Ognuno vuole fare quello che gli pare, a dispetto di una normativa europea – la "Bolkenstein"- che sembra relegata in un cassetto polveroso. Adoc auspica (in realtà sta lottando con i denti) una maggiore liberalizzazione dei servizi NCC, ma pensa anche ai taxi prospettando per loro, come per gli ncc, la ricevuta fiscale obbligatoria. Che tutto questo contribuisca anche a contrastare il fenomeno dell’abusivismo, c’entra come i cavoli a merenda!
AGENPARL Roma – 24 nov. – A seguito dell’audizione presso la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, l’Adoc esprime la necessità di una maggiore liberalizzazione del settore del Noleggio Con Conducente, condividendo le motivazioni alla base delle proposte di legge Bosi e Garofalo. “Una maggiore liberalizzazione del settore degli NCC è auspicabile e necessaria – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – i consumatori possono trarre vantaggio da un sistema fortemente concorrenziale sia sul piano dei servizi che delle tariffe. Riteniamo superato e contrario al principio della libera concorrenza il divieto, oggi vigente, di operare per gli NCC con licenze di comuni diversi dal proprio. In base alla normativa europea che sancisce la libertà di circolazione e d’impresa è inapplicabile tale limitazione e quindi non è costituzionale il principio di territorialità inserito nell’articolo 29 della legge 14/2009. In base agli artt. 14, 39 e 43 del Trattato Cee viene garantito il principio della libertà di circolazione e d’impresa in tutta l’Unione Europea per cui risulta in contrasto e non applicabile il principio di territorialità espresso al comma 1 quater dell’articolo 29 della legge 14/2009, che vincola l’esercizio dell’attività di noleggiatore al Comune di rilascio della licenza. Anche l’Antitrust ha sottolineato, in due diverse occasioni, la presenza di vincoli eccessivi nelle nuove norme del decreto “mille proroghe” in tema di noleggio di autoveicoli con conducente, limitativi della concorrenza e dannosi per gli utenti. Nel Comune di Roma, ad esempio, sono ormai 18 anni che non vengono rilasciate nuove licenze per gli NCC, un blocco che ha creato seri danni alla concorrenza, al libero mercato, ai consumatori e agli operatori turistici. Pertanto l’Adoc ha espresso un parere del tutto favorevole alle proposte di legge dell’On. Bosi – che evidenzia l’importanza di operare mediante regole che garantiscano trasparenza del mercato e tutela della concorrenza tra imprese autorizzate, contribuendo in tal modo alla lotta all’abusivismo – e dell’On. Garofalo – che sottolinea la farraginosità delle procedure previste per i NCC operanti fuori dal proprio comune e l’assurda tassa comunale per esercitare in comuni diversi.” L’Adoc ha chiesto alla Commissione che si valuti l’introduzione della ricevuta fiscale obbligatoria per i taxi e per gli NCC. “La ricevuta fiscale obbligatoria costituirebbe uno strumento fondamentale per la lotta all’abusivismo, all’evasione e all’elusione fiscale, temi su cui l’Adoc è impegnata in prima linea – continua Pileri – inoltre potrebbe costituire un forte deterrente per possibili abusi e truffe ai danni dei consumatori, rendendo possibile per quest’ultimi tracciare il servizio per ogni eventuale reclamo o denuncia”. All’audizione, convocata per il 24 novembre, hanno partecipato le Associazioni dei consumatori Adoc e Codacons per valutare e discutere delle proposte di legge n.1971 dell’On.Bosi e n.3694 dell’On.Garofalo
Fonte: AGENPARL Agenzia Parlamentare – 24/11/2010
Normalizziamo i noleggi abusivi per contrastare l’abusivismo, è ovvio.
Benissimo, adesso mi prendo una licenza di gelataio di Roccacannuccia e vado a venderli in piazza San Marco a Venezia e faccio un sacco di grana!
CHI VIENE CON ME???
Bolkenstein:
1. Le disposizioni del presente decreto non si applicano ai servizi di trasporto aereo, marittimo, per le altre vie navigabili, ferroviario e su strada, ivi inclusi i servizi di trasporto urbani, di taxi, di ambulanza, nonche’ i servizi portuali e i servizi di noleggio auto con conducente.
Perchè i tassisiti italiani hanno cosi timore della ricevuta fiscale???
