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Le nostre associazioni sindacali sono spesso chiamate ad una maggiore presenza nell’affrontare e discutere numerosi problemi della categoria. I tempi ormai sono maturi per costituire un tavolo di lavoro dove discutere, in modo unitario, quali azioni intraprendere a tutela della categoria taxi.
E’ possibile votare due opzioni per volta, ma, una volta votato, non è possibile votare ancora. Per esempio puoi votare la prima e la terza opzione, ma non potrai più rivotare in un secondo tempo perchè il sistema controlla le doppie votazioni e le blocca automaticamente, quindi pensa bene alla tua risposta.
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Provo a dare un cenno di argomentazione…
L’abusivismo, penso che per combatterlo basterebbe che venisse dato l’ordine ai vigili di fare controlli a riguardo invece che appostastarsi dietro ai cespugli con gli autovelox; inutili lunghe discussioni, non ci sono alternative a semplici e severi controlli da parte delle fdo.
Conurbazione non l’ho considerata, nei comuni con pochi abitanti rispetto alle grandi province come Milano, quella parola è praticamente fantascienza; considerando quindi degli argomenti a livello nazionale, la conurbazione non riguarda tutti. Delle seconde guide, non saprei che pensare; se mio padre fosse tassista e potesse cacciarmi sul taxi, non mi dispiacerebbe certo, ma se tutti facessero questo ragionamento è anche vero che ci si ritroverebbe col doppio dei taxi…giusto? Comunque, non l’ho votato.
Per i turni…anche lì sarebbe un arogmento da trattare comune per comune, non una linea da adottare a livello nazionale.
Il pericolo liberalizzazioni, invece, è da tenere sotto monitoraggio senz’altro.
La tutela e la rivalutazione dell’immagine, è una cosa che viene da sè (eventualmente facendo campagne pubblicitarie) se si migliora il servizio o ne si diminuisce il costo, cercando di agire a livello nazionale, per quanto sia possibile farlo, viste le differenze da zona a zona in italia.
è tardi, spero di non aver sparato strafalcioni…in linea di massima il mio pensiero è questo
p.s. dimenticavo: gli sgravi fiscali. Sono ignorante a riguardo, cercando in giro l’iva dell’auto pare essere al 100% deducibile, ma per il resto non ho trovato nulla. Se pagate carburante e ricambi con iva piena, beh, è assurdo, ovviamente ci sarebbe da fare qualcosa.
Padrino » Il tassista NON detrae l’IVA in nessun caso: auto, carburante, pezzi di ricambio, eccc. Semplicemente non è previsto.
Sono allibito (e direi che devo rivedere leggermente in peggio i miei conticini teorici su auto e ricambi). Come minimo dovrebbero esserci sgravi e bisognerebbe poter usare gasolio (o altri carburanti) detassati (come mi pare facciano gli agricoltori col gasolio del loro trattore).
Allora direi che dopo decenni, sia ora di cambiare qualcosa anche in questo senso
Padrino » Effettivamente sono rimasto allibito anch’io 21 anni fa quando ho cominciato questo lavoro. Venivo dal mondo delle vendite (industria meccanica) e quando ho chiesto al commercialista per quanti anni avrei potuto usufruire dell’ammortamento dell’acquisto del box, lui mi ha risposto: “Ma tu non puoi scaricare il box, lo compri privatamente e basta”. SIC.
Dimenticavo: l’unica detassazione è il bollo (paghiamo un quarto) e un rimborso sull’accisa del carburante (a seconda del tipo) che se non ricordo male non supera i 400 €/anno o giù di lì.
