Certo che le piste ciclabili che il Comune sta realizzando a getto continuo, trascinano con sè un mare di polemiche. Se un tassista o comunque un autista professionale può essere un giudice severo sull’efficacia di tali corsie o sulla lacunosità del progetto per alcune di esse, non chiedete nulla al benzinaio che sta (sarebbe il caso di dire “stava”) sui bastioni di Porta Venezia... stava li da sessant’anni, ora è stato chiuso per “pista ciclabile”. E poco importa forse, che sia stato il primo distributore di Milano a erogare benzina anche di notte, il primo a vendere la verde. La chiusura ordinata dal Comune di Milano ha lasciato cinque famiglie senza lavoro, nonostante il proprietario sia disposto a pagare la ristrutturazione per renderlo compatibile con la nuova corsia ciclabile. Al Comune basterebbe creare gli accessi per le auto, abbattendo la parte dei cordoli che la separano dal viale. Ma niente è scontato. Così la storia del distributrore Tamoil di Vincenzo Esposito, 76enne e del figlio Stanislao Alberto, 33 anni, è finita al TAR. Così come quella del gestore, Alberto Ferrari (da mesi costretto su una sedia a rotelle per un incidente) e dei suoi due dipendenti, che ha dovuto licenziare. La decisione del Comune di non creare gli accessi risale a gennaio, seguita dal mancato rinnovo delle concessione. Da qui il ricorso al TAR. Se ne riparlerà a novembre.
Fonti:
Repubblica (foto) – 10/5/2011
DNews (articolo) – G.D. – 11/5/2011
ma veramente è stato chiuso per la pista cicabile???? Non ci posso credere. Tra l’altro,in zona, era l’unico che erogava anche gasolio visto che sia il benzinio di Via Palestro che quello di Via Marina hanno solo benzina (??????).
chiccotaxi » Ci possono essere altri motivi, ma la pista ciclabile ci passa proprio davanti, come visibile nella foto. Una assurdità, un paradosso senza precedenti…
L’ho notato proprio ieri e mi sono chiesto anch’io la stessa cosa: e chi ci lavorava che fine ha fatto?
Mi ricordo che fino a qualche tempo fa i distributori erano due, l’altro che fine ha fatto?
fine campagna elettorale =, fine piste ciclabli
Se veramente ha chiuso per la pista ciclabile bisognerebbe prendere chi ha realizzato il progetto è chiedergli se ha fatto i sopraluoghi, o meglio se dove ha studiato e se ha studiato gli hanno spiegato come si realizza un progetto.
Se glielo hanno spiegato, evidentemente non ha studiato bene.
Mancano tanti manovali….. (ed io ho un gran rispetto per chi si fa il mazzo sul lavoro come i manovali, magari potrebbero insegnargli come si stà al mondo)