Qualcuno ieri mi ha detto: “mi gioco (quello che non posso dire) che domani la notizia apparirà sul Corriere…” Non si tratta del Mago Pamplone nè di un collega che esplora la sfera di cristallo, ma forse più semplicememte di uno che sa benissimo come è “il giro del fumo” e indovina chi ne sente immediatamente l’odore…
Oltre 500 vetture con il tassametro impazzito, code in via Messina per la riparazione. MILANO – In un tranquillo lunedì di aprile ieri il «cervello» dei tassametri ha fatto confusione. E ha scambiato il giorno 5 sempre ieri feriale, con il 25, festivo. Risultato: il tassametro che avrebbe dovuto regolarmente partire da una tariffa base di 3 euro, all’ inizio della corsa segnava invece 5 euro e 10, e cioè la tariffa maggiorata che si applica nei giorni festivi. Ecco, a questo punto resta da capire quanti siano i taxi che si sono ritrovati col tassametro sballato. Secondo alcune fonti si tratterebbe di un migliaio di auto; secondo altre di 500 al massimo. La certezza è che all’ ufficio auto pubbliche di via Messina ieri è stata una giornata di superlavoro per la riprogrammazione dei meccanismi. Il tassametro in questione è di marca Kienzle modello 1150 e a venderlo è la società Samak, che ha sede sempre in via Messina. Ovviamente è il rivenditore che deve garantire la corretta programmazione del marchingegno i tassisti non hanno alcuna colpa di eventuali disguidi . Questo non risolve i problemi: perché molti tassisti si sono immediatamente accorti del malfunzionamento e sono andati nell’ ufficio comunale per far correggere l’ errore di programmazione. Lì hanno trovato altri colleghi con lo stesso problema e molti sono rimasti in coda qualche ora. Ci sono poi altri tassisti che, in completa buona fede, non si sono immediatamente accorti della maggiorazione e potrebbero aver fatto alcune corse pagate dai clienti 2 euro e 10 in più del dovuto. Qualcuno, non si può escludere, potrebbe aver fatto finta di non accorgersi del guasto. La corretta programmazione del tassametro deve comunque essere verificata dagli «ispettori» dell’ ufficio auto pubbliche. Fonti sindacali assicurano che le auto coinvolte per il turno del mattino erano circa 250 stesso numero nel corso del pomeriggio . E un centinaio di tassisti, dalle prime ore della giornata, si sono presentati spontaneamente in via Messina per la correzione. Resta un dubbio: cosa succederà il 25? I computer interni dei contatori lo considereranno un giorno feriale?
Fonte: Corriere della Sera – A.Stella – 06/4/2011
... Bravi i tassisti che non hanno colpa, anche coloro che in buona fede non se ne sono accorti, che dire poi di quelli che volontariamente si sono presentati per fare correggere l’anomalia, accettando di perdere alcune ore (rimborsate non si sa da chi). Parole scritte stranamente con l’aureola in capo, visto che si parla di tassisti, ma è inevitabile che il “diavoletto” spunti e mostri la sua vera natura in una frase punzecchiante che non può non insinuare un ragionevole dubbio e alimentare un “sequel” che servirà (magari) a fare di nuovo notizia.
PS: é giusto ricordare ai più giovani che il Mago Pamplone è stato un personaggio del mitico “Fausto Terenzi Show” di Radio 101
HE!HE! li ho contati per sicurezza… sono ancora due 😉
bandiera sempre da 5 euro dovrebbe essere. robytaxi
Ogni Pasqua, ripetiamo le stesse cose, anche se veriano i protagonisti.
Chi l’anno scorso aveva un ******, chi quest’anno un *****-******è andato a far aggiornare la data di Pasqua (essendo variabile, deve essere programmata con un algoritmo che, salvo ritocchi al calendario, non fallisce; credo che l’algoritmo delle date sia fornito dalla casa costruttrice).
Chi rimborsa i colleghi per un giorno di lavoro perso? Chi ha sbagliato il software. Se volete, chiedete, se volete appoggiatevi al vostro sindacato. Ma temo che perdereste più tempo di quanto otterreste di rimborso.
La scelta del tassametro, dipende dal tassista: il sottoscritto da quando è passato ad **** (a specchio) vede l’ufficio autopubbliche solo per gli aggiornamenti tariffari. Vero è che ho pagato due tassametri nei primi 2 anni di lavoro, e che il secondo è caro, però… Diciamo che se fossi andato avanti a sistemare malfunzioni col ritmo dei primi due anni, avrei perso tanto tempo / denaro ben sufficiente a pagarmi la differenza di costo (senza contare il fegato).
Questa la mia esperienza, se può esservi utile.
Per Lucone: Mi dispiace, ma ho dovuto sostituire le marche che hai indicato con degli asterischi. Non ci possiamo permettere di prendere una querela da una della aziende che hai citato!
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