ATM vuole crescere e “aggregare”.

Date la vostra chiave di lettura soprattutto sulla base del testo evidenziato e cercate di immaginare le ambizioni di crescita del nostro concorrente nr.1 su cosa potrebbero essere riposte.

«Sogno una grande azienda per  il trasporto pubblico locale in Lombardia. Questo può diventare realtà, se e solo se, la politica riuscisse a non essere miope e a guardare al futuro». Il presidente di Atm Elio Catania vola alto e lo fa in un’occasione particolare: la tavola rotonda organizzata l’11 novembre scorso alle Stelline da Fit Milano e Fit Lombardia a cui hanno partecipato tra gli altri l’assessore del Comune di Milano Stefano Pillitteri e l’ex consigliere regionale e storico esponente dei Verdi Carlo Monguzzi. I progetti per il futuro di Catania e di tutti gli altri vettori devono, per il momento, fare i conti con i tagli al trasporto pubblico della manovra finanziaria e con i conseguenti rischi di aumento delle tariffe. Catania sostiene che  Atm «farà di tutto» per non mettere mano al biglietto, fermo a 1 euro dal 2002. È verosimile che il prezzo del biglietto Atm non venga aumentato fino almeno alle elezioni amministrative della primavera prossima, ma la questione delle tariffe oramai non è più eludibile anche in relazione al fatto che i servizi dovranno essere messi a gara. Qualcosa comunque, per ammortizzare almeno in parte tagli della Finanziaria si può fare anche quest’anno il fatturato d Atm è cresciuto dell’8%, quindi ci sono le risorse per ottenere ulteriori risparmi e migliorare il servizio. Le proposte della Fit-Cisl sono chiare e semplici : rivedere le linee inutili, estendere in tutte le zone il radio bus di quartiere, ridurre i tempi di percorrenza di oltre 60 minuti di alcuni mezzi, potenziare le corsie preferenziali. Aumento del biglietto a parte, la tavola rotonda dell’11 è servita anche e soprattutto a fare il punto sul futuro del servizio pubblico in Italia e in Lombardia. I tagli dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni sono una bella mazzata che rischia di mettere in ginocchio il settore sia in ordine al mantenimento del livello qualitativo del servizio sia soprattutto per quel che riguarda l’occupazione. Per migliorare l’efficienza e l’economicità dei servizi e per produrre posti di lavoro un’azienda deve tener conto anche della competitività a livello internazionale. Atm è una grande realtà in Italia, ma in termini di produzione chilometrica e di numero di dipendenti, il Europa è al 13esimo posto. Il fatturato aggregato delle 5 più grandi aziende italiane corrisponde a meno della metà del fatturato delle singole maggiori aziende europee. Uno dei nodi irrisolti di tutto il comparto dei trasporti è che in Italia e in Lombardia le imprese sono troppe e troppo piccole. Per progettare il futuro è indispensabile avviare una politica industriale che ci permetta di uscire dalla frammentazione rilanciando l’idea di aggregazioni fra le aziende.

Fonte: Notiziario FIT CISL dicembre 2010

4 commenti

  1. Prima di puntare a fagocitare gli altri incomincino a guardare la qualità dei loro servizi evitando gli sprechi di determinate iniziative mangiasoldi le cui voragini finanziarie debbono essere poi ripianate dalle tasche degli utenti!!!

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