Caro Gigi, si obietta su come la ricevuta fiscale possa costituire un mezzo per combattere l’abusivismo (di coloro che lavorano senza licenza, senza tassametro, senza rispetto delle leggi italiane) come evidenziato in giallo sul post. Ma è evidente che ti interessa qualcosa d’altro che in questo blog non ti possiamo dare.
Caro Gigi, timore, nessuno. E’ solo una perdita di tempo (quindi di incassi). Poi, per me, la possono anche mettere, perderò un po’ di tempo e nulla più. Quanto serva, però, lo dice il nostro apparato legislatvo che ha eliminato l’obbligo degli scontrini fiscali per i negozi: per semplificare le normative e la gestione, basta adeguarsi agli studi di settore (e parlo dei negozi!). Per noi è già così, paghiamo al minimo quel che il Governo ci dice, se non di più. — Quanto la ricevuta serva a combattere l’abusivismo, è presto detto: se la Finanza ferma l’abusivo, senza ricevute fiscali, può sanzionarlo per l’assenza o inadeguatezza di licenza… Se VOLESSERO combattere l’abusivismo, potrebbero, da IERI! A Linate sono lustri che ci sono gli abusivi ad adescare clienti sotto la luce del sole, ma un agente che faccia qualcosa (e potrebbe) è più raro di una mosca bianca. La saluto, e la invito a deporre i luoghi comuni, perché tutti noi abbiamo difetti, ma non sempre quelli che si vuol far credere.
la ricevuta fiscale ha permesso ai noleggi di occupare lo spazio che era del taxi presso le grandi aziende che avevano certezze sulla spesa fatta dal dipendente.La licenza era emessa dai piccoli comuni che non avevano la possibilita e voglia di istituire un servizio taxi.Nelle citta’ in cui servizio taxi era operante supplivano agli eventi particolari quali i matrimoini e lunghi viaggi.L’uso spredugicato di offerta del loro servizio nei luoghi di richiesta quali alberghi,stazioni ferroviarie e aeroportuali ne ha lievitato il numero che opera anche fuori del comune che la emessa ,anche al di fuori dei propi bisogni,Il risultato e’che ora sara’ difficile arginarli essendo ormai molto numerosi da ricondurli entro l’argine in cui erano nati.Proporrei un convegno aperto a proposte per la soluzione dell’ormai grave problema.Dubito pero’che i maggori sindacati che al loro interno hanno entrambe le categorie lo organizzino.
Carissimi, quello che dite è fantastico e concordo in pieno… ma ho una domanda per voi… secondo voi un giovane di oggi come fa a fare il vostro mestiere se non rilasciano più licenze nel comune di Roma? non ci sono più bandi, e diciamocela tutta, se per caso ci fossero bisognerebbe avere spinte per ottenerla.. e non solo bravura nei test ( chi pensa che non sia così vuol dire che ha pagato la mazzetta, se conoscessi qualcuno la pagherei pure io) ma il fatto non è questo, proprio perchè di bando non se ne vedo neanche uno all’orizzonte. Quindi che bisogna fare comprarla?? ma allora spiegatemi voi un ragazzo giovane come fa ad avere 80.000 euro per comprarsi una licenza visto che deve acquistare anche una macchina????
Scusa, ma già che ci sei perchè non vai al tuo comune e ti prendi una bella licenza da tabaccaio? Almeno stai al caldo, chi te lo fa fare di fare il tassista? Quasi, quasi lunedì vado a vedere se mi fanno uno scambio con un bar tabacchi in Cordusio. O è meglio in via Dante?
come fa un ragazzo a comprare la licenza? fa un mutuo, come tutti.
Eh no Thomas, la vogliono a gratisse
fai come abbiamo fatto tutti noi caro claudio,ti rimbocchi le manichine e ti fai i debiti e vedi che dopo anni di sacrifici e se tutto filerà liscio,finalmente la licenza sarà tua.poi voglio proprio vedere come la penserai ancora al riguardo..e allora per lo stesso principio perchè non vai ad occupare una casa,o vai a mangiare gratis al ristorante o magari vai in un autosalone e ti prendi una automobile? eh, come fa un giovane a comperarsi tutte queste cose,senò,poverino? robytaxi
Eh…E’ dura fare sacrifici. Gratis “is better”! Robytaxi sei mitico
…quello che mi stupisce (e non dovrebbe più) è il fatto che oltre ai soliti luoghi comuni non esiste da nessuna parte un solo commento, quando si parla di taxi da parte dei non addetti ai lavori, che lasci trapelare un benchè minimo interessamento ai mille problemi del settore, qualcosa che possa far supporre di non essere completamente ignoranti in materia e di non essere completamente ubriacati dalle mille falsità messe in giro ad arte.
