la cosa davvero triste è che di tutto questo non frega un ca**o a nessuno. spero che questa mia frase sarà lasciata intatta. e solo perché non c’è volgarità in essa, ma la semplice constatazione del fatto che i colleghi greci sono soli. soli contro tutto e tutti. perché la loro protesta possiamo capirla davvero soltanto noi. per il resto di mondo si tratta di una resistenza corporativa. di più: ora si accusano i tassisti di causare un danno all’economia nel pieno della stagione turistica. oltre al danno la beffa. assistere anche alle prime scene di violenza fa chiudere lo stomaco. perché sono ancora convinto che nessuno faccia ricorso alla violenza se ha delle alternative. si fa in fretta a dire che mai e poi mai bisogna superare certi limiti. ma quando ti lasciano solo cosa fai? quando l’intera tua vita è messa in forse e proprio nessuno ti tende una mano, cosa fai? quando per te non vedi speranze da nessuna parte, cosa fai? quando sai che la tua reazione sarà fuori controllo e ti procurerai nuovi problemi, ma non hai scelta, cosa fai? forse il problema è che una politica economica che trasforma dei pacifici cittadini in esasperati contestatori è una politica che non funziona. se il bene comune dev’essere ricercato a scapito di questo o quello vuol dire che qualcosa non funziona e che non è il bene comune che davvero si ricerca, ma, nella migliore delle ipotesi, una soluzione apparente e di comodo a problemi troppo grossi per menti troppo piccole. in grecia ci sono donne e uomini, con le proprie famiglie, che si vedono schiacciati dall’iniquità in nome di interessi superiori e ora che non gli si è lasciata altra scelta che la sorda disperazione, foriera di ogni male, si vorrà anche additarli come violenti e pericolosi. l’ultima, suprema ingiustizia che si consuma sotto gli occhi di tutti. ritengo che la vera violenza è quella di chi vuole imporre teorie e costringere gli uomini e la vita ad entrarci. i cantori di mille dottrine hanno fatto massacri in ogni epoca. ora siedono dietro alle cattedre delle università e nei giornali. pontificano e ignorano la complessità della vita. creano odio tra gli uomini dividendoli in buoni e cattivi, calpestano l’umanità in nome di asettici principi. i quali non sono assoluti, non sono la verità, ma semplici opinioni. questa è la vera violenza. questa è l’arroganza da combattere. queste le persone di cui avere paura. anche se ci racconteranno che i tassisti sono pericolosi. SOLIDARIETA’ TOTALE AI COLLEGHI GRECI. (troviamo un modo per fargliela arrivare, questa solidarietà?).
Purtroppo questa è la tanto evocata “guerra dei poveri”. Poveri i tassisti rovinati e poveri i poliziotti che li devono affrontare. La politica cieca e la mancata mediazione ha portato a questo.
La solidarietà non sappiamo come fargliela arrivare però notiamo qualche contatto tramite il nostro contatore di visite che ha registrato (fatto assolutamente strano) 3 contatti dalla Grecia e uno dalla Bulgaria ieri 23 luglio.
Ragazzi sono d’accordo con entrambi: secondo me avete centrato il punto.
Siamo corporativisti, lobbisti, cani sciolti e ricchi evasori; Luca, la tua frase non è volgare è tristemente vera.
Tranne quando piove o c’è sciopero dei mezzi, allora per i clienti dovrebbero dedicare un giorno del calendario a noi tassiti…magari il 25 dicembre!!!
Ditemi se non viviamo in un mondo ipocrita: si toglie a chi ha già poco e si lascia a chi ha molto!!!!!
Luca,come sempre sottoscrivo al 100% le tue parole.
La belva liberista è il vero problema.
Quando un’ideologia(perchè di questo si tratta)mette le proprie convinzioni al di sopra delle vite altrui non possono che scaturirne drammi.
Solo che questa,a differenza di quelle del passato,non si palesa e agisce in maniera subdola rendendo difficile identificare il nemico.
E usa la forza economica anzichè quella fisica.
