TGZero di Radio Capital, parla Federico tassista di Torino

‘TG Zero’ è un programma a cura dalla redazione giornalistica di Radio Capital, che informa sui fatti del giorno, commentati  a caldo dalla firma numero uno della radio: il  Direttore  Vittorio Zucconi accompagnato dalla sagacia di Edoardo Buffoni. Nel corso del programma di lunedì 26 settembre 2011 interviene Federico, tassista di notte di Torino. Si parla di liberalizzazioni.

Ascolta il podcast (estratto della puntata) – Durata 5 minuti.

[audio:http://www.taxistory.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/09/tgzero_26sett_2011.mp3|titles=tgzero_26sett_2011]

24 commenti

  1. “In tutto il mondo chi vuole fa il tassista”
    Così ha chiuso il giornalista, demolendo 5 minuti di inutile starnazzata del collega torinese.
    Chi non è del mestiere è meglio che stia zitto perchè provoca solo danni.

  2. chiaro esempio a cui mi riferivo in 1 post precedente:per quanto preparato e dotato di linguaggio appropriato,fluente e forbito,l’immagine che ormai,dopo anni di massacri e lavaggi cerebrali mediatici,traspare comunque del collega che ha avuto il nobile coraggio dell’intervento,e’,come minimo,PELOSO,cioe’ dettato da 1 sporco interesse personale corporativo,di chi NON vuole dividere la sua RICCHEZZA con altri bisognosi,cioe’ ci si espone A PRIORI a giudice e boia nello stesso istante solo perche’ diretti interessati,dovremmo trasformarci OGGI in quello che ci accusano di essere e non siamo,per essere DOMANI dotati di 1 rinnovata e agguerrita immagine professionale e PRONTI con tutte le armi,legislative(avvocati)e mediatiche(ufficio stampa)per la battaglia decisiva!l’irlanda NON e’ cosi’ lontana!

  3. Reputo l’intervento radiofonico del collega di Torino, oltre che sensato e costruito su basi di dialogo e concetto chiare, un utile punto di partenza per il riproporsi di tali iniziative in altri contesti, al fine di portare a conoscenza l’opinione pubblica, ormai assuefatta da notizie fuorvianti la realtà del nostro ambito, nel merito di ciò che un reale contraddittorio tra l’altro mai consentitoci, potrebbe far emergere.
    Quindi, sarebbe cosa utile, che ognuno di noi tassisti, iniziasse a crearsi un argomentazione a sostegno delle idee che ci accomunano, contro ogni forma di liberalizzazione, o meglio di deregolamentazione, ciò che vorrebbe essere messo in atto, viste le recenti proposte dell’art. 3 della finanziaria.. tra l’altro e per fortuna emendate. quindi un secco no alla deregolamentazione.

  4. Dai, è la solita tecnica, e qualcuno ci casca sempre: il programma vuole dimostrare una tesi, la fa sostenere da qualcuno ben capace di parlare, ecc, poi, per montare su una specie di contraddittorio, danno la parola all’ “uomo della strada” che ovviamente risulta meno credibile.
    È la “tecnica-Report”: *contro* i taxisti ti intervisto distinti signori in giacca e cravatta, assessori, giornalisti, imprenditori, nei loro uffici, dopo aver preso apposito appuntamento e magari concordato le domande, mentre *pro* taxisti ti intervisto a bruciapelo, al posteggio, cioè in mezzo alla strada, il taxista con la quinta elementare scarsa, meglio se con la camicia spiegazzata, meglio se con la barba di 3 giorni.
    Chi sarà più credibile?
    Non è ora che sindacati, radiotaxi, cooperative suggeriscano ai loro associati di non parlare con stampa, radio e tv? I rapporti coi media DEVONO essere gestiti solo per vie ufficiali, sennò la figura di è garantita.

  5. E questo sarebbe il tanto decantato intervento di Federico (alias TTU) ?
    Gli ha servito sul piatto l’argomento liberalizzazioni; invece di concentrarsi su un argomento specifico, ha fatto un minestrone mettendoci dentro Treu, Bersani, Montezemolo e i tassisti suicidi di Dublino… Tant’è vero che il conduttore a un certo punto esclama “Fermo. Fermi la macchina. Non ci si capisce più niente!”
    Ovvia la chiusa di Zucconi: Vorremmo trovarvi e che voi possiate campare. Guardi però che in tutto il mondo sempre di più la professione non è così organizzata. Chi vuole fa il tassista”.
    Dimostra che la buona volontà è apprezzabile, ma spesso non basta a rendere efficace la comunicazione. Mi vengono i brividi a pensare che qualcuno avrebbe la pretesa di andare a parlare a radio 24 di fiscalità. Con le possibili conseguenze che ricadrebbero sull’ intera Categoria.

