Come preannunciato, stamattina si è svolto l’incontro tra il Vicesindaco e i rappresentati di categoria. Non voluta e non richiesta, è stata presentata su un piatto d’argento una proposta che non si poteva rifiutare. La notizia è già arrivata in rete con il titolo “I saldi di Letizia Moratti: oggi il regalo è per i taxisti”: L’aveva detto. “Una sorpresa al giorno”. E così, oggi, il regalo del 24 maggio, su carta intestata del Comune e firmato da Letizia Moratti e Riccardo De Corato, riguarda i taxisti. Un po’ di voti (quanti?) acciuffati in Zona Cesarini. E trovare un taxi, in città, sarà sempre più dura. (vedi articolo e accordo)
*** Come la pensa TaxiStory? E vissero felici e contenti…. Nooo…! La lobby dei tassisti ha colpito anche questa volta, rilanciando la posta in gioco sul tema licenze, dimostrando così la loro incontrastabile capacità di condizionare gli equibri politici forse anche a livello nazionale… e altre amene stronzate di ogni genere che leggeremo nei prossimi giorni sui quotidiani di tutta Italia. Le associazioni dei consumatori sono già pronte a morderci le chiappe. Cominciamo a pensare a chi dire grazie ***
(TaxiStory ringrazia Giuseppe per la segnalazione)
Sicuramente la stampa farà la sua parte, la notizia è stata diffusa anche su “Ballarò” di questa sera. Lobbisti più di prima e peggio di prima, coinvolti per racimolare una manciata di voti, in quanto alle promesse, vedremo.
a me non interessa nè come nè perchè sia stata fatta questa proposta. ma è stata fatta e, a mio avviso GIUSTAMENTE, sottoscritta dai sindacati.
se vincerà la moratti bene, se perderà vedremo.
tutto il resto è aria fritta, compresa quella dei giornalai di ballarò ai quali peraltro stiamo sul ***** a prescindere.
Ottenere una cosa del genere in questo modo oltre che essere umiliante ed avere un retrogusto di ricatto(tu votami ed io ti faccio vivere tranquillo) e anche dannoso per la ricaduta sull’opinione pubblica…
…e se la signora avesse vinto la partita al primo turno?
…avremmo potuto rimanere a crogiolarci nella nostra incertezza.
Non credo che qualcuno possa avere così poca dignità da cambiare il proprio voto in cambio di questa umiliante elemosina,anzi….
Certo, il rilievo è giusto. Ma Secondo me era una situazione in cui qualunque cosa fai, hai conseguenze negative: non si poteva non firmare
Comincio dalla motivazione meno importante, quella interna: in caso di mancata firma i criticoni a tutti i costi avrebbero detto che le Associazioni vogliono più licenze per avere più tessere…
…facendo un ragionamento simile a quello dei giornalisti: in caso di rifiuto a firmare sarebbe stato detto che i tassisti stessi ammettono la necessità di nuove licenze per l’Expo. Il che mi sembra peggio.
Che il Sindaco uscente sentisse la necessità di lisciare il pelo alla categoria con un testo del genere merita considerazione, perché nessun politico ha finora mai parlato di emettere licenze per l’expo tranne “la base”, “la piazza”, “i tassisti al posteggio”. “Non pensare all’Elefante” vuol dire proprio questo: a furia di dire ai politici “si, vabbé, ma le licenze”, poi arrivano questi regali qui. Inutili (è ovvio che non servono licenze, soprattutto per i due gatti che verranno), ridondanti (già detto che non emetterete licenze), dannosi (all’immagine), ma che non puoi rifiutare.
Piuttosto, la linea di difesa più opportuna, secondo me, è la seguente: I tassisti a Milano sono di destra, “alemannizzati” verrà detto e ridetto. Ah, certo. Come si vede dai risultati elettorali dei candidati tassisti: P****** 679, Moratti 281. E’ una lobby quantomeno strana, non trovate?
Anonimo » La storia non si fa coi “se”.
(Ricordati di mettere il nome la prox volta)
Il secondo commento l’ho scritto io!….scusate per l’anonimato di solito inviavo la mia identità di default,stavolta non è stato così!
Forse non mi sono spiegato bene:secondo me i sindacati hanno fatto benissimo a firmare e l’accordo mi fa anche piacere dal momento che non nutro particolari simpatie per l’altro candidato.
Detto questo,i tempi e i modi mi hanno lasciato addosso una brutta sensazione.
Il pensare che si possa comprare il mio voto con così poco mi fa sentire ricattabile.