Ma sempre più gente incomincia a vederci chiaro…
la cosa davvero triste è che di tutto questo non frega un ca**o a nessuno. spero che questa mia frase sarà lasciata intatta. e solo perché non c’è volgarità in essa, ma la semplice constatazione del fatto che i colleghi greci sono soli. soli contro tutto e tutti. perché la loro protesta possiamo capirla davvero soltanto noi. per il resto di mondo si tratta di una resistenza corporativa. di più: ora si accusano i tassisti di causare un danno all’economia nel pieno della stagione turistica. oltre al danno la beffa. assistere anche alle prime scene di violenza fa chiudere lo stomaco. perché sono ancora convinto che nessuno faccia ricorso alla violenza se ha delle alternative. si fa in fretta a dire che mai e poi mai bisogna superare certi limiti. ma quando ti lasciano solo cosa fai? quando l’intera tua vita è messa in forse e proprio nessuno ti tende una mano, cosa fai? quando per te non vedi speranze da nessuna parte, cosa fai? quando sai che la tua reazione sarà fuori controllo e ti procurerai nuovi problemi, ma non hai scelta, cosa fai? forse il problema è che una politica economica che trasforma dei pacifici cittadini in esasperati contestatori è una politica che non funziona. se il bene comune dev’essere ricercato a scapito di questo o quello vuol dire che qualcosa non funziona e che non è il bene comune che davvero si ricerca, ma, nella migliore delle ipotesi, una soluzione apparente e di comodo a problemi troppo grossi per menti troppo piccole. in grecia ci sono donne e uomini, con le proprie famiglie, che si vedono schiacciati dall’iniquità in nome di interessi superiori e ora che non gli si è lasciata altra scelta che la sorda disperazione, foriera di ogni male, si vorrà anche additarli come violenti e pericolosi. l’ultima, suprema ingiustizia che si consuma sotto gli occhi di tutti. ritengo che la vera violenza è quella di chi vuole imporre teorie e costringere gli uomini e la vita ad entrarci. i cantori di mille dottrine hanno fatto massacri in ogni epoca. ora siedono dietro alle cattedre delle università e nei giornali. pontificano e ignorano la complessità della vita. creano odio tra gli uomini dividendoli in buoni e cattivi, calpestano l’umanità in nome di asettici principi. i quali non sono assoluti, non sono la verità, ma semplici opinioni. questa è la vera violenza. questa è l’arroganza da combattere. queste le persone di cui avere paura. anche se ci racconteranno che i tassisti sono pericolosi. SOLIDARIETA’ TOTALE AI COLLEGHI GRECI. (troviamo un modo per fargliela arrivare, questa solidarietà?).
Purtroppo questa è la tanto evocata “guerra dei poveri”. Poveri i tassisti rovinati e poveri i poliziotti che li devono affrontare. La politica cieca e la mancata mediazione ha portato a questo.
La solidarietà non sappiamo come fargliela arrivare però notiamo qualche contatto tramite il nostro contatore di visite che ha registrato (fatto assolutamente strano) 3 contatti dalla Grecia e uno dalla Bulgaria ieri 23 luglio.
Ragazzi sono d’accordo con entrambi: secondo me avete centrato il punto.
Siamo corporativisti, lobbisti, cani sciolti e ricchi evasori; Luca, la tua frase non è volgare è tristemente vera.
Tranne quando piove o c’è sciopero dei mezzi, allora per i clienti dovrebbero dedicare un giorno del calendario a noi tassiti…magari il 25 dicembre!!!
Ditemi se non viviamo in un mondo ipocrita: si toglie a chi ha già poco e si lascia a chi ha molto!!!!!
Luca,come sempre sottoscrivo al 100% le tue parole.
La belva liberista è il vero problema.
Quando un’ideologia(perchè di questo si tratta)mette le proprie convinzioni al di sopra delle vite altrui non possono che scaturirne drammi.
Solo che questa,a differenza di quelle del passato,non si palesa e agisce in maniera subdola rendendo difficile identificare il nemico.
E usa la forza economica anzichè quella fisica.
Ma sempre più gente incomincia a vederci chiaro…