Ci risiamo. Altre sei auto andate a fuoco nella notte. Il fenomeno non si arresta. E le indagini, per ora, non hanno portato a nulla. Il copione è sempre il medesimo, macchine divorate dalle fiamme e i casi sono quasi sempre di origine dolosa.
La scorsa notte due Audi, modello A 4, sono state trovate distrutte in largo Caccia Dominioni, proprio la piazza in cui, qualche mese fa fu ucciso a calci e pugni il tassista Luca Massari. A terra, vicino alle carcasse delle auto, una bottiglietta contenente presumibilmente liquido infiammabile. Secondo quanto hanno confermato i carabinieri e i vigili del fuoco si tratterebbe, anche in questo caso, di un incendio di natura dolosa e potrebbe trattarsi di una vendetta o di un regolamento di conti.
Sempre nella notte, a distanza di poche ore, in un’altra zona della città, piazzale Martini, altre quattro auto hanno preso fuoco. Si tratta di una Cinquecento, una Punto, una monovolume della Porsche e una Fiat Croma. Anche per questi casi i militari di via Moscova confermano la natura dolosa. Nessuno dei titolari delle autovetture sembra, a seguito dei primi accertamenti, avere precedenti che giustifichino una vendetta o un regolamento di conti. Resta il fatto che quello delle auto bruciate è un bollettino quotidiano. Un bollettino di guerra, che ogni mattina viene reso noto dalla questura o dai carabinieri di Milano.
Non c’è stata notte, soprattutto nel periodo compreso tra Natale, Capodanno e l’Epifania, che non sia stata bruciata un’auto, una moto o un furgone. Qualche settimana fa l’avvistamento di una donna che era stata notata armeggiare vicino ad alcune moto di grossa cilindrata, poi andate e fuoco. Testimoni, avvistamenti, ma poi più nulla. Il rogo delle auto resta uno degli episodi di microcriminalità da strada più diffuso.
fonte: ilgiorno.it 255ì/01/2011