Per la riforma delle professioni il Governo prende in considerazione l’ipotesi di un disegno di legge collegato alla manovra. La norma sulla liberalizzazioni e sulla cancellazione delle «indebite restrizioni all’accesso» è stata stralciata l’altra sera dalla bozza del decreto legge dopo il confronto a Palazzo Chigi . Tuttavia, nell’Esecutivo c’è chi insiste nel proporre un intervento sulle professioni anche se l’utilizzo di un disegno di legge collegato, al posto del decreto legge, assicura più tempo al confronto parlamentare e sottrae la materia dalle insidie dei voto di fiducia, motivato dai tempi della manovra. Così si è diffusa la voce che all’esame del Consiglio dei ministri ci sarebbe stato anche il collegato per la riforma. Nella bozza si annuncia la “PROPOSTA DI LEGGE DELEGA IN MATERIA DI LIBERALIZZAZIONE DELL’ ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI REGOLAMENTATE” dove all’articolo 1 comma 1 si specifica “Il Governo è delegato ad adottare, su proposta del Ministero della semplificazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro della giustizia entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge, uno più decreti legislativi per la liberalizazione dell’esercio delle professioni regolamentate”
La citazione a nostro avviso più importante, la si può rilevare al comma 3 paragrafo “a“ :
“Estendere l’ambito di applicazione dell’articolo 2 comma 1 del decreto legge n.223 del 2006 convertito con modificazioni della legge n.248 del 2006, anche alle leggi con valenza speciale o riferite a determinatre categorie di professionisti”
Ebbene è giusto specificare che le leggi citate, fanno chiaro riferimento al decreto Bersani e la sua successiva conversione in legge. Anche se il testo della bozza di stralcio non si esprime chiaramente in materia di trasporti su taxi, non dimentichiamoci che il richiamo alla legge Bersani rende automatico o possibile il riesame.