Caro Conti, le segnalo una recente esperienza che ripropone il problema irrisolto dei tassisti romani. Il 18 settembre all’ uscita dei voli internazionali di Fiumicino, al ritorno da un viaggio, mi sono imbattuto in un chiosco del Comune di Roma per le informazioni sui taxi. Dovendo ospitare alla Sapienza un simposio internazionale nella settimana successiva, con arrivo di oltre 50 scienziati provenienti da vari paesi europei, ho chiesto informazioni sulle tariffe. Mi veniva confermato che è in vigore la tariffa fissa di Euro 40 per Roma centro, ponendo attenzione a identificare i taxi bianchi con l’ etichetta comunale. Ho pertanto fotografato l’ etichetta posta sui taxi che ho inserito nelle istruzioni per le connessioni Fiumicino-Roma centro da inviare ai colleghi. Nessuno tra coloro che ha usato il taxi, ha pagato la tariffa fissa ma un prezzo variabile dai 65 agli 80 Euro. Qualcuno che ha chiesto conferma sulla tariffa fissa appena salito sul taxi è stato invitato a scendere. Non ultimo, un collega ha pagato Euro 25 per il trasferimento Termini-via dell’ Università 20 (750 metri, percorso calcolato su Google map). Roma non ha fatto una bella figura! Mi chiedo a cosa serva il chiosco e perché questa meravigliosa città debba consentire tale clima di illegalità. Luigi Iuliano Università «La Sapienza» Caro lettore, quando i tassisti romani ci scrivono lamentandosi dei luoghi comuni che li perseguitano, stavolta risponderò inviando la sua lettera. Provo io vergogna, a nome della città, per la «brutta figura» fatta nei confronti di ben cinquanta scienziati europei approdati a Roma per lavoro. Non attendo risposte da nessuno, sarebbero di rito. Invito solo i tassisti a provare il mio stesso sentimento.
fonte: archiviostorico.corriere.it 29/09/2011
questo articolo ha un seguito in La risposta alla calunnia: “I cinquanta scienziati europei e le tariffe-truffa dei taxi romani”
ho letto un po’ cosi’ ma nn ho mica capito….e’ “vero” il racconto o falso?
ah….ok,ho riletto meglio,capito,piu’ o meno…..