  6. I rapporti coi media DEVONO essere gestiti solo per vie ufficiali, sennò la figura di è garantita.

    qui’ mi trovi d’accordo,se accettiamo ogni singolar tenzone mediatico,pur preparati e acculturati e motivati da buone intenzioni,rischiamo di cadere nel trappolone e di farci del male da soli


  7. Marco:

    Mi vengono i brividi a pensare che qualcuno avrebbe la pretesa di andare a parlare a radio 24 di fiscalità. Con le possibili conseguenze che ricadrebbero sull’ intera Categoria.

    Ahaha quoto in pieno ;P

  8. Figura di m. colossale. Che imparino a stare zitti e a guidare con criterio, che a parlare coi caimani ci vogliono animali della loro razza.
    Chiudete la ciabatta che servirà ad urlare in piazza quando sarà il momento. Manca poco.

  9. Ma quello non doveva nemmeno accettare di rispondere a Vittorio Zucconi, l’uomo meno coerente e più fazioso del mondo: Parla contro i Padroni, ed è il direttore assoluto di RADIO CAPITAL; parla sempre malissimo dell’ America, e ci vive da dieci anni, Parla di libertà di espressione mediatica, e conduce il suo programma a livello dittatoriale:o dici ciò che vuole lui, o fuori!!! Lontani sono i tempi della mitica RADIO CAPITAL unica radio senza commento, senza dj, senza pubblicità, con la musica più bella del momento…ma era il lontano 1986, e ancora i valori che inseguivamo erano il lavoro e il divertimento, non il profitto commerciale a ogni costo supportato possibilmente dall’odio politico. Era un’altra musica, un altra MILANO…vero ragazzi?(E i soldi giravano ancora, non solo ai ZUCCONI)

  10. sierra 15 » La Milano da bere… bei tempi. Radio Capital, Radio Peter Flowers, Radio Milano International poi diventata Uà Uà (101 ai tempi di Leopardo, del mitico Borra che l’aveva fondata con un trasmettitore a valvole residuato della 2a Guerra Mondiale e la Pula che gli sequestrava tutto e poi loro ripartivano da zero e trasmettevano anche in onde medie) Sentite che Jingle mitici: http://www.maritv.net/audio/rmi-gingles.mp3.
    Adesso le radio sono di grandi gruppi industriali macinatori di soldi e di cervelli. Che schifo.

  11. Marco » Amarcord, quando facevo il DJ a Radio Milano Palmanova 88.100, dischi a richiesta in diretta e ragazzine che ti morivano dietro. “Si faceva la radio” e ci si divertiva un sacco. Ora è solo archeologia.

  12. ussignurrr Leonardo, come è piccolo il mondo!! anche io ho messo qualche disco in quella radio, Il mitico signor Meloni, remember? 🙂

  13. Proseguiamo con una sorta di sondaggio fra ex DJ o conduttori radiofonici? Per quanto mi riguarda ho trasmesso su Radio Milano Libera e la vecchia Radio Popolare verso la fine degli anni 70 (Preistoria…) con trasmissioni sul cinema e di satira. Altri?


  14. Dona:

    ussignurrr Leonardo, come è piccolo il mondo!! anche io ho messo qualche disco in quella radio, Il mitico signor Meloni, remember? :-)

    Io a RPM i dischi li ho messi tra il 75 e il 77, e guadagnavo qualche liretta creando spot pubblicitari, che Meloni (buonanima) pagava in stile “scozzese”

  15. anche io, allora si usavano le dediche.. io 76/77, magari ci siamo anche incrociati e si, io ero nella fascia mattutina

  16. Dona » Io tutti i giorni, dalle 13 alle 14, qualche volta alla sera, quando litigavo con la ragazza e la scaricavo a Segrate a casa sua. A Radio Capital queste cose non accadono, lo scommetto.