La solita schifosa lobby, guarda quanti sgravi fiscali. Ma chi vi credete di essere? 😉
ZioTaxi » Bravo Zio, mi hai fatto venire in mente che l’assicurazione la paghiamo (chissà per quale misterioso motivo) molto più che chiunque altro e che le assicurazioni online appena sentono la parola auto-tassametro ti sghignazzano un: “ma noi i taxi non li assicuriamo, mi spiace!“
…… IDEM
Infatti, c’è chi non si pone problema di pubblicare su internet anche le migliori strategie per arrivare al risultato:
http://www.assonime.it/AssonimeWEB/public/initAction.do
17/3/2006 “Le restrizioni normative e amministrative alla concorrenza nei servizi privati: una prospettiva orizzontale ”
Leggere, leggere. Sfogliate un po tutti ‘sti PDF, ce ne sono di parecchi interessanti (purtroppo)
Mi sembra che il collegamento non funzioni.
Cmq il sito è http://www.assonime.it/AssonimeWEB/
In alto c’è “Note e Studi”, poi, a sinistra, “Attività di impresa e concorrenza”. “Precedente” fino ad arrivare al 2006.
Bungiorno,
cosa intendete per :Sviluppo alternativo dei turni (es. tassametro “parigino”) in particolar modo il tassametro parigino mi interessa molto è forse qualcosa tipo tassametro con orologio legato al turno?
magari ogni tanto inseriamo anche l’argomento “gnocca” giusto per non perdere di vista le priorità della vita 😀
cuntent?
Nel documento sta scritto:
“ii. Vincoli quantitativi e obblighi di servizio pubblico: farmacie e taxi
Sia per le farmacie che per i taxi la normativa vigente prevede limiti quantitativi, che
vengono comunemente giustificati in relazione alle esigenze connesse all’adempimento
degli obblighi di servizio pubblico gravanti sui soggetti interessati e volti ad assicurare una
disponibilità minima del servizio a tutela del consumatore/cittadino.
Per quanto riguarda le farmacie, in Italia viene determinato un tetto numerico sulla base
di parametri molto stretti (una farmacia ogni 5.000 abitanti in comuni con popolazione fino
a 12.500 persone e una farmacia ogni 4.000 abitanti negli altri comuni; inoltre, le farmacie
devono essere distanziate non meno di 200 metri l’una dall’altra).
Per i taxi le amministrazioni locali stabiliscono il numero di licenze disponibili,
regolamentano il prezzo del servizio e garantiscono che il servizio sia disponibile durante
l’arco dell’intera giornata, di notte e durante i giorni festivi. Gli operatori presenti sul
mercato rivestono un ruolo predominante nell’identificazione di tutte le variabili
regolamentari strategiche (tariffe e numero di licenze).
In entrambi i casi occorre chiedersi se sia possibile garantire l’adempimento degli
obblighi di servizio pubblico tramite interventi meno restrittivi: in tal senso si è mossa
anche l’Autorità garante tramite i propri interventi di segnalazione26. In generale va
osservato che la previsione di obblighi di servizio non richiede necessariamente la
presenza di restrizioni regolamentari all’entrata. Quando rispettare tali obblighi è
privatamente non profittevole, la questione principale è chi debba sostenerne il costo. I
sussidi diretti o la fornitura del servizio da parte di un’autorità pubblica possono essere
finanziati dai contribuenti locali o nazionali, o in alcune circostanze dai medesimi
produttori27.
25Misure regionali attuative del decreto legislativo n. 114/1998 in materia di distribuzione commerciale, in
Bollettino n. 9/1999 e n. 13-14/1999; Regolamentazione della Regione siciliana in materia di commercio,
Bollettino n. 27/2004.
26 Sugli accorgimenti per superare l’opposizione dei titolari delle licenze taxi a ogni tentativo di attenuazione
delle barriere all’entrata, cfr. Visco Comandini-Gori-Violati (2004) e Bruzzone –Heimler (2005).
27 Commissione europea (2001).”
Il che vuol dire che si può liberalizzare e se i tassisti poi hanno le pezze al c*** possono sempre andare a fare i dipendenti di un’impresa che attinge a sussidi pubblici. Io questa l’avevo già detta. Ma ci sono i soldi? Perchè potrebbe succedere che questi (o altri) liberalizzino, che i tassisti si ritrovino a far la fame, e poi non ci siano neanche due lire (perchè torneremo alla lira) per risarcirli o per finanziare le compagnie taxi. Fallimento totale, case requisite dalle banche e servizio finito. Scusate il catastrofismo.
marco96 » qualcosa tipo tassametro con orologio legato al turno? praticamente un cronotachigrafo
sbaglio o è sempre stato ostacolato qualcosa del genere almeno qui a milano?
sempre il sole24ore continua con le liberalizzazioni…
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-24/punti-proposta-111717.shtml
questi giornalai non hanno neanche il coraggio di scriverlo apertamente,lo fanno sottintendere!
