Chiuso il sondaggio “sei d’accordo con la liberalizzazione dei turni in “primanza”. Risultato: Sì 39% – No 24% – Non so cosa voglia dire “primanza” 21% – Vedremo i risultati 17% – Non mi interessa 7%
Adesso proviamo a vedere cosa ne pensiamo degli “adeguamenti tariffari” come deliberati giovedì scorso. Il sondaggio è sempre sulla destra della pagina sotto “attività recenti forum”. Vietato votare più di una volta (tanto il sistema impedisce il voto doppio).
VOTIAMO, VOTIAMO IL SONDAGGIO E VEDIAMO IL NOSTRO GRADO DI SODDISFAZIONE!
Io non trovo una risposta adeguata. Sono abbastanza soddisfatto dell’adeguamento, nonostante magari sia inferiore alla tabella ISTAT (non la conosco). Sono soddisfatto perchè la bandiera diurna e da un bel po che era ferma, anche se magari non coprirà nemmeno l’aumento del costo del carburante. Tra un calcio nel sedere e un adeguamento del genere mi prendo il secondo dato che a noi nulla sembra mai dovuto, a parte essere multilingue su una monovolume ecologica 300gg l’anno…
Grazie per l’idea, adesso aggiungo una quarta risposta: “sono abbastanza soddisfatto”.
Meno male che me lo hai fatto notare subito che mancava l’opzione: “puttost che nient l’é méj puttost”
Scusate, quale tabella ISTAT?
Il tasso di inflazione medio annuo (2010: 1,6% – 2009: 0,7%)?
Oppure l’inflazione a Marzo 2011 (che è il 2,5%)?
E’ vero, l’inflazione “ufficiale” ISTAT è diversa dall’inflazione reale percepita da chi lavora su strada.
Ad esempio il prezzo dei carburanti è schizzato oltre parametri mai visti, le assicurazioni sono fouri controllo, schizzati i prezzi delle autostrade, dei pezzi di ricambio (l’olio per motore può costare anche 15/17 €/Kg) e fuori di testa anche il semplice panino a Linate (giù agli arrivi perchè i panini del bar taxi non li calcola più nessuno visto il colore dubbio del contenuto) che costano 5/6€ e la bottiglietta d’acqua 2€!!!
L’inflazione percepita dal tassista è una cosa, quella percepita dal colletto bianco un’altra, chi scrive fa parte della “base”, di quella parte del mondo taxi che lavora 9/10 ore al giorno e sente direttamente sulla sua pelle (e soprattutto sulla pelle della sua famiglia) cosa vuol dire guadagnarsi la pagnotta e (chiedo perdono) può confondere i dati “ufficiali” con la cruda realtà.
A breve vedremo una ricerca approfondita (i dati li abbiamo tutti nei nostri raccoglitori casalinghi) sui veri costi di gestione.
Comunque sia il grafico crescente di “NO” dà un’idea del grado di soddisfazione dei colleghi.
oltretutto a me le tabelle “ufficiali” non mi convincono mica troppo…
quelle sul prezzo degli immobili, tanto per fare un esempio, dicono che il prezzo medio per una casa nel mio quartiere è sui 3800 euro al metro quadro…com’è che io a meno di 4500/5000 non trovo niente???
la vita REALE è un’altra!
Ma qualcuno dei NO può formulare una proposta alternativa? Cioè chi si lamenta dell’aumento puà indicarmi secondo lui quale sarebbe un aumento ragionevole? Non so la bandiera a 5 euro, corsa minima 8 euro…cose così insomma.
Sono curioso..
Lo so bene come l’Istat calcola i dati. E non piace nemmeno a me.
Però, tutti sappiamo come ponendo le risposte in una certa maniera i risultati si scostano, e di parecchio, come avviene in ogni sondaggio che contenga già la risposta nella domanda.
Per carità, capiamoci, non mi piacerebbe nemmeno una scelta tra risposte tipo:
1. No, nonostante l’aumento sia più elevato della tabella ISTAT
2. Sì, alla fine abbiamo preso sensibilmente più del maturato [il 3% su K1, 1/5 in più]
le altre tre risposte invariate
Sarebbe una presa per i fondelli.
Poi, caro Marco, fai meno ironia, perché hai sbagliato bersaglio. Colletto bianco dallo ad un altro, perché anch’io sono in giro a lavorare, con la mia brava moglie e i miei bravi figli a carico, ed il mio bravo mutuo.
