il 22/6/2011 Oscar Giannino (Radio 24) ha intervistato il presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà. Al 32esimo minuto dell’intervista interviene un noleggiatore di Roma, dopo aver esposto le problematiche della capitale prende la parola Oscar Giannino prima facendo una sorta di mea culpa (“…noi giornalisti andiamo per semplificazione…”) ed in parte difendendo anche la categoria, per poi concludere che il vero problema italiano parte dai tassinari di Roma. Ma la cosa più sconcertante è la conclusione del presidente di Catricalà che imputa ai comuni la mancanza del completamento delle liberalizzazioni.
Fate particolare attenzione alle sue parole finali “… perchè ancora esistono delle differenze molto forti ai danni dei noleggiatori che sono pregiudicati da questa situazione di prevalenza della categoria dei tassisti nelle città, soprattutto nelle grandi città”
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(ringraziamo Marco M. per la segnalazione)
nessuno e dico e sottolineo nessuno ha idea del disastro che continuerà a causare la legge 21 al settore taxi.
Niente da fare, per questi politicanti da strapazzo laureati in università in odor di fogna noi siamo il marcio dell’italia. Mentre invece il vero cancro sono loro e continuiamo a mantenerli
caro salvatore secondo me neanche l’hai letta la 21/92, altrimenti capiresti che le liberalizzazioni non serviranno ad abbassare le tariffe!!! Caro catricalà, svolgo la professione di tassista da tanti anni nel comune di roma, e francamente le persone poco preparate sul mio settore che sparano fesserie, non mi stà affatto bene! secondo me a lei e ai suoi affiliati interessa soltanto liberalizzare il nostro settore per regalarlo ai grossi imprenditori, che ormai hanno messo le mani su tutti i settori in Italia, così loro continuano ad arricchirsi sulle spalle dei tanti disperati che ogni giorno andranno ad avvelenarsi il sangue nel traffico per portare i soldi a fine giornata al PADRONE tipo new york…. Una picola riflessione, ma quanto stiamo risparmiando sulle assicurazioni dopo le lenzuolate bersani, che hanno permesso alle assicurazioni di decidere le tariffe da applicare ai propri clienti, mentre prima dovevano render conto degli aumenti al ministero dei trasporti??? Io ho dovuto pagare 300 euro in più quest’anno e non ho avuto incidenti…. la gente è davvero convinta che con le liberalizzazioni dei taxi le tariffe si abbasseranno??? Ma se un litro di benzina oggi costa 1.58 euro??? e le altre spese??? E poi un’altra riflessione… Se il settore taxi venisse liberalizzato ciò vorrebbe dire che sarei libero di chiedere io il compenso da chiedere al cliente per il lavoro che svolgo no??? Ricordate bene che ora la legge 21/92 mi impone di richiedere il compenso deciso dall’amministrazione comunale per il cliente, e vi assicuro che ogni volta che dobbiamo richiedere un aumento dobbiamo fare le crociate contro i sindaci, (è sotto gli occhi di tutti che a roma stiamo discutendo con Alemanno da tre anni per un aumento di pochi spiccioli), quindi siete sicuri che una volta che io ho la possibilità di poter contrattare la corsa io sia disposto a dettare un prezzo conveniente solo per il cliente?? Ma vi immaginate che casino ai posteggi quando arrivano 5 clienti contemporaneamente e si comincia a contrattare tuti insieme per decidere il compenso? (come al mercato)…. Ne ho sentite di tutti i colori da tre anni a questa parti, ma dico al signor Bersani A Catricalà e compagnia bella che le leggi di mercato sono chiare…. il prezzo lo fa il mercato DOMANDA E OFFERTA quindi toglietevi dalla testa le finte liberalizzazioni con il tassametro. Dopo le tariffe le decido io e non più il sindaco….. Dopo non si pagherà più da Termini a Piazza Venezia 5 euro………………. Signor Catricalà, lei a mio parere a svolto pessimamente il suo lavoro di garante alla concorrenza….. I noleggiatori, quelli famosi che i vari servizi televisivi svolti da striscia la notizia hanno documentato dello squallido sistema di pagare i portieri d’albergo a Roma per avere il lavoro, su vari siti internet si spacciano per tassisti, nonostante non lo siano, senza che si sia alzato un dito a riguardo!!! Le ricordo che il codice civile punisce chi fa queste cose…. ma lei forse è più impegnato alle spedizioni politiche…..
Comunque alla gente dico di voltarsi un po intorno e di vedere dove siamo arrivati con questo sistema di libero mercato…… Hanno mandato per stracci il ceto medio, gli esercizi stanno chiudendo tutti, perchè il governo non fa altro che caricare le piccole realtà, e favorire soltanto i grossi gruppi!!! Stanno chiedendo tutti, gli unici che sopravvivono sono i negozi in francising, quelli dei finti imprenditori, dove sei solo padrone del registratore di casse, e dove siei costretto a vendere quello che i grossi imprenditori ti dicono di vendere…. Sta sotto gli occhi di tutti do c’ha portato il liberismo….. Posti di lavoro persi, Imprenditori che vanno a far fortuna e soldi fuori e beneficiano dei marchi Made in Italy…. e i politici stanno a guardare……….. Caro Mattioli Catricalà Bersani e tutto il resto della CASTA politica, è ora che andate tutti a casa vogliamo Politici Nuovi capaci creare posti di lavoro!!! Voi siete capaci soltanto a smembrare le realtà esistenti per infilarci più persone possibili a discapito dei redditi collettivi e a beneficio dei pochi Imprenditori che in Italia Continuano ad arrichirsi…..
