Mentre al Senato si discute della manovra finanziaria, la Segreteria Confederale della CGIL, a conclusione della riunione dei segretari generali di categoria e territoriali sulla base del mandato ricevuto dal Direttivo nazionale dell’11 e 12 luglio, ha indetto per martedì 6 settembre uno sciopero generale di 8 ore per ogni turno contro "la manovra iniqua e sbagliata del governo". Si tratta di una mobilitazione contro un provvedimento che la CGIL giudica "depressivo" e "socialmente iniquo", perché non viene destinata alcuna risorsa né alla crescita né all’occupazione, mentre i redditi e i consumi dei cittadini continuano a ridursi. (leggi articolo completo)
13 commenti
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Ma qui a linate la oggi ho sentito discorsi…. Colleghi che dicono si tutto sommato potremmo guadagnarci almeno alziamo i prezzi altri che dicono noi non c’ entriamo niente altri a cui semplicemente non interessa. Mi sembra di essere su marte
Majin » loro sono su Marte, tu fortunatamente hai i piedi sulla Terra
Caro Majin, i colleghi che parlano a LINATE già di solito dicono cose x sentito dire. Figurati di questo decreto……….mi auguro di SBAGLIARMI ma non vorrei che al risveglio(di quei colleghi) ci si trovi TUTTI in………M ……..in un grande INCUBO!!!!!!!
Peccato che abbiano deciso di approvare la manovra entro il 4 settembre propio per scongiurare lo sciopero. Come mai, temono gli scioperi?
Mi permetto di portare alla Vostra attenzione il comunicato ufficiale URITAXI…lo pubblico perchè è sul sito quindi visibile a chiunque…..leggetelo bene perchè si capiscono tante cose…..
Come avrete notato, nella prima stesura della manovra finanziaria approvata lo scorso luglio, i taxi non erano stati compresi tra i servizi interessati dalle liberalizzazioni.
Confermando così la chiara posizione del Governo in materia, il quale, con D.L. 26 marzo 2011, nel recepire la direttiva del Parlamento Europeo 2006//123/CE, n. 59, all’art. 6 già escludeva esplicitamente dalle liberalizzazioni i servizi taxi e ncc.
Successivamente, in data 4 agosto 2011, tutte le parti sociali, prendendo a pretesto il difficilissimo momento che stiamo attraversando, hanno richiesto a gran voce a tutte le forze di maggioranza e opposizione, attraverso la consegna di un documento congiunto ed articolato in sei punti, misure per favorire la crescita attraverso la liberalizzazione di tutte le attività economiche, dei servizi e delle professioni.
Conseguentemente il Governo, con Decreto Legge 13/08/2011 n. 138 approva una manovra aggiuntiva dove vengono recepite gran parte delle richieste fatte dalle parti sociali, liberalizzazioni comprese.
Il risultato è che, nonostante al comma 9 dell’art. 3 del Decreto non è sufficientemente chiaro se i taxi e gli ncc rientrino o meno tra i servizi ove vengono abrogate ogni tipo di restrizione, sapendo come sono andate le cose, la nostra preoccupazione è molto forte, perché se sono per primi i nostri rappresentati a chiedere a tutte le forze politiche, insieme a Confindustria, la liberalizzazione del nostro settore, rischiamo di ritrovarci ancora una volta a lottare contro noi stessi.
Dal canto nostro, insieme a tutte le rappresentanze di base della nostra categoria, stiamo lavorando affinchè nel testo del Decreto venga chiarito in maniera esplicita che i taxi e gli ncc non sono interessati dal Provvedimento. A tale scopo stiamo predisponendo il testo di un emendamendo motivato da uno studio, che presenteremo entro lunedì prossimo in Commissione Bilancio del Senato.
Intanto sabato prossimo abbiamo convocato a Roma tutti i vertici nazionali di Uri e di Uritaxi per stabilire una nostra linea da sottoporre, insieme a tutti gli altri che lo vorranno, al parlamentino taxi che riunirà martedì 30 a Milano.
Il nostro auspicio è che in questo particolare momento tutti i rappresentanti nazionali delle varie associazioni, si dissocino dalla linea dei loro vertici e si schierino compatti in difesa della nostra categoria.
In allegato il documento sulla proposta delle parti sociali.
Loreno Bittarelli
Presidente Nazionale Uritaxi
come rappresentante lombardo della sigla che a partire da metà agosto ha subito chiesto un incontro che precedesse quello che era stato indetto (si vedano le dichiarazuoni riportate da taxistory nei giorni scorsi), condivido le opinioni dei colleghi che hanno scritto in questi giorni. non possiamo farci portare via qualcosa che è stato acquisito legalmente, alla luce del sole e su cui sono state pure pagate delle tasse.
penso che si debba giustamente aspettare i risultati del parlamentino del 30, ma non si debba lasciare che le cose vadano avanti senza la nostra presenza.
la partecipazione allo sciopero della categoria che più di tutti paga questa finanziaria credo debba essere scontata.
magari poi il giorno 6 si potrà anche decidere cosa fare in un’assemblea dopo la manifestazione.
giovanni maggiolo
UNICA FILT CGIL
majin < son o gli effetti della paura. spero rimarremo uniti.
anch'io ho molta paura
Vedrete che vi pentirete tutti noi dovevamo gia fermarci il primo giorno che hanno fatto e detto le porcate inutili loro si riunivano e quando sapevamo la risposta si sarebbe deciso ma noi aspettiamo e poi ci pentiremo!!!!
Il primo giorno? il 13 agosto quando è stato approvato il decreto? Prima ancora di capirne il contenuto? Rispetto la tua opinione, ma credo che non sarebbe servito assolutamente a nulla. Ora abbiamo le idee più chiare, le ns associacioni, seppur tardivamente, si sono attivate dando dei tempi. Penso sia doveroso rispettare tali tempi sollecitandoli ne frattempo a intrecciare i necessari dialoghi con le istituzioni politiche, s e poi come dici tu ce ne dovremo pentire, beh… nulla vieta che….
dovevamo fermarci per avere una rassicurazione immediata della nostra esclusione dal decreto.la nostra reazione,la nostra riunione e d i futuri nostri provvedimenti sono troppo lenti se non addirittura bradipistici.per cio che scrive bittarelli nel suo comunicato:” non è sufficientemente chiaro se i taxi e gli ncc rientrino o meno tra i servizi ove vengono abrogate ogni tipo di restrizione….” io sono del parere che è fin troppo chiaro! eh si…,le cooperative…………….
per sapere se ci siamo o no,se siamo stati stralciati,insomma qual’e’ la data fatidica per noi?
Io il 6 settembre NON sciopero. se ci sarà da lottare per la nostra categoria sarò in prima fila, ma mai e poi mai sarò un burattino nelle mani della **** per i loro sporchi interessi politici.
Hanno contribuito a mandare in vacca questo paese, ricordiamolo bene, loro e loro cacchio di pensioni baby.
Si veramente di sti sindacati fregoni non se ne puo piu…..la licenza e nostra…nostro il diritto di difenderla non facciamoci rappresentare da nessuno…..per le mie cose le mani me le sporco io