Inoltre, ricordo che anche gli stipendi aumentano seguendo l’inflazione programmata (peggio di quella rilevata), quando non si dimenticano di rinnovare i contratti per qualche anno. Giusto per dire che non è una cosa così strana. Non che mi piaccia, per dirla con Guareschi, “è un porco Paese”. Ma io non mi trasferisco ad Amsterdam.
Infine, c’è un modo per non avere più una tariffa stabilita da parametri pubblici: fare come l’energia, come la benzina, come le assicurazioni: liberalizzare il settore. Viene in mente che c’è anche questo aspetto? Per liberalizzare il tassametro, basta liberalizzare il numero di imprese. Ma credo che sia un discorso che non piace.
Colletto bianco: lieto di sentirlo.
Sensibilmente più del maturato: non è ciò che penso, è un esempio (in senso opposto) di sondaggio che contiene la risposta. Che DEVE avere come risposta una tiritera di vaffa, il mio compreso.
Vaselina: Ribadisco, è un porco Paese.
Non credo che serva né rifare il sondaggio (ho 38 anni e sono 38 anni he sento i tassisti lamentarsi degli aumenti, sia qui che a Genova), né la pubblicità (grazie)
Comunque, vedremo per la reciproca segnalazione, abbiamo solo poco tempo, tant’è che scrivo col poppante in braccio, ma se volete, la facciamo.
Per me l’accordo in vigore (con la sua revisione parziale oggi) è un punto di partenza. Anticipo qualcosa che scriverò più avanti nel post di commento sul blog cui collaboro. Ora, secondo me, bisogna agire sui parametri di qualità, ritarandoli. Poi, dopo l’Expo, eliminarli. Poi ritoccare il paniere, magari creandone uno ad hoc. Ma, per intanto, il principio di adeguamento dovuto anno per anno, e non su elemosina e “gratiosa richiesta al califfo” come era prima, è stabilito. E questo, secondo me è fondamentale.
A mio avviso le bandiere vanno bene così come sono.Interessante sarebbe istituire una corsa minima, chessò, di 5 euro, per tragitti sotto i 3km così forse certe persone ci penserebbero prima di prendere un taxi da San Babila a Via Senato.
Colletto bianco a te, Lucone? Mica era riferita a te l’offesa (perchè di offesa si tratta). Guarda più in alto.
Per quanto riguarda il “sensibilmente più del maturato” ti invito a parlarne coi colleghi ai posteggi (magari con colleghi che non ti conoscono e che non vengono influenzati dalla tua posizione) e vedrai che bella sequela di vaffa che sentirai.
Per quello che mi riguarda avrei aggiunto un’altra domanda al sondaggio: “pensi che 20 centesimi in più bastino per la vaselina, visto che col gasolio ci puoi fare al massimo un chilometro in più?”.
Se vuoi rifaremo il sondaggio più avanti, per adesso godiamoci i risultati, gira che ti rigira mi pare che non tiri una gran aria buona sui dati che vedo arrivare. E se poi non ti vanno bene puoi sempre farne uno sul tuo blog, ti offriamo pubblicità gratuita su taxistory… mica vogliamo la sbarra a 1 euro a botta noi;-)
Ciao e non sapendo se c’è uno spazio per far domande sul blog approfitto di accodarmi a questo articolo. Perchè su alcuni veicoli taxi lombardi sul medaglione posteriore vi è una “F” e basta invece del numero di licenza pubblica (un esempio ce l’ho dietro casa posteggiato ma non conosco il tassista)?
Effettivamente siamo fuori topic, comunque le licenze con la lettera stampatello sono utilizzabili solo da chi ha la propria vettura ferma per un qualsiasi motivo e quindi la sostituiscono temporaneamente. Sono date in gestione ad alcune associazioni di tassisti le quali le cedono. dietro pagamento di una quota, per un breve periodo a chi ne ha bisogno. Naturalmente possono solo ed esclusivamente sostituire taxi del Comune di Milano.
Per Lucone
hai finalmente toccato il nocciolo del problema: il paniere per il calcolo dei costi di gestione. Noi non possiamo seguire un ISTAT generico, ma dobbiamo avere un dato di calcolo dedicato. Finchè mancherà questo saremo allo sbando con le vele stracciate in preda ai marosi della politica. E poi ci vengono a dire lobby: parole da giornalisti in preda all’ansia del foglio bianco.
A proposito: quello che è stabilito oggi si ridiscute domani, è una legge ferrea della politica.