Si è tenuta recentemente presso l’aeroporto di Linate una riunione con i vertici SEA e le nostre rappresentanze sindacali. Oltre ai consueti problemi igienici dei servizi “molto poco-igienici” del piazzale di scorta taxi si è affrontato l’argomento “abusivismo”, termine tanto noto,quanto sconosciuto a chi finora non ha mai fatto niente in proposito. Colpa di un accordo tra le polizie locali scaduto da anni, questo era il leit-motif che giustificava l’immobilismo. All’inizio di agosto dell’anno scorso si giunse finalmente ad un accordo (vedi post relativo), siglato successivamente alla ripresa di settembre. Eppure… un responsabile accessibilità del sistema aeroportuale e progetti speciali, sostiene che dobbiamo dargli prova che gli ncc (abusivi, non quelli seri) stazionano davanti alle uscite e filtrano gli utenti. Perciò l’invito a tutti sarebbe quello di fare foto o filmati della situazione alle uscite nelle varie ore della giornata. Qualcuno riesce a credere che non esista in aeroporto persona o autorità che nel corso degli anni non abbia mai notato quegli individui? Francamente non ci credo! “Mai più abusivi all’aeroporto di Linate” tuonava Sea in quel caldo agosto , che decise di regolamentare il servizio di auto con conducente per contrastare la presenza fuori controllo di guidatori di “auto blu” che caricano direttamente i viaggiatori come fossero tassisti, senza però averne diritto. Bla.. Bla..Bla… chi invece continuerà ad “adescare” passeggeri alla porta degli arrivi, facendo concorrenza sleale ai tassisti, sarà escluso dall’albo di quanti hanno diritto a lavorare a Linate. La polizia provvederà a controllare il rispetto delle regole. Qui ci fermiamo e concludiamo:
Chiedere ai tassisti di fare i segugi e scattare foto a presunti o accertati autisti irregolari, è una cosa che fa trasalire, per non dire altro, visti i trascorsi. Che rischiasse di finire tutto a tarallucci e vino, ce lo sentivamo, essere addirittura presi per i fondelli in modo così plateale no! Cari rappresentanti sindacali, le foto fatevele da voi o se preferite incaricate un professionista: le foto d’autore valgono di più delle foto di un tassista.
per quanto inizialmente ritenessi di poter accogliere la “stravagante” richiesta di farmi fotografo, con il passare dei giorni ho concluso che me ne guarderò bene. il tutto per ragioni di fatto e di principio. iniziamo da quelle di fatto. sappiamo dunque che la situazione è esplosiva. risse e pestaggi sono parte di questa annosa storia. e dovrei anche muovermi di soppiatto e furtivo scattare fotografie degli impuniti? così il primo di loro che mi vede si mette in posa con una mazza chiodata prima di calarmela in mezzo agli artistici occhi di fotografo? no, grazie, non ci tengo. e che un’autorità pubblica mi induca a correre un rischio per ottenere il rispetto di un mio diritto calpestato è abbastanza preoccupante. e ora la ragione di principio. mi sta bene dover fornire prove a supporto di un’accusa. c’è una razionalità in questo. nel senso che altrimenti potremmo denunciarci vicendevolmente e costringeremmo la pubblica autorità a sostenere immense spese per accertare ogni volta un briciolo di verità. la questione nota come “onere della prova” è di quelle importanti da definire. e a seconda dei casi spetta all’accusatore o all’accusato. nel caso di specie, però, è a tutti evidente l’abuso perpetrato a linate. la prova è palese, marchiana, fatta di uomini e lamiere in mostra quotidianamente laddove non potrebbero stare. queste ragioni, di fatto e di diritto, che evidentemente non sfuggono nemmeno all’autorità pubblica m’inducono a concludere che non farò fotografie. ma mi fanno anche capire che ancora una volta si preferisce la via bizantina alla chiarezza. si potrebbe ben chiedere ai tassisti di non proseguire oltre con le loro lamentele e che gli abusivi di linate sono tollerati perché tengono famiglia. si avesse almeno l’onestà di porre la questione in modo corretto. invece si preferisce tracheggiare e vessare ulteriormente una categoria con richieste bizzarre. ancora una volta, grave segno dei tempi, persone miti vedono calpestata una loro legittima aspettativa e devono assistere impotenti al trionfo della pervicace prepotenza di chi bellamente non vuole rispettare le regole. e le autorità responsabili di una mediazione che cerchi di comporre interessi tra loro contrastanti sta a guardare. non farò fotografie e, come faccio da anni, non farò neanche caso all’abusivismo. certo che verrebbe da non far caso nemmeno a tutte le prescrizioni che mi sono imposte in quanto tassista e alle quali, comunque, rispondo diligentemente perché credo nei valori civili della convivenza nel rispetto delle regole e del dialogo.
