Chiuse le indagini sull’omicidio di Luca Massari. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi nei confronti delle tre persone che hanno aggredito il Massari, lo scorso 10 ottobre, morto circa un mese dopo a seguito della brutale aggressione. Luca Massari, con il suo taxi, in via Luca Ghini al quartiere Stadera, nella periferia sud di Milano, aveva investito ed ucciso accidentalmente un cocker che vagava senza guinzaglio per strada. Sceso dal taxi per scusarsi, fu aggredito da Morris Michael Ciavarella e i fratelli Citterio, Piero e Stefania, la fidanzata di Morris, perché il cane investito dal taxista era della fidanzata di Piero Citterio.
Gli aggressori, scrive il pm milanese Tiziana Siciliano, hanno agito con una "furia incontenibile". In particolare, il Ciavarella avrebbe sferrato "gli ultimi due micidiali colpi" forse quelli fatali per il tassista. Il magistrato ha chiuso le indagini per favoreggiamento anche nei confronti di una quarta persona accusata di favoreggiamento perché "sentito due volte dalla polizia giudiziaria" rispondeva "che ad aggredire fisicamente il Massari era stato il solo Ciavarella". A carico di Pietro Citterio il pm ha ipotizzato anche i reati di incendio, per aver dato alle fiamme, a scopo intimidatorio, l’auto di un testimone dell’accaduto il giorno dell’aggressione.
fonte: italia-news.it 24/01/2010
5 commenti
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Una parola sola* ERGASTOLO*
Ho letto oggi l’articolo su i vari quotidiani “gratis” (pane per noi tassisti!!), al di la del facile giustizialismo spero in una condanna, una volta accertate le rosponsabilità individuali al di la di ogni dubbio, anche se mi sembra tutto, purtoppo, lampante, equa.
Tuttavia rimane l’amaro per le troppe famiglie e vite roviante: in primo quella di Luca, vittima innocente, della sua famiglia e della fidanzata, nonchè degli esecutori del pestaggio: se avessero usato un po’ di cervello non saremmo qui a scrivere di questo fatto, loro avranno molto tempo per meditare e pentirsi del loro gesto, per la famiglia di Luca l’augurio e che col tempo possano ritrovare serenità, anche se penso non sia facile….
Se non lo sapete hanno bruciato un’altra macchina in via Ghini, dovrebbe essere di un testimone.
Sappiamo, sappiamo.
Questo e un orribile fatto che riguarda tutti. A passare di li in quel momento poteva esserci chiunque e chiunque avrebbe fatto quella fine.Non si puo avere nessuna scusante per chi ha agito in quel modo brutale, e ha perseverato con la prepotenza incendiando le macchine dei testimoni. Grande stima invece proprio per questi ultimi. La societa civile dovrebbe strigersi attorno a loro come un cordone di protezione. Non dimentichiamoci di questo fatto, seguiamo la vicenda giudiziaria.