Caro TaxiStory, proprio ieri ho "partorito" questo scritto, che potrebbe dare anche una risposta in più agli ultimi commenti che ho letto appena alzato questa mattina. Riguarda, come potrete vedere, un aspetto della vicenda liberalizzazioni di cui non avevo mai sentito parlare e che, una volta sviluppato meglio, dà molto da pensare. Mi piacerebbe vederlo "pubblicato" sul Blog anche per dare un chiaro segnale a chi magari potrebbe vedere utile la nostra liberalizzazione per affari poco chiari.
Se un domani ci fosse un sistema taxi così come lo vorrebbero LORO, industrializzato.
Se un domani la Società Pinco avesse un parco taxi di 1000 vetture.
Se un domani ogni singola vettura incassasse, diciamo per comodità di calcolo, 100 euro.
Se un domani la Società Pinco dichiarasse invece che ogni singola vettura incassa, sempre per comodità di calcolo, 200 euro.
Se un domani, così come sta succedendo in Grecia, un qualsiasi Governo di qualsiasi colore concedesse alle varie Società Pinco sgravi fiscali o aliquote agevolate, diciamo il 20%…sempre per comodità.
Se un domani ciò accadesse la Società Pinco potrebbe far riemergere, o usate il verbo che meglio credete, 80 euro, al netto delle tasse, per ogni singola vettura e per ogni singolo giorno di lavoro.
Se un domani ciò accadesse la Società Pinco potrebbe far riemergere, o usate il verbo che meglio credete, la bellezza di 29 milioni di euro, al netto delle tasse , in un anno solare.
Se un domani ciò accadesse il comparto taxi verrebbe usato per “lavare” un sacco di “panni sporchi” di dubbia provenienza e per far questo ovviamente non ci devono essere regole..
Se un domani ciò accadesse saremmo delle “lavatrici”, e del resto per essere “bianchi” siamo bianchi, abbiamo di serie un minimo di 6 oblò ed un sacco di optionals aggiuntivi.
Se un domani ciò accadesse………………………………………..
Fantapolitica? Allucinazioni? Troppi film alla TV?
Il fatto è che in quasi sei anni di professione mi sono ritrovato un’infinità di volte a pensare, leggere, ragionare con amici e colleghi, confrontare le esperienze mondiali, dati, tabelle insomma, ad analizzare i perché di questa spinta feroce verso una liberalizzazione/deregolamentazione del servizio taxi.
C’è chi si riempie la bocca dicendo che “difendiamo una rendita di posizione” (loro farebbero altrettanto) e ho cercato ogni volta, nelle mie elucubrazioni, di distaccarmi da questo concetto ma, giuro, non sono riuscito a trovare una sola forte e valida ragione che giustifichi così tanta pressione su di noi, che giustifichi una presa di posizione che si sa essere sbagliata, e questo lo sanno anche LORO (tutti).
Non è farina del mio sacco, io forse mai ci sarei arrivato, ma un amico/collega me l’ha “buttata lì” ed in prima battuta sono rimasto un filo interdetto ma poi a forza di parlarne mi sono convinto che forse oggi almeno un motivo l’ho intravisto.
Non so se rallegrarmene, ma la soddisfazione per questa scoperta per il momento lascia il posto ai brividi.
IO NON VOGLIO DIVENTARE UNA LAVATRICE!!!!
E voi?
(Inviato da Maurizio, alias Visetaxi)
Il riciclaggio è sempre possibile. Senza arrivare a tanto, basti pensare, per esempio, al profitto garantito che era previsto dalla privatizzazione dell’acqua, bocciata dal referendum. Tot investimenti dovevano comportare un profitto sicuro garantito dallo stato. Oppure pensate al ricatto della Società Pinco che, per continuare a fornire un servizio pubblico e non essere costretta a licenziare i poveri cristi assunti a contratto a termine, chiede aiuto finanziario al comune o alla regione. Il solito liberismo all’italiana.
È una storia che gira già da un po ma in ogni caso basta vigilare attentamente. Non diventeremo la lavatrice di nessuno. Se qualcuno pensa di ripulire il suo letame usando noi bisognerà fargli capire che non è possibile. La barzelletta che è per offrire un servizio migliore non attacca. Ma poi mi chiedo: dove erano i fenomeni di Confindustria quando fino a un paio di anni da il resto d’europa cresceva? Dove era Marchionne e la sua Fiat (+8.7% immatricolazioni ad agosto per le maggiori industrie automobilistiche europee, -7.8% per la Fiat; come sempre in controtendenza negativa) quando gli altri costruivano auto di qualità e le vendevano? Beh lui parlava di flessibilità e di stipendi da ridurre (tranne il suo multimilionario) e intanto produceva Palio e auto inguardabili e di pessima qualità con costi dei pezzi di rricambio da auto di lusso. La verità è che la maggior parte di questi signori finiti gli aiuti di Stato non sanno stare sul mercato e quindi la loro soluzione è semplice: stare sempre e solo sul mercato italiano invadendolo in ogni settore (gli è andata male con l’acqua e il nucleare) con il consenso di qualche politico con cui spartire la torta (e ce ne sono a valanghe nella banana repibblic). Tanto se va male li salvano sempre con i nostri soldi: vedi Alitalia, Patmalat etc. Ma il giochetto è finito e ormai lo conoscono anche i bambini. Se non sanno fare il loro lavoro che falliscano. Di sicuro non si papperanno il nostro. In questo senso la ribellione al sistema che sta avvenendo in Grecia deve essere un monito per chi, con il culo appoggiato su comode poltrone con stipendi a 7 cifre, pensa di poter decidere allegramente la vita degli altri.
Questa è una delle motivazioni concrete per cui il servizio taxi NON è stato liberalizzato. La questione è uscita durante la discussione (e non solo stavolta), sia in Categoria, sia nei rapporti con la politica.
Il rischio è evidente, come è evidente da chi vengano le maggiori pressioni. Il rischio non è solo di evasione fiscale: c’è l’aggiunta del fatto che l'”onorata società” è più interessata degli evasori , potendo organizzare tutto in casa propria, tratta dei novelli schiavi compresa. E riciclare così, con sconti e facilitazioni, il denaro sporco.
Saluti.
Agghiacciante!! Da sola non ci sarei mai arrivata ma ora ho capito molte cose e sono felice che questo argomento sia venuto fuori durante le discussioni in categoria e i rapporti con la politica
Hai ragione Rachele, agghiacciante! Quando ho letto la mail di Maurizio devo dire la verità che l’ho presa un po’ sottogamba, poi una strigliata di Leonardo (ecco perchè ci vuole sempre un confronto) mi ha svegliato.
Di questa possibilità di riciclo di denaro in certi settori come il nostro che se liberalizzati e deregolamentati porterebbero lo sguardo famelico di certa “industria della delinquenza” se ne parla da tempo.
Certo è che questa volta ci siamo andati vicini, molto vicini. Quello che non riesco a mandare giù è che Leonardo ed io e chissà quanti altri colleghi abbiamo passato un agosto d’inferno coi pc sulle gambe (io) e l’orecchio alla radio, mentre chi avrebbe dovuto vegliare sul nostro sonno invece se la spassava al mare.
Non mi va giù e sarà un argomento che tornerà a trovarci perché mancano ancora certe risposte.
Mai più addormentati, mai più silenti.