Ad arte perchè è ormai chiarissimo che il trasporto pubblico locale rappresenta per alcuni una ghiottissima torta sulla quale mettere le mani e spartire in pochi…chiarissimo perchè in un periodo in cui tanti accettano di lavorare gratis con la speranza di ottenere un pezzo di carta che un domani gli offra un ipotetica sistemazione seppure temporanea, può far gola un lavoro che (e qui casca l’asino)…ti “permette” di lavorare 12-15 ore al giorno, sabato e domenica, Natale e capodanno, Pasqua e Pasquetta compresi, per pagarti: auto, assicurazione, manutenzione, inail, inps, irpef, commercialista, gestione radiotaxi…e, grazie al cielo, circa 1500 € per poter mangiare e tutto il resto che può servire ad una famiglia. Posso anche scrivere le cifre, se volete. Avete mai pensato di salire su un taxi e parlare con un tassista anziano che vi dica come stanno in realtà le cose?
Sapete che ci sono a volte delle ore si sosta nei posteggi in attesa di una chiamata?
Io sono sicuro di una sola cosa: dopo trent’anni di lavoro in piazza, non comprerei MAI una licenza taxi. E se tornassi indietro nel tempo, preferirei mille volte emigrare piuttosto che ricominciare a fare questo lavoro.
La liberalizzazione delle licenze (che ha miseramente fallitto dovunque nel mondo sia stata introdotta) sarebbe il giusto tocco finale…Auguri a tutti.
se un tassista non mi rilascia ricevuta, evade le tasse? oppure per il tassista non cambia niente?
grazie.
Ciao Andy, è opinione diffusa e protratta da un campagna costante di diffamazione, che il tassista sia il più grande evasore vivente. Scegli se credere ai forcaioli o ai tassisti:
-le ricevute emesse da un tassista sono ricevute semplici e non hanno nessun valore fiscale.
-Il tassista non emette ricevute fiscali perchè per legge, non è previsto.
-Attualmemte l’evasione fiscale viene verificata (come per molte altre categorie) unicamente sulla base degli studi di settore messi a punto dall”agenzia delle entrate. Questo è tutto.
Grazie della risposta.
Avevo questo dubbio… 🙂
Scusate Signori, non sono del settore, scrivo da Bo, vorrei chiedere una cosa? Posso essere d’accordo con Voi sullo stress del Vostro lavoro, (ma quale lavoro autonomo non ne ha?), dei rischi d’impresa ecc. ecc., però mi chiedo: se il reddito medio ante imposte di un tassista italiano và dai 12 – 15 mila €, ( cioè meno di un’operaio Fiat) come mai se voglio acquistare una licenza taxi, a BO, vogliono dai 330 ai 350 mila € ? Forse gli studi di settore sono fatti da incompetenti (almeno in questo caso).
Dimenticavo: dei 350.000 € per la licenza, il 50% li vogliono in nero.
Un saluto.
Signor Carlos, lo chieda ai tassisti bolognesi. Come potremo risponderle? A Milano non è così.
Un tassista milanese mi ha fatto pagare la circa piu del dovuto e inoltre alla mia richiesta di ricevuta ha preteso 3 euro in piu. Io non prendo mai il taxi e non sono esperta ma sono stata letteralmente truffata. Il colmo dei colmi è che quando questo delinquente lestofante si è allontanato ho scoperto che non aveva messo il suo numero di taxi e la ricevuta non era valida. Ora io vado a Milano a curarmi e trovo veramente triste che io non abbia potuto avere il rimborso dalla asl per colpa di questo farabutto ladro. Il bello che è Roma a essere madrina! B vergognatevi
Ogni taxi (legale) ha un suo numero di licenza esposto all’esterno e all’interno della macchina. Esiste un Ufficio Autopubbliche dove inoltrare la protesta e le assicuro che la commissione disciplinare eroga delle sanzioni sospensive da record. Esiste inoltre la possibilità di denunciare per truffa l’autista in questione.
Noi siamo l’ultima (e per niente importante) ruota del carro.
Esiste anche la possibilità che qualche buontempone faccia dei commenti diffamatori e calunniosi, quindi non potendo stabilirne la provenienza veritiera, non ne approveremo più di questo tono.