Caro Luca ti devo dare ragione:
se fossi al posto di un abusivo ti infilerei volentieri lo zoom in quel posto, quindi per quanto mi riguarda continuerò a fare birdwatching, la passera solitaria mi interessa molto più delle facce da c**o!
Ma se le faccia LA SEA le foto! Se un Prefetto ha dovuto “prendere per il bavero della giacca” qualcuno perché firmasse l’accordo, vuol dire che qualcuno l’accordo non lo vuole e che vuole gli abusivi. Chi è? Chi ha chiesto questa ca****a delle foto (sottoscrivo il post #1)? Quale può essere il motivo? Può essere che qualcuno ci guadagni? Non so, è una mera ipotesi. Anche qui, bisognerebbe avere gli attributi e fare lo sciopero bianco (ossia, porto il passeggero a Linate, mica gli faccio perdere l’aereo, per carità; però NON mi fermo e torno a Milano), magari in giorno di fiera o moda. Ma anche qui, avremo il coraggio di sacrificare un po’ di portafoglio per una lotta? Bisogna smettere di abbaiare alla luna e mettere in campo la forza tranquilla del buono! Lottare. E comunicare BENE il perché si lotta, in modo da guadagnarci anche in immagine, o almeno, non farci massacrare dalla stampa, il che non guasta. Sto pensando alle modalità migliori, e lo proporrò, dove posso.
Con tutto il rispetto, io non mi metto a fare il mestiere dello sbirro perchè gli sbirri o chi li comanda non lo vogliono fare! Piuttosto magari creando qualche “tafferuglio” qualcuno si degnerà di intervenire…in questo paese se non fai un pò di casino è come se non esistessi.
Non ci sono solo gli abusivi, anche gli ncc regolari procacciano clienti, in barba al regolamento che li obbliga ad uscire dalla rimessa già con il servizio commissionato… A Malpensa poi, ci sono taxisti, (ex abusivi) che si abbracciano e si baciano con gli abusivi e con gli fotte il lavoro… ..
Lucone, continuo a dirlo, io sono con te!
Sacrificare un pò di portafoglio per far valere i nostri diritti è una cosa che ripaga nel futuro (un futuro neanche così lontano) ma per farci sentire c’è bisogno della voce di tutti, DOBBIAMO ESSERE UNITI.
E’ a causa delle nostre divisioni se fanno di noi ciò che vogliono
Rachele, grazie! Sono assolutamente d’accordo con te. Ora sto pensando a come proporlo (in modo da non partire sicuramente già divisi).
Anch’io con Lucone!!!
Idea stupida e purtroppo dispendiosa: 1€ al mese x 12 mesi= 12€ a testa all’anno x 4000 taxisti,(anzi 3000 perchè non tutti aderiranno)= 36000€ l’anno sufficienti ad assumere 2 guardie giurate che per almeno 8 ore ( se poi ne mettiamo 2 di € magari garantiamo le 18 ore…) tengano la porta 5 sgombra da questi truffatori. Controllando anche che funzionino, il possibile vantaggio vale secondo voi questa onerosa autotassazione? E’ vero che paghiamo già le tasse, le associazioni, i sindacati…..ma se proprio nessuno in 20 anni è riuscito a debellare questa piaga…proviamoci noi!