Molte persone, molto spesso, mi scrivono per chiedermi la stessa cosa: ma conviene investire in Colombia? Con quali modalità? Che business sono possibili? Con che rendimento? Invariabilmente, ma dipendendo dal tipo di affare che si cerca, la mia risposta è sempre la stessa: dipende.
Dipende dal business, dipende dal capitale, dipende da che tipo di rendimento vi aspettate, dipende se volete ottenere una rendita per trasferirvi in Colombia o per riceverla in Italia, dipende se volete reinvestire, se volete una rendita a breve, medio o lungo termine.
Dipende. Punto. =D
Una flotta di taxi a Bogotá.
Si, lo so che non pare una gran risposta, ma seguite il mio ragionamento per un attimo e vediamo se alla fine mi darete ragione…
…non tutti sono businessman con il pallino per gli affari, con una preparazione solida sul tema, con masters in economia, che lavorano in investimenti finanziari, e cose simili, quindi alle volte tocca spiegare le cose da un punto di vista semplice e che sia comprensibile a tutti. Anche perché sapete che io sono Architetto, e pur con la facilità di poter capire al volo alcune cose strettamente finanziarie, il mio lavoro non mi porta a gestire determinate cose. =)
Quello che cerco di dire è … se io vi dicessi che investire in Colombia conviene perché l’economia è cresciuta al ritmo di un 4% annuo negli ultimi cinque anni, perché è aumentato il PIL (che qui si chiama PIB – Producto Interno Bruto), perché è un paese dove c’è molta manodopera specializzata e dove la normativa sul lavoro è flessibile (secondo indice IMD 2011), perché sono stati aperti vari TLC (trattati di libero commercio), perché il Doing Business 2011 ha classificato Colombia come terza in Latino America per poter fare affari, perché c’è stabilità giuridica nei contratti garantita dallo Stato, perché le facilitazioni fiscali per aprire un’attività o per importare capitali sono moltissime, perché l’inflazione è al 3,2%, perché è l’economia n° 36 nel mondo, eccetera, eccetera, chi di voi non direbbe: ok, però stringi, non capisco cosa vuoi dire … conviene o no?
Cambiamo la domanda, quindi … investire in Colombia è più redditizio che in Italia?
Si … questo ve lo posso dire con assoluta certezza. =)
In quali settori?
In molti settori … ed uno di questi potrebbe essere il famoso “negocio de los taxis”… ma vediamolo in dettaglio, produciamo numeri, lasciamo che sedimentino, cosicché ciascuno si possa fare i propri conti, le proprie considerazioni e possa pensarlo più da vicino senza “fantasticarlo” e senza lasciarsi prendere da facili entusiasmi. La doverosa premessa è che i numeri che vi porrò all’attenzione sono di Bogotá, quindi non valgono per altre città per ovvi motivi (la cara vecchia teoria della domanda e dell’offerta in primis).
Hyundai Atos … il taxi piú comprato a Bogotá.
In Colombia un taxi si compra con un “cupo”, che altro non è che la licenza per esercitare, ed in questo preciso momento a Bogotà un taxi Atos (Hyundai), 1.100 di cilindrata, 4 cilindri con 12 valvole, ed una potenza di 58cv, costa 100 milioni di pesos (circa 40.000 €) incluso il cupo che vale per il 60% di questo capitale iniziale (circa 24.000 €). Il cupo e il taxi non possono essere dissociati l’uno dall’altro, il che significa che una volta che il taxi ha terminato la sua vita utile e si rottama, il cupo non potrà essere riutilizzato. Per questo tutti i taxi che entrano nel servizio di trasporto devono essere rigorosamente nuovi … e comunque essendo un business che molti considerano appetibile, le norme che lo regolano sono innumerevoli.
Comunque il binomio taxi-cupo associato alle varie normative fa si che il numero dei taxi in circolazione sia strettamente controllato… si, per una questione ambientale, ma non solo… pensateci… sarebbe un problema di sovra offerta che genererebbe competizione sleale e quindi ridurrebbe le possibilità di business, perché quello dei taxi non è un affare solo per chi compra… .
E’ doveroso dirvi che comunque c’è un “buco normativo” in questo binomio: non tutti i taxi nuovi hanno un cupo nuovo… ci sono particolari condizioni per le quali un cupo vecchio può essere venduto per essere inserito su un taxi nuovo, e la cosa è perfettamente regolare. Era uscito un articolo qualche mese fa sul quotidiano El Tiempo che metteva in guardia dallo sfruttare questo … come definirlo … inganno normativo, perché alcaldia e secretaría distrital de movilidad ne erano a conoscenza, e avrebbero promulgato una legge retroattiva per togliere la licenza ai quasi cinquemila taxi in più che erano entrati in servizio sulla base di questo “buco”.
Uno sciopero dei tassisti a Bogotá.
Attualmente i taxi in servizio a Bogotà sono nell’ordine delle 55.000 unità, ed hanno la “pico y placa” (giorni nei quali il veicolo non circola per motivi ambientali) per due giorni al mese.
Prima che valutiate l’acquisto di un taxi, vi faccio due raccomandazioni importantissime: intanto datelo in mano ad un autista onesto, meglio se conosciuto, ma soprattutto dovete avere un’officina meccanica (taller de mecànica) di fiducia presso la quale mandare il veicolo per le revisioni di routine. Questo perché le normali condizioni contrattuali che si fanno con un’autista di taxi escludono tutti i lavori di sistemazione, revisione e messa a punto del veicolo … l’unica cosa che è a carico dell’autista è la benzina (a 8.400 pesos -3,36€- il gallone … colombiano o internazionale che sia), e a metà viene pagato il radiotelefono collegato al centralino di una delle decine di compagnie di radiotaxi esistenti. Il costo dell’affiliazione e del radiotelefono è di 50.000 pesos mensili (20 €).
