Taxi, Moretti, il passeggero FS e l’Italietta che va…

Per vendere molto bene la propria merce, non serve solo essere buoni venditori, ma occorre soprattutto avere merce migliore da vendere, altrimenti si rischia di fare brutte figure. Lettera al direttore del quotidiano "Il Messaggero":

Caro Direttore, giorni fa sul Suo giornale ci sono state le lamentele dell’A.D. delle Ferrovie Moretti "per aver dovuto attendere ben 45 minuti un taxi a Roma"… ebbene vorrei dire che io prendo da svariati anni per lavoro il taxi a Roma e non mi sono mai sentita "rapinata" dai tassisti romani anzi, più di una volta mi hanno anche aiutata... come quella sera che ho preso il taxi – dopo una giornata di lavoro – ed un tassista mi ha accompagnato dove avevo lasciato la mia macchina – a piazzale dei Partigiani – ed é venuto in mio aiuto perché si é accorto che, dopo che ero scesa dal suo taxi, mentre aprivo la portiera della mia auto, due tossici mi si erano avvicinati alle spalle e mi stavano per scippare! Se non era per l’intervento del tassista certo sarebbe stata una grande disavventura per me…. Quello che voglio far presente al dr Moretti é che dopo tanto tempo che non vedevo la Stazione Termini ho avuto oggi la certezza di quanto sia insicura e trascurata! Verso le ore 13 mi sono recata con mia figlia alla Stazione di Roma per acquistare dei biglietti ferroviari per Milano… notando la fila enorme agli sportelli (con tre persone solamente in servizio… di sabato alle ore 13.00…) ci siamo dirette verso le macchinette self service che permettono di acquistare i biglietti del treno… non lo avessimo mai fatto… mentre mia figlia stava scegliendo il giorno il numero dei posti… ecc… al predetto self service con la coda dell’occhio ho notato tre "figuri" che silenziosamente ci stavano alle spalle, […] sono stata costretta con mia figlia a desistere e a mettermi in fila agli sportelli – ad una decina di metri da lì – per farmi fare il biglietto dall’operatore. Sa Dr Moretti quanto siamo state in fila? 45 minuti… lo stesso tempo che lei ha dovuto attendere un taxi!
[…] ho notato una signora che lì vicino a noi si aggirava con su una divisa delle FFSS con su scritto "assistenza clienti"… mi sono avvicinata e le ho raccontato la nostra disavventura indicando anche da lontano i tre individui che ci avevano aggredite e che continuavano indisturbati a molestare altre persone che stavano cercando di acquistare il biglietto ferroviario ai self service… quasta signora ci ha detto che non poteva fare nulla per noi e che era meglio se andavamo a segnalare la cosa ad un Commissariato di PS… sarebbe questa l’assistenza ai passeggeri? E allora perché la signora era provvista di una specie di "walky talky"? Non poteva con quella chiamare qualcuno della Polfer?
Caro Dr Moretti se la situazione é questa alle ore 13.00 di giorno… di sera la Stazione Termini che cosa può diventare? Lasci perdere i nostri bravissimi tassisti romani e pensi di più alle nostre abbandonate stazioni… é un consiglio. Piccolo consiglio per Lei… grande A.D..!

(lettera firmata)

Fonte e articolo completo: Il Messaggero – 22/01/2011

4 commenti

  1. Che dire…complimenti a chi risponde a delle fregnacce anche se non direttamente interessato!

  2. Allora ben vengano le famiglie allargate e facciamoci tanti amici… piu’ siamo meglio staremo! In questo frangente Moretti in un altra occasione Montezemolo… Purtroppo il nostro lavoro, fa gola ai grandi gruppi, altrimenti non avrebbero fatti degli studi sulle possibilita’ di espansione nelle facolta’ di economia…

  3. tutto vero. peccato che a moretti interessi davvero proprio poco sapere cosa pensano le persone della sua boutade. vi pare poi che sia attento a offrire un buon servizio ai pendolari? no perché gli interessa occuparsi esclusivamente delle linee più redditizie. il suo problema è generare profitti. e sarebbe felice di poterlo fare anche gestendo tutta la parte “migliore” del nostro giro d’affari. perché è chiaro che delle vecchiette a lui non frega nulla. gli interessa dare le sue vetture ai manager che viaggiano su quel “benedetto” freccia rossa. d’altra parte questo è il risultato delle liberalizzazione. fino a quando le ferrovie sono rimaste in mano allo stato offrivano un servizio realmente pubblico. con la privatizzazione ecco sorgere il problema degli utili e il bisogno di affidare la baracca ai cosiddetti manager. i quali hanno portato le loro logiche nella gestione del servizio. se potessero togliere i treni nelle tratte meno redditizie lo farebbero, ma essendo un servizio pubblico non possono. però fanno viaggiare la gente in condizioni a tutti note. così i clienti di riguardo volano veloci tra milano e roma, tra comfort e coccole varie, mentre agli altri restano i carri bestiame. evviva evviva il liberismo.

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