Eravamo quattro amici al bar
che volevano cambiare il mondo
destinati a qualche cosa in più
che a una donna ed un impiego in banca
si parlava con profondità di anarchia e di libertà
tra un bicchier di coca ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò.
Eravamo tre amici al bar
uno si è impiegato in una banca
si può fare molto pure in tre
mentre gli altri se ne stanno a casa
si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà
tra un bicchier di vino ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però.
Eravamo due amici al bar
uno è andato con la donna al mare
i più forti però siamo noi
qui non serve mica essere in tanti
si parlava con tenacità di speranze e possibilità
tra un bicchier di whisky ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarò.
Son rimasto io da solo al bar
gli altri sono tutti quanti a casa
e quest’oggi verso le tre son venuti quattro ragazzini
son seduti lì vicino a me con davanti due coche e due caffè
li sentivo chiacchierare han deciso di cambiare
tutto questo mondo che non va.
Sono qui con quattro amici al bar
che hanno voglia di cambiare il mondo.
“…E poi ci troveremo come le star
a bere del whisky al Roxy Bar
o forse non c’incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai…”
(Gino Paoli, 1991)
Si desidera cambiare il mondo, ma intorno ai quattro amici al bar di allora, anche oggi ci sono coloro ai quali non frega niente del mondo. Così ognuno diventa grande attraversando gli anni come ha saputo e potuto, come saprà e potrà: chi con un’assurda spensieratezza, chi con le preoccupazioni o i successi o quant’altro ancora e chi con quello che resta dell’antica voglia di cambiare il mondo. Che a volte non scompare del tutto, e ogni tanto riaffiora, anche quando non ci si aspetta più molto dal tempo che verrà.