Volevo rispondere al sig. che si firma (per modo di dire…) un cittadino disgustato in merito al triste fatto che gli è capitato all’Aeroporto di Ciampino. Premesso che sono completamente d’accordo con Lei sul fatto che bisognerebbe strappare la licenza ai tassisti che si comportano in questa maniera, ma Le porgo questa domanda: “A chi va strappata la licenza se nessuno fa una denuncia? Possibile che di sei persone (tanti eravate…) nessuno abbia pensato di chiamare un poliziotto per denunciare il fatto?”.
Le posso garantire che se una cosa del genere accadesse a me, specialmente alla presenza dei miei famigliari, in qualunque momento della mia giornata, in un ufficio pubblico, in un ospedale ecc. non esiterei a chiamare la forza pubblica; d’altro canto esiste proprio per questo. E’ perfettamente inutile lamentarsi inviando mail ai giornali dopo essersi lasciati sfuggire l’occasione di fare veramente qualcosa di utile, non solo per lei, ma per la comunità intera. I due tassisti disonesti che Lei non ha avuto il coraggio di denunciare, non rappresentano minimamente la categoria che Lei definisce in maniera sprezzante, offensiva e populista – “casta”.
La casta è un gruppo di persone che traggono impunemente vantaggio da situazioni poco ortodosse consentite dalle regole del sistema. (L’ha letto il libro? ) Però in questo caso se i due disonesti sono rimasti impuniti è solo colpa sua che non li ha denunciati!
Concludo riprendendo la parte finale del suo intervento: dopo aver spiegato il significato della parola casta, spieghi anche che se questo paese spesso presenta aspetti censurabili è anche perché ci sono persone che non si prendono la responsabilità di denunciare tali fatti alle autorità competenti. Concludo con una piccola variante rispetto al suo post: mi firmo con nome e cognome. Saluti
fonte: ilmessaggero.it 27/03/2011