  17. Marco:

    Proseguiamo con una sorta di sondaggio fra ex DJ o conduttori radiofonici? Per quanto mi riguarda ho trasmesso su Radio Milano Libera e la vecchia Radio Popolare verso la fine degli anni 70 (Preistoria…) con trasmissioni sul cinema e di satira. Altri?

    Caro Marco (chiarisco che sei Marco quello di Taxi Libero e io Marco di taxistory -dobbiamo trovare un accordo sui nomi da usare-), io ho lavorato per Radio Studio Milano come mixerista per le trasmissioni di musica notturna che veniva registrata di giorno e mandata la notte.
    Il primo periodo la radio disturbava tutta la zona con un emissione di potenza esagerata che poi fu ridotta e filtrata coi famosi “filtri in cavità” che allora facevano impressione e oggi si usano normalmente (li usa anche il nostro radiotaxi nei trasmettitori).
    La radio ha avuto un periodo d’oro con un piazzista che propinava pubblicità di tutti i negozi di Porta Romana e dintorni e che controllava durante le ore di lavorocon le famose “cuffiette” mentre guidava il tram della linea 13. Cose dell’altro mondo!
    Ha avuto anche un periodo di trasmissioni notturne come TV pirata trasmettendo film a luci rosse. Poi sequestrata dall’Escopost.
    Quel periodo mitico in cui le radio nascevano come funghi è stato stupendo.

  18. Grazie ragazzi, vi adoro per questo piccolo subsito RADIODJSTORY.net..bei tempi davvero, e ci siamo davvero divertiti tutti in quel periodo NOI a ballare, e VOI a farci ballare, e le fighe e i soldi giravano per tutti!!!…ma non immaginavo che tutti gli ex dj fossero finiti a fare i taxisti!!!Non tutti però, vedi Cecchetto, vedi Zucconi, vedi il bravo e umile e simpaticissimo Gerry Scotti, vedi…Ma questo è un sito di taxi, nonostante mi sia piaciuto da matti(e senza volerlo!!!) scatenare il dibattito tra ex dj di radio di allora, la Milano da bere…che tanti denigrano, che tanto han voluto sfasciare…ma che TUTTI rimpiangono…DJ, esercenti, manager, giornalisti, lavoratori, politici, mestieranti…e sopratutto taxisti di allora! Si stava meglio quando si stava peggio?!? non lo so, ma grazie ragazzi per questo inatteso Amarcord, che solo chi l’ha vissuta davvero può capire, godere e ricordare con fierezza. Altro che Milano sostenibile…allora ci si sosteneva davvero tutti a vicenda!!! Anzichè insultarsi, ostacolarsi, e spararsi addosso a vicenda sui vari giornali(che ne traggono solo vantaggio) solo per un malinteso odio politico e ideologico. E poi si chiedono perchè il paese è fermo da 15 anni….Ma per quanto nostalgico e bello non voglio vivere nel passato…vorrei una NUOVA Milano da bere, da vivere, da taxi e da godere… ma purtroppo vedo solo una Milano da sfasciare e rapinare…politici e rotative complici di tutto ciò. Sto piangendo…davvero. Ragazzi…almeno noi Taxi…almeno tra di noi…Viva Milano!!

  19. sierra 15 » Il papà di Cecchetto ho fatto il tassista per 40 anni a Milano. Lo vedevi tutti i giorni in Solari col suo Mercedes regalatogli dal figlio che gli assomiglia in un modo impressionante.
    Ha ceduto qualche anno fa.
    Milano da bere è finita, spazio a moschee, campi rom, bandiere arancioni, biciclette in improbabili piste ciclabili, gare di mothard nelle preferenziali e tutto quello che sappiamo. Il mondo progredisce.


  20. Marco:

    sierra 15 » Il papà di Cecchetto ho fatto il tassista per 40 anni a Milano. Lo vedevi tutti i giorni in Solari col suo Mercedes regalatogli dal figlio che gli assomiglia in un modo impressionante.
    Ha ceduto qualche anno fa.
    Milano da bere è finita, spazio a moschee, campi rom, bandiere arancioni, biciclette in improbabili piste ciclabili, gare di mothard nelle preferenziali e tutto quello che sappiamo. Il mondo progredisce.

    la famosa progressione del gambero!

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