Ma si sa, sono giornalacci che sarebbero gia falliti da tempo se non fosse per i soldi che prendono dalla stato (leggere come NOI!)e dalla confindustria….
Cari amici, la lettera ” segreta” di Draghi e Trichet cita al primo!! posto delle misure da prendere la liberalizzazione dei servizi pubblici di trasporto locale e solo al secondo quella dei servizi professionali. La consapevolezza ai posteggi è pari a zero ” non è possibile” è la solita storia etc, mentre le licenze invendute si accumulano nei cassetti dei soliti noti. sembra il ballo del titanic. Organizziamoci e alla svelta perchè sarà durissima, a partire dalla rappresentanza. Diamoci…
nota del moderatore: per errore è saltato parte del testo. Ora i caratteri disponibili per i commenti sono 750
Khoolaas » I colleghi non si rendono conto minimamente di cosa è successo e di cosa sta per accadere. Dobbiamo informarli tutti, uno per uno. Diamoci da fare con il tam-tam del posteggio, perchè dai sindacati è il solito spaventoso silenzio. Viene quasi da pensare che a qualcuno faccia comodo tenerci nell’ignoranza.
che ci sia da pensar male?
marco io sono uno dei colleghi che si è reso conto di ciò che è successo ma non ho mica capito cosa sta per accadere, mi puoi spiegare, grazie.
Anonimo » Magari la prossima volta loggati o metti un nome. Non si sa cosa stia per accadere e se accadrà qualcosa. Quello che si sa è che Trichet e l’Unione Europea spingono l’Italia verso la liberalizzazione delle professioni, dei trasporti, dei servizi e di tutto quello che si può deregolamentare, per un non ben precisato bisogno di sviluppo.
A questo punto, visto che anche dall’interno come Confindustria, industriali vari, in qualche caso associazioni di commercianti, sindacati (chi più chi meno), politici di destra di sinistra di sopra di sotto, giornalisti, anchor man, nani & ballerine compresi SPINGONO TUTTI verso la LIBERALIZZAZIONE di tutto e di tutti, la mia domanda che ti rigiro è la seguente:
Siamo noi al di sopra di tutto e di tutti per non essere toccati dalle purghe liberatorie?
Se qualcuno è convinto di sì è pregato di scriverci e di convincerci, cosicchè possiamo dormire sonni tranquilli anche noi.
A proposito di chi invoca la direttiva Bolkestein: quanto pensate che ci voglia per aggirarla o per smentirla con un’altra Legge Europea?
Sapete cosa se ne è fatto il Governo Greco della diretiva Bolkestein a proposito dei taxi? Ve lo devo dire io?
io provo a fare l’ottimista,forse in grecia ci ripensano e forse troveranno un accordo,quà purtroppo aldilà dei nostri cari sindacati non vedo quale altro modo di protesta si possa attuare se non come in grecia ( ammesso che ciò avvenga) e poi liberalizzare i taxi,ma come ci muoviamo in sto caos? ma vi rendete conto di come sia la viabilità a milano? sta diventando un caos,tra divisori che stanno mettendo e di conseguenza il restringimento delle strade,aggiungiamo i jumbo a nove carrozze più autobus di venti metri,di questo passo faranno una linea anche per i treni in città… e quelli che pensano di venire a fare i tassisti con la liberalizzazione come finirebbero?…delusi,molto delusi dovendo constatare che 10 ore in strada per 50(forse,dipende da quanti ne arriverebbero) euro al giorno non servirebbero minimamente a coprire le spese ….io conto su questo,VENITE, MA TORNERETE INDIETRO!!!