Le possibilità contrattuali di un taxi sono molte, ma vi descrivo le tre più utilizzate:
– giorni di lavoro da lunedì a sabato con quello che si definisce “día largo”, ovvero il conducente passa a prendere il taxi alla casa del proprietario alle sei di mattina, e lo restituisce alle sei di sera. Il proprietario richiede 70.000 pesos (28 €) al giorno che devono essere pagati ogni fine settimana. La domenica il conducente può usare il taxi in orario ridotto, di solito otto ore, e di norma il proprietario chiede un pagamento che sta intorno ai 50.000 pesos (20€).
– giorni di lavoro da lunedì a domenica con due turni di dodici ore ciascuno. Il taxi lavora ventiquattro ore al giorno e il proprietario richiede all’autista del turno di giorno 70.000 pesos (28€) quotidiani, mentre all’autista del turno di notte non più di 35.000 pesos (14€). Il taxi si ferma dal proprietario o nell’officina meccanica solo nei giorni di pico y placa.
– si dà il taxi in mano a una compagnia che per quattro anni amministra turni, pagamenti, revisioni, messe a punto, sistemazioni … in pratica ci si disinteressa totalmente del proprio investimento, e si riceve a cambio una somma che va da 40.000 a 60.000 pesos (mediamente 20 €) al giorno. Ovviamente queste compagnie spremono i taxi al massimo…
Ed ora … il capitale iniziale ce l’avete, considerate la vita media di un taxi come otto anni, l’aumento del costo della vita si attesta sul 3% annuo (media degli ultimi anni), i giorni utili di lavoro li mettiamo come 28 (per “pico y placa”), il costo del radiotelefono ce l’avete, un … che dite …15% mensile per costi meccanici? Calcolatrice alla mano e … tempestatemi pure di domande per risolvere eventuali dubbi o per cose che potrei aver dimenticato. =)
Questa é una tabella tipo dei prezzi delle corse dei taxi … é stata presa da questo URL sul quale trovate un altro paio di informazioni utili, come ad esempio alcuni prezzi standard delle corse.
Personalmente ritengo piú redditizi altri tipi di investimento, come quelli sugli immobili, ma non si sa mai … comunque per le informazioni utili alla stesura di questo articolo ringrazio moltissimo M.Gómez.
Il mondo è pieno di str****
Questo appare come il principe dei suddetti.
Nel mese di agosto stavamo facendo questa fine. Chi se ne è reso conto?
Io sì.
e perche’ mai,si limita a riportare quello che succede in paesi meno sviluppati civilmente del nostro,dove,qui si esistono degli s….zi che vorrebbero prtare noi e il paese a quei livelli!
X il momento il pericolo è passato ma x quanto tempo….? La domanda che mi pongo e che non mi fa dormire è che dopo i vari elogi dei sindacati x la vittoria cosa stanno facendo x far si che l’anno prossimo e sempre in agosto non siamo da capo…..? Capisco che la cosa non è di facile soluzione però penso che proprio adesso che la questione è conclusa ci sia il tempo x pensare e non in un agosto magari del 2012… Spero che i MAIA non pensassero proprio a noi riguardo alla fine del mondo l’ultima categoria ancora con un briciolo di libertà…
Bravo Mauro! condivido tutti i tuoi dubbi. e provocatoriamente faccio notare che i maya non esistono più. solo per dire che forse vivevano tranquilli senza immaginare un mondo senza di loro. è la stessa fine che rischiamo noi. c’è troppa fiducia in giro. servirebbe, invece, chiedere conto maggiormente ai rappresentanti sindacali. cosa stanno facendo? come si stanno muovendo? se vanno a proporre qualcosa, cos’è che è? si può saperlo prima e dire se siamo d’accordo o no? il problema è che c’è anche chi diffonde messaggi di estrema tranquillità, manifestando soddisfazione. chiaro che molti colleghi si sentano rassicurati. perché in fondo ciò che tutti vogliamo è proprio di stare finalmente tranquilli. ma se leggete le notizie c’è poco da stare tranquilli. l’istituto bruno leoni ha pubblicato ieri il suo studio annuale sulle liberalizzazioni e s’immagina facilmente quali siano le conclusioni. oggi tremonti ha detto che si potrebbe procedere con delle liberalizzazioni ‘alla greca’. con un governo in bilico come l’attuale, non mi sento molto tranquillo. ma, ripeto, l’attenzione deve partire da noi. e sempre noi dobbiamo bussare alle porte dei vari sindacati di categoria per sapere cosa accade e come si sta gestendo la vertenza. non tuffiamoci nel rutilante mondo della moda, senza altro pensiero per l’incasso. perché rischieremmo soddisfazioni di breve durata e delusioni lunghissime.
bravo luca,bravo!
ATTENZIONE “EMMA” non MOLLA sotto sotto con i suoi AMICI vuole la nostra TESTA……………………
“Non c’è più tempo: o il governo è in grado domani o la prossima settimana di mettere in piedi una serie di misure gravi, serie, impopolari, altrimenti questo governo deve andare a casa” ha tuonato la Marcegaglia.
Strana concezione: una manovra è tanto più efficace per il rilancio economico, quanto più grave è la ricaduta sulla gente comune! Perchè statene certi che solo la gente comune subirà quelle misure GRAVI-SERIE-IMPOPOLARI. 😐
Noi siamo gente comune?
probabilmente piu’ comuni degli altri!