La “tiritera” contro i taxi

La "tiritera" sui taxi è un tormentone molto popolare tra i pochi nostalgici paladini dell’ortodossia neoliberista. Il problema è il seguente: tante proposte "riformatrici" si basano su una conoscenza a dir poco superficiale del servizio taxi e della sua regolazione in Italia e nel mondo. Una stupidaggine "L’abolizione delle licenze" – Nel circo mediatico,suscitato dal decreto Bersani, si è spesso discusso di una monumentale stupidaggine: l’abolizione delle licenze. In letteratura scientifica si dibatte il tema della regolazione del mercato dei taxi da alcune decadi. In estrema sintesi il risultato è il seguente: I taxi sono in tutto il mondo regolati da licenze (USA e Regno Unito compresi). Questo perchè – la restrizione nella concessione di licenze taxi – è la soluzione più efficiente di regolazione per un mercato caratterizzato da grandi asimmetrie informative, forte variabilità spaziale/temporale di domanda/offerta, costi di ricerca e negoziazione particolarmente elevati (in proporzione al valore economico del servizio). La forte variabilità spaziale/temporale di domanda/offerta rende molto oneroso -spesso impossibile- ricercare una controparte alternativa (sia per la domanda che per l’offerta) al fine di avviare negoziati capaci di far raggiungere al prezzo il livello desiderato. Tali "anomalie" o "difetti" rendono il contingentamento numerico e l’adozione di tariffe amministrate (cui segue l’obbligatorietà della prestazione) le uniche misure capaci di rendere economicamente sostenibile l’esercizio del servizio taxi (se si esclude l’alternativa rappresentata dalla distribuzione di sussidi;come nel caso del trasporto pubblico collettivo). Non solo. Sospensione e revoca della licenza sono, da sempre e ovunque, il sistema più efficace e meno costoso per il regolatore di prevenzione e repressione di abusi e illegalità perpetrati dagli operatori . Tutte le esperienze di totale deregolamentazione del servizio taxi (Olanda,Svezia,Irlanda) si sono rivelate un clamoroso fallimento. Al danno della precarizzazione e impoverimento del lavoro degli autisti (Olanda,Svezia,Irlanda) si è aggiunta la beffa dell’aumento delle tariffe (Olanda,Svezia), del peggioramento della qualità del servizio (Olanda, Svezia) e della reintroduzione di un sistema di permessi (Olanda). La prima versione del decreto Bersani (ritirata tra le proteste) aveva come obbiettivo, attraverso l’introduzione del cumulo delle licenze, il massiccio ingresso nel settore taxi di società di capitali e soggetti giuridici di varia natura. Il tutto abilmente dissimulato dalla retorica del cittadino-consumatore. La struttura dell’industria taxi nordamericana fu, in un primo tempo, il modello preso a riferimento e magnificato da tanti pseudo-riformatori.
Queste le caratteristiche del modello nordamericano:
-Proprietà delle licenze in capo a soggetti capitalistici.
-Gestione tramite broker
-Autisti precarizzati e oppressi da un esoso sistema di noleggio di licenze e autovetture.
Quando, finalmente, si decise di ascoltare le ragioni della categoria fu possibile costruire un sistema di regolazione capace di potenziare offerta e modalità di servizio delle imprese taxi (artigiani e cooperative).
Una vera liberalizzazione. Quattro i punti qualificanti:
-Attivazione di più autisti (soci o lavoratori dipendenti) con una sola licenza.
-Liberalizzazione degli orari e attivazione di permessi a tempo per flessibilizzare l’offerta.
-Concorsi a titolo oneroso per l’assegnazione delle licenze; che completano il mercato dei permessi favorendone l’allocazione.
-Attivazione di tariffe fisse da e per destinazioni ad alta attrattività (aeroporti,stazioni,ecc). Una precisazione: Il servizio taxi in Italia è tra i più efficienti e meno costosi in Europa. Affermare il contrario significa non avere mai esaminato una tabella comparativa delle tariffe o del rapporto numerico taxi/abitanti (o più semplicemente non essere mai saliti in taxi in altre città in Europa).

Fonte: L.Galbiati su lavoce.info – 08/02/2011
 

4 commenti

  1. Stento a credere a quello che leggo…….e voi???? Hanno scoperto l’acqua calda????

  2. Io che faccio il taxista a Torino, se liberallizzano le licenze, avendo 2 figli, potrei solo andare a fare le RAPINE!.

  3. assolutamente da evitare le tariffe fisse…
    no a concorsi a titolo oneroso, che per pochi denari ricevuti (se così fosse) saturerebbe in breve il mercato.
    si a turni liberi, con possibilità solo per i famigliari di condurre l’attività con il titolare..per turno libero intendesi lavoro 24/24 h

I commenti sono chiusi.