Ipotizziamo che i i soliti noti che rappresenterebbero la categoria, oltre a contare i danari, abbiano scelto “politicamente” la strategia del silenzio. Non ci riguarda, noi non c’entriamo. E’ il merito c he si sono presi DOPO sul volantino per l’emendamento approvato in extremis. Bene è una tattica suicida, perchè mentre noi facciamo gli struzzi Casini propone un governo fondato sul programma della lettera BCE e il manifesto di Confindustria. Grazie ai giornali e a Leonardo, Marco etc, sappiamo che NOI CI ENTRIAMO eccome. Grazie ai colleghi greci sappiamo anche che fine faremo. Dobbiamo comunicare le nostre ragioni e alla svelta. Ma dobbiamo metterle in fila e definire una strategia di comunicazione non taci e prendi. E dobbiamo spiegarla bene a Confindustria e partiti. Siamo 60.000 e ne abbiamo i mezzi.
Post scriptum: Sul Sole 24 ore edixzione web di oggi. sotto ll titolo ” i 10 suggerimenti che l’Italia può accettare dalla crisi Grecia ” al punto 8 Liberalizzazioni al palo è scritto: ” Tommaso Padoa Schioppa, quando era consulente di Papandreou, suggerì di liberalizzare i trasporti, COMPRESI I TAXI, per rilanciare il potenziale economico. Da mesi itrasporti pubblici e i tassisti sono in sciopero a singhiozzo contro i provvedimenti di liberalizzazione, mentre sulle professioni, tra cui avvocati e farmacisti, non si è fatto nulla inm modo che il sistema resti bloccato a vantaggio delle corporaqzioni. Nel commentyo precedente includevo naturalmente il sole 24 ore.
Khoolaas » Per quello che ho potuto vedere, sentire, curiosare, intuire, leggere, le nostre associazioni non sono ferme al palo. Diciamo che qualcuno lavora sotto, sotto e porta l’acqua al mulino giusto.
Ho, però, delle considerazioni (tutte mie, quindi prendile solo come impressioni personali) da fare:
1) Chi ci sta lavorando (se ci sta lavorando) lo fa senza grossa pubblicità, ma a noi arriva solo qualche voce e quindi viviamo di preoccupazioni.
2) Altri dormono e si svegliano di soprassalto solo quando è ora di proclamare la (propria) immeritata vittoria.
3) Altri, invece, sperano incoffessabilmente che cambi qualcosa nella legislazione, giusto un qualcosa per aumentare i tesserati e ripianare i propri debiti fatti in tempi di vacche grasse e che ora fanno fatica a ripianare.
4) Quelli di cui al punto 3 anelerebbero al cumulo (parziale) delle licenze. che per noi sarebbe un disastro (annunciato).
5) A bloccare l’informazione dei blog e dei gruppi Facebook ci vuole niente: un ordinanza di un giudice su basi pretestuose e nessuno si sognerebbe di ricorrere per via dei costi.
6) La Categoria è un immenso struzzo con la testa nella sabbia e le terga al vento, ci vuole un attimo….
Caro Marco, iniziamo dal punto 5: in Siria è sicuramente peggio di qui, eppure non riescono a bloccare nè i blog nè facebook. Nel nostro piccolo, la via di taxi story è quella giusta si tratta di pubblicizzarla meglio, ma.da sola non basta. I tassisti poi non sono nè più nè meno alfabetizzati delle masse arabe, sono solo più satolli e occupati in interminabili conti che hanno un effetto ipnotizzante. E poi sono sempre stanchi perchè non fanno altro che lavorare. Si tratta al solito di organizzarsi per poi organizzare, di far crescere consapevolezza e di non avere paura. Grecia docet. Quelli del punto 1 mostrino con intelligenza la loro esistenza come fai tu. Quelli dei puntri 3/4 preoccupano meno: sono condannati a sparire nel momento stesso in cui il gioco si fa duro. Quante licenze sono passate di mano negli ultimi 5 anni? Un caro saluto