpreti del malcontento dilagante. Sulle forme di protesta che proponi, sappi che senza un coordinamento non si riesce a fare nulla. L’iniziativa privata sarebbe destinata a fallire.
Colleghi sono d’accordo sul mobilitarsi ma se speriamo che i cosidetti rappresentanti della categoria diano voce alle ns reali contestazioni e necessita possiamo anche andare tutti a casa e di questo passo non manca molto