Ma forse avete ragione voi,penso troppo e quello che conta è mettere il c**o in salvo…
ascolto radio popolare e stamattina il direttore de biasio in un editoriale ha detto che la moratti ha firmato un accordo con la “potentissima “lobby dei tassisti milanesi nn riesco a capire perche continuo ad alzarmi alle 04.30 x andare a lavorare nonostante faccia parte di questa potentissima lobby;)
“non si poteva non firmare”….perchè no? sono una licenza cartonata e stagionata parecchio (da altre esperienze lavorative durate una trentina d’anni) e non capisco perchè non si possa ridere in faccia a Moratti/DeCorato. Abbiamo (sono i nostri rappresentanti) firmato tutti un pezzo di carta, che non vale niente neanche dal punto di vista legale, penso. Anche se fossero eletti, troverebbero millanta ragioni per rimangiarsi la parola.
L’unica cosa che mi viene in mente è: voto di scambio.
scusate ho anche poca dimestichezza con internet, data l’età..:) ho appena cercato di commentare un articolo del Corriere (lo trovate sulla home page del giornale) che recita: Un Taxi, un pc e internet, così ho cambiato la mia vita.
Mi sono registrata (spero) e ho postato la mia …risposta. Ma non appare. Vuol dire che la giornalista mi ha “segato”? oppure sono proprio un untente inesperta? la risposta all’articolo è questa:
Gentile Antonia Jacchia,
Sono davvero sorpresa. Ma come, il signor Hoefer la prega esplicitamente e Lei lo cita pure, di non definire il suo portale una “ricerca taxi” e Lei lo ignora completamente identificando sempre e comunque come taxi il lavoro di cui si parla e citando di sfuggita il suo vero mestiere (mestiere: mi piace di più che lavoro, un mestiere presuppone esperienza autonoma e conquistata sul campo) che è quello di NCC?
La prega di non definirlo taxi “perché i tassisti si arrabbiano” quindi visto che Hoefer sicuramente le ha spiegato bene le differenze che esistono tra taxi e NCC, io di sicuro non mi arrabbio con lui (anzi, mi complimento per lo spirito di iniziativa e mi congratulo con il successo della sua impresa. Per chiarire al signor Hoefer, io faccio la tassista e mio marito lavora come NCC , lui così capisce bene, Lei sinceramente non credo…J) ma mi arrabbio con Lei. Che senso ha il suo articolo? Racconta di un piccolo imprenditore che si è tirato su le maniche e ha trovato il sistema per andare avanti fino alla pensione facendo un’altra strada? Bene, ma non si è di sicuro inventato un nuovo mestiere, esisteva già e lui ha trovato il suo canale all’interno di un sistema già collaudato, caspita, ben venga e ce ne fossero. Ma Lei, nel suo articolo, non spiega non da notizie, non mette l’accento sulle differenze,
anzi, alla fine della lettura buio completo sul perché il signor Hoefer “ce l’ha fatta” e gli altri taxi (non NCC, TAXI, cosa diversa signora, cosa piuttosto diversa) sono li a poltrire nei parcheggi senza far altro che lamentarsi.
Non vado oltre, non servirebbe, ma mi piacerebbe che almeno Lei si informasse meglio e scrivesse un articolo davvero informativo sulle differenze tra i due diversi servizi (con oneri ed onori legalmente ed amministrativamente diversi) perché quello che ha scritto contribuisce solo a far confusione. Anche a discapito di Hoefer. Aggiungo solo una considerazione da lettrice: questo è un argomento che conosco bene e che posso giudicare. Quanti altri articoli scriverà senza informare correttamente su argomenti che non conosco, che mi trarranno in inganno?
Senza troppo cordialità per Lei (ma magari è giovane..J non se la prenda troppo, si chiama esperienza sul camo) ma con molta simpatia e un grosso in bocca la lupo per il collega di mio marito.
Per favore, esprimete i vostri commenti con civiltà evitando di dare suggerimenti sulle scelte di voto. Di propaganda elettorale ce n’è già tanta fuori da TaxiStory. Lasciamola dov’è.
I giornalai in mezzo all’aria da friggere trovano spesso il tempo per friggere i tassisti. Nel corso degli anni lo hanno fatto molto bene e senza nemmeno cambiare l’olio.
Lucone: tutto procede secondo copione. Certo che hanno fatto bene le associazioni a firmare, cosa c’era da perdere?
Quello che dà fastidio forse è la palese mercificazione dell’atto, finalizzato esclusivamente ad ottenere voti. Se si è consci della questione si può scegliere se tapparsi il naso o “tradire” il reclutamento. In entrambi i casi mi riesce difficile provare stima per chi mi approccia in tale modo, come è altrettanto vero che parlare di stima a livello politico, si rischia di usare un termine inadatto nella maggior parte dei casi
Radio popolare…così qualche elettore disattento capirà un pò meglio verso COSA stiamo andando…