Le promesse elettorali della giunta Pisapia cominciano a scontrarsi con i bilanci. Le prime valutazioni tecniche ed economiche sembrano troncare sul nascere le proposte annunciate dall’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: «Tornelli o controllori-bigliettai per contrastare i "portoghesi" sulla filovia 90/91», ha detto qualche giorno fa. In realtà i tornelli su una linea così frequentata sembrano difficili da gestire, mentre il controllore per 24 ore, o soltanto dopo le 22, avrebbe comunque un costo pesante. Non solo di questo si discute nelle riunioni tecniche tra Palazzo Marino e Atm. Perché anche in relazione a una delle proposte della campagna elettorale di Giuliano Pisapia («Mezzi pubblici gratis per chi ha più di 65 anni»), nelle stime di incasso rischia di aprirsi una voragine. Che i dirigenti per ora stanno valutando tra un minimo di 9-10 milioni e un massimo di 21-23 milioni di mancati introiti. In sintesi, se non si troveranno risorse per tappare il buco, molti progetti non potranno essere realizzati.
Per la nuova crociata contro chi viaggia senza biglietto (circa il 2 per cento in metrò e il 12 per cento in superficie), l’assessore Maran ha ipotizzato di riportare il controllore su ogni filobus della 90/91, la linea da cui dovrebbe partire il recupero dell’abusivismo che Palazzo Marino stima intorno ai 40 milioni. Tenendo conto soltanto della circolare 90/91, i dirigenti di Atm stimano che aggiungere un bigliettaio potrebbe costare circa 2 milioni di euro l’anno. Significa che per arrivare a coprire le spese bisognerebbe costringere al pagamento due milioni di «abusivi», o riuscire a incassare un massiccio numero di multe. Secondo le previsioni dei tecnici, recuperare qualche centinaio di migliaia di euro sarebbe già un risultato eccezionale. L’ipotesi sui costi dei tornelli da attivare dopo le 22 non è stata ancora valutata dal punto di vista economico, ma l’utilizzo degli strumenti su mezzi con moltissime fermate sembra fin d’ora complicato da gestire.
Non solo, sulla reintroduzione del controllore nasce una violenta polemica da parte dei sindacati della polizia locale: «Per prima cosa esigiamo che il Comune rispetti i vigili – attacca Daniele Vincini, del Sulpm -, che da anni lavorano in modo egregio sui mezzi pubblici, in particolare sulla 90/91. Ridurre o abolire la presenza del "Nucleo tutela trasporto pubblico" della polizia locale sarebbe un gravissimo danno per la sicurezza dei cittadini che viaggiano sui mezzi pubblici». Più dialogante la posizione di Alfredo Masucci, delegato Rsu responsabile Cisl: «Crediamo molto nel Nucleo trasporto pubblico e chiediamo che ne sia valutata con serietà e serenità l’importanza. Apprezziamo i segnali innovativi di questa amministrazione affinché il trasporto pubblico diventi un’alternativa seria al traffico privato».
La connessione tra i due temi è comunque immediata: se non vorrà alzare il prezzo del biglietto Atm, il Comune avrà assoluto bisogno di recuperare risorse per coprire quei 20 milioni di euro necessari per l’esenzione degli over 65. La cifra si potrebbe ridurre se venissero introdotte variabili come la limitazione del viaggio gratuito solo per chi è sotto un certo reddito.
fonte: milano.corriere.it 14/07/2011
ma perché l’autista che fa anche i biglietti come a Londra è chiedere troppo?
tra il dire e il fare… c’è di mezzo il grano!!!