I prezzi dell’Rc Auto sono ”inammissibili” e il governo intende agire in fretta per arrivare a una ”sensibile riduzione”. Parola del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, che dopo l’incontro con Ania e Isvap, individua in una proposta di legge che giace in Parlamento il veicolo giusto per centrare l’obiettivo, agendo sopratutto attraverso il contrasto delle frodi. L’incontro con l’associazione che riunisce le compagnie assicuratrici e con l’Autorita’ di settore era stato sollecitato dallo stesso Romani dopo che l’Isvap, la scorsa settimana, aveva scritto una lettera a Governo e Parlamento proponendo un pacchetto di misure messe a punto per arrivare a una riduzione delle tariffe del 15-18% nel medio periodo. Tra le proposte, il trattamento delle macro e micro lesioni e il contrasto alle frodi, ritenute una vera e propria piaga. ”Il governo – ha spiegato Romani al termine del tavolo – ritiene inammissibile che il costo medio dell’Rc Auto sia di 400 euro, contro i 200 del resto d’Europa”, per questo ”sono stati stabiliti alcuni punti su cui lavorare” per una riduzione sensibile che vada nella direzione descritta dall’Isvap. Lo strumento individuato per intervenire con rapidita’ e’ una proposta di legge che e’ gia’ in commissione Finanze: si tratta della proposta 2699-ter, che e’ il risultato di una serie di accorpamenti di altri progetti di legge (che vedono tra i firmatari anche esponenti dell’opposizione) e che prevede l”’istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo”. Il governo, ha annunciato Romani, potrebbe ”avallarla come governo, in accordo con le opposizioni, per fare un ragionamento complessivo”. Per questo il ministro incontrera’ la prossima settimana i parlamentari che lavorano alla proposta. Se non fosse possibile percorrere questa strada, invece, l’esecutivo potrebbe ”inserire alcune norme nel ddl concorrenza”. Il ministro ha puntato il dito in particolare sul ”problema gigantesco delle frodi, su cui e’ necessario intervenire. In Italia – ha spiegato – ci sono oltre 4 milioni di sinistri contro i 2,1 milioni della Francia. E’ una realta’ tipica e specifica diversa che dobbiamo affrontare”. E’ stato il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, a caldeggiare l’istituzione dell’Agenzia pubblica antifrode, osservando che ”sono i costi dei sinistri a essere inammissibili, e non i prezzi”. Il numero uno dell’Isvap Giancarlo Giannini ha comunque ribadito che il calo del 15-18% ”e’ possibile”, aggiungendo che oltre all’agenzia antifrodi e’ necessario il ”potenziamento delle reti delle liquidazioni dei sinistri da parte delle compagnie”. Sull’Agenzia antifrodi mostrano scetticismo i consumatori, secondo cui l’organismo sarebbe infatti utile, ma non sufficiente. Le associazioni chiedono di essere ascoltate, per descrivere le proprie proposte in un mercato in cui i prezzi sembrano impazziti. I consumatori parlano di rincari tra il 17% e il 30% nel 2010: l’Istat ha riscontrato che solo a dicembre l’aumento e’ stato del 6,6%.
fonte: ansa.it 4/01/2010