Se questo pomeriggio siete stati a Linate, è probabile che vi siate imbattuti a leggere un volantino che discuteva sulla possibilità – quasi certa – di dover pagare un ticket di ingresso all’area di sosta taxi di Malpensa. Voci che giravano già da tempo, ma da parte sindacale il consueto silenzio. Un silenzio che in passato è stato spesso seguito dai fatti (già compiuti) su decisioni prese a tavolino senza una preventiva consultazione di piazza. Per quanto concerne Malpensa, è un fatto ormai risaputo dell’anarchia che vige sovrana nella zona di sosta e le porcherie che vengono continuamente perpetrate per scartare una corsa scadente, per eludere l’orario del turno, scavalcare posizioni e altre nefandezze che già conoscete. Ad un eccessivo libertinaggio degli operatori si è contrapposta una eccessiva tolleranza degli organi di controllo e di gestione dell’aerostazione, che non esiterei a definire più appropriatamente menefreghismo. Ecco che, a fronte di numerose segnalazioni e lamentele si decide di correre finalmente ai ripari, dopo ben 11 anni dall’ apertura di Malpensa 2000 durante i quali abbiamo sentito scorrere fiumi di vacue parole; a metà febbraio di quest’ anno SEA convoca a Linate un gruppo di rappresentanti sindacali per avviare un discorso formale su Malpensa: prevedere una corsia di carico e una di attesa, agevolare il rientro dopo la cosiddetta "corsa breve" rientrando in parcheggio in una posizione privilegiata rispetto alla coda assoluta, impossibiltà di accesso in anticipo al turno o fuori turno, accesso all’area in modo automatico, mediante pagamento di un ticket di ingresso, come già avviene da qualche anno a Roma-Fiumicino. Oggi abbiamo ricevuto alcune indiscrezioni sul possibile accordo SEA/Sindacati, per esempio sarebbe abbastanza verosimile la cifra di 1 euro e 50 centesimi, per entrare nell’ area di attesa taxi a Malpensa e attendere le giuste ore per caricare. Scatta un numerino, come sui monitor dell’ufficio anagrafe, è il tuo numero progressivo, esci dall’area di attesa e passi all’ area di carico, dove sarà IMPOSSIBILE trovare altri taxi che non siano passati prima dall’ area di attesa, con una sola eccezione: chi precedentemente ha fatto una corsa breve di x minuti, ha diritto a rientrare entro un certo orario limite e ricollocarsi in coda al carico SENZA RIPASSARE DALL’AREA DI ATTESA (dove si ritroverebbe ultimo nel modo più assoluto,). L’ idea ci pare buona, ma SEA pare voglia introdurre alcune clausole poco simpatiche:
con l’accesso ai parcheggi, i taxisti accettano le condizioni stabilite da SEA impegnandosi ad utilizzare le aree e strutture con la dovuta diligenza. Gli stessi si dovrebbero assumere ogni responsabilità per eventuali danni, per cause e/o fatti a loro riconducibili, prodotti agli altrui veicoli o a persone, nonché agli immobili, alle strutture alle pertinenze ed alle attrezzature di SEA e/o di terzi, s’impegnano a risarcire eventuali danni provocati ed a manlevare e tenere indenne SEA da ogni richiesta avanzata da Taxisti, utenti o terzi in genere. Ciò significa che in caso di atti vandalici attribuibili ai tassisti, gli stessi dovranno provvedere in solido (PAGARE!). Perchè per colpa di uno o di pochi, dovrebbero pagare tutti? Con l’insindacabile giudizio di quale soggetto? Non esistono coperture assicurative già previste e attuate in merito? Domande alle quali bisogna dare una risposta.
Controlli e sanzioni: Il tassista che staziona nell’area di carico oltre il normale turno, è soggetto a penale di xx euro. In caso poi di reiterata inosservanza (tre volte nel giro di 1 mese) l’ Ufficio Auto Pubbliche provvederà alla sospensione della licenza per un periodo pari a xx giorni. Immaginatevi chi è primo al carico e gli è scaduto il turno da qualche minuto, a momenti starà per caricare ma… "favorisca la licenza per favore…" (E PAGA!)
I contrassegni ed i relativi crediti a consumo saranno probabilmente acquistabili solo presso le Casse Parcheggi di SEA. Saranno fatturabili e deducibili?
Attendiamo che qualcuno rompa il silenzio, per ora a "rompere" siamo stati solo noi.…
Ci ho già pensato a “rompere il silenzio” di cui parlate.
Su Taxi libero trovate la mail inviata a SEA.
Ciao e buona fortuna a noi!
oggi non si parlava d’altro…riflettendoci bene, per quanto riguarda la situazione di Malpensa personalmente GODO COME NON MAI, per il semplice fatto che se entrasse in vigore tanti furbi “nuotatori” della zona (quelli che da marzo a ottobre si assentano perchè vanno a fare una nuotata, facendosi “tenere” il posto) lo prenderebbero in quel posto. E avrebbero anche poco da lamentarsi visto che il casino è sempre stato provocato da loro.
I problemi seri due:
-l’eventuale allargamento del provvedimento anche a Linate
-il fatto che, come sottolineato dall’articolo di Leonardo, i vari rappresentanti della categoria siano rimasti in silenzio e ci mettano di fronte al fatto compiuto.
Qui siamo alla follia totale! La proposta della “corsa breve” è oltremodo pericolosa perchè darebbe un tempo limite (ammettiamo 40 minuti) per ritornare al posteggio ed avere il diritto di scavalcare la fila “lunga”. Vi immaginate le corse di chi ha una fretta matta di andare a Busto e tornare indietro in tempo??? Cosa vogliono questi geni, che ci andiamo a schiantare quando arriva una “buca”?
Non ci siamo, non ci siamo proprio.
Che se lo tengano loro Malpensa, io sto bene a casa mia!
Grazie a Marco #1 per l’informazione e per gli ulteriori aspetti sviscerati. Siamo pronti ad accogliere altre voci o ad ascoltare altri silenzi
Che Malpensa se la tengano pure insieme a tutti i conurbati!!! Noi di MILANO stiamo bene da soli!!!
cari colleghi il sottoscritto è 7 anni che non si ferma a malpensa e cosi sara fino alla mia pensione ( se il buon dio lo vuole ) ve la regalo malpensa.
Ma possibile mai che dobbiamo continuare a pagare noi x colpa dei varesotti (e non solo)?? Prima la tariffa fissa, ora questo balzello ma che palle!! Ho 30 anni ma non vedo l’ora di vendere
ps oltre che la nuotata e più credibile la marchetta presa col cellulare, per non parlare di chi è in fila in 2 terminal diversi..
Premesso che piuttosto che fermarmi a Malpensa torno a vuoto quello che mi stà sull’ anima è che si debba pagare per lavorare, paghiamo già abbastanza tasse e balzelli vari adesso anche 1 euro e 50 per mettersi in fila mi par troppo…usino allora questi incassi per porre rimedio ai possibili atti vandalici e soprattutto SI TENGANO MALPENSA E OGNUNO A CASA SUA