Siamo agli sgoccioli e non possiamo certo dire di sentirci sconvolti per il troppo lavoro. La settimana della moda milanese si sta concludendo e le polemiche questa volta – stranamente – non si sono ancora sentite. Nell’ ultima edizione di moda donna (settembre 2010) si era consumata una piccola guerra a colpi di multe tra il comune di Milano e i Drivers che accompagnavano, con auto private, le modelle da una sfilata all’altra. I tassisti avevano sollecitato il comune ad un severo controllo delle autorizzazioni che aveva quindi deciso di frenare a suon di multe il fenomeno dei drivers improvvisati, perchè nuocevano alla attività dei conducenti regolari. La presenza dei trabiccoli della moda, i tricicli VeloLeo, è quasi commovente: assolutamente disertati, con ragazzi alla guida che occupavano il tempo a girare in tondo (foto in piazza della Scala). Quest’ anno però non è così: chissà, forse noi tassisti abbiamo fatto tesoro del severo monito di una nostra gentile cliente e concittadina che nell’edizione 2010, in modo autoritario ci accusava di essere rompiscatole e di detenere comportamenti corporativi, obiettando che "..nella settimana della moda c’è talmente tanta gente e addetti ai lavoro che si deve spostare da una parte all’altra della città, che c’è lavoro x tutti….e invece di ingaggiare delle guerre inutili con dei giovani ragazzi che cercano di guadagnare qualche cosa , visto i tempi di magra e precarietà in cui viviamo, cercate di offrire un buon servizio ai vostri clienti e di fare bene il vostro lavoro…che è la cosa di cui dovreste preoccuparvi… io parlo da comune cittadina che x lavoro viaggia spesso in taxi e non sempre trova un servizio soddisfacente…" Beh, visti i tempi di magra i drivers dei trabiccoli ci hanno tenuto buona compagnia mentre ci giravamo i pollici tutti insieme appassionatamente, noi e quei giovani ragazzi che cercano di guadagnare qualche cosa. Questa è la cosa di cui ci dovremmo preoccupare. Niente da aggiungere a nostro demerito questa volta gentile signora? Così poco coinvolti dal pressing modaiolo, saremmo stati più disponibili, efficienti e pronti sull’attenti.
2 commenti
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Mi domando sempre perchè invece di affrontare i problemi della città in maniera seria ed organica, con piani che prevedano un effetto negli anni e miglioramenti strutturali, vedi inquinamento traffico ecc., si cercano sempre delle soluzioni corografiche del tipo i tricicli elettrici.
Alla signora posso anche dare ragione: il servizio taxi, a volte, non è della qualità migliore, ma nella maggior parte dei casi è più che soddisfacente, d’altronde è difficile dare un buon servizio a costi di esercizio sempre più alti, corse sempre più scarse ed incassi da “crisi”.
Questi simpatici trabiccoli venerdì bloccavano completamente la preferenziale di via Senato dove non hanno nessun titolo per transitare.
La coda di taxi e autobus partiva da piazza Cavour e terminava all’angolo di corso Venezia.
Ecco a cosa servono i tricicli,logicamente di vigili neanche l’ombra,non si devono affaticare.