per la prima volta qualcuno prova a ragionare sulle cose e a impostare un ragionamento senza dover massacrare questo o quello. e cosa ottiene in risposta? niente. tra catricalà che dimostra di non sapere nulla di taxi e il noleggiatore che chiama con un tono da verginella, come fossimo noi il loro problema, finiamo al solito per prendere sberle. però questa telefonata ci ripete qualcosa di importante: scordiamoci attacchi frontali stile bersani. questa volta la liberalizzazione passerà attraverso la riforma degli ncc. bisognerà vigilare molto e bene…
luca » Hai visto (e forse anche ascoltato) molto bene! Ho aggiornato il post sottolineando di porre attenzione a questa frase:
“… perchè ancora esistono delle differenze molto forti ai danni dei noleggiatori che sono pregiudicati da questa situazione di prevalenza della categoria dei tassisti nelle città, soprattutto nelle grandi città.” con cui Catricalà conclude l’intervento. A voi tutti le debite interpretazioni
Esatto. Si tratta dei Minicab. Qundo dicevo che non bisognava gioire di decreti anti ncc, ma difenderli, perché CI CONVIENE, a momenti le pigliavo (a Linate)…
Ecco.
Dei Minicab e non solo…
non ultima, la liberalizzazione a favore degli ncc, porterebbe, come in alcune città già accade, una sorta di utilizzo parallello degli ncc, appunto, sulla falsa riga di ciò che facciamo noi tassisti.
ovvero un radio/ncc, concedetemi il termine improrio…
cosa molto probabile.
e poi portano ad esempio la legge 21, quando nel merito degli ncc parla molto chiaro.
forse chi parla di taxi non ha ben presente che le tariffe vengono emanate e deliberate dai comuni sentite le commissioni consultive,quindi una ipotetica liberalizzazione, avendo appunto, tariffe su base di calcolo imposte, non porterebbero nessuna diminuzione di spesa per l’utenza, e di conseguenza per un tragitto x si pagherebbe sempre lo stesso o con una città con 5mila taxi, o con 10mila…
a meno che la liberalizzazione non vada ad annullare l’imposizione di tariffa e base calcolo…ed allora saremmo proprio nel far west…….
Caro Giampiero, tu dici: “le liberalizzazioni non serviranno ad abbassare le tariffe!!! ” Sono perfetamente in sintonia con te. Come al solito, VENGO FRAINTESO quando parlo della legge 21/92. Se ti fai un giro nelle mie note di facebook, capirai che intendevo dire ben altro.
Non è questione di prevalenza dei tassisti nelle grandi città come dice Catricalà dandoci della lobby: il taxi viene preso di più perchè, in quanto dotato di tassametro, costa meno dell’ NCC. Gli NCC hanno delle tariffe minime e massime fissate dalle amministrazioni locali e nell’ ambito di questa forchetta di valori possono decidere il prezzo della corsa, noi abbiamo il tassametro e, giustamente, non possiamo decidere assolutamente nulla: quello che c’è scritto sul tassametro è il corrispettivo, non si scappa!
Sono due servizi diversi: uno più a buon mercato e con macchine meno lussuose, l’ altro giustamente un pò più caro con macchine bellissime, pulitissime e autista elegantissimo, sono due cose diverse: in città solitamente prevalimo di più noi per i motivi che ho già detto, nelle corse lunghe, particolari, in cui magari l’ autista deve restare a disposizione per tutto il giorno o i clienti sono “lussuosi”, prevalgono solitamente loro… ovviamente i prezzi delle due categorie a parità di corsa sono diversi perchè sono diversi i servizi offerti
Rachele, la società milano*** (.it) ti porta a Malpensa con dei bellissimi Fiat Doblò a 70 euro. Altro che macchine lussuose e autisti eleganti.. Ah se fai un salto la mattina all’hotel in via washington vedi che eleganti ncc..
IO ho un macchina bellissima, pulitissima e sono elegantissimo, quindi dovrei chiedere di più del tassametro?
che vadano tutti a casa,anche io faccio il tassista da 12 anni e aroma stiamo alle corde ,se vogliono mettere altri taxi sarebbe la fine.gia’ a malapena si riesce a cavare uno stipendio decente da questo lavoro bellissimo che ora mi stanno portando ad odiare.spero che le proteste dei tassisti vengano ascoltate .w milano e la lombardia è da li’ che si decide il da farsi.durante i scioperi del governo prodi a roma c èrano molti piu’ milanesi torinesi e napoletani che romani o molisani.e percio’ i terroni invece che piangersi addosso andassero a scioperare
staremo a vedere quello che succedera’ nei prossimi mesi chi vivra’ vedra’
nico secondo me in questo momento dovremmo essere compatti.come un enorme sasso e non frammentarci,solo uniti possiamo ottenere qualcosa
io posso capire i tassisti che difendono la propria categoria perchè un sistema infame ha permesso che una licenza taxi deve valere a firenze *** euro. io sarei d’accordo a fare pagare le tasse in base ai guadagni programmando il tassametro in maniera tale che possa dare riscontro a fine giornata dell’incasso, e così finirebbero tutte le polemiche