«C’è un tempo per ogni cosa» (Everything has time). Agli antipodi della tecnologia, dove la saggezza viaggia sulle esauste sospensioni di un’ auto di terza mano, c’è spazio per una nuova classe di profeti: estranei alle predizioni di Nostradamus, fedeli alle indicazioni del tachimetro, i mentori del nuovo millennio sono i taxisti di Monrovia. Nella lontana Liberia, i paraurti delle auto sono diventati poster ambulanti, dove c’è chi ti scodella perle di saggezza in un baleno, come gli involtini primavera quando ti siedi al ristorante cinese (per l’appunto: «Zen zan chou chou fresh & ready», come dire: «Pronto in quattro e quattr’otto»). Ma può capitare d’imbattersi in un encomio alla prosperità («No holiday for the stomach», ovvero: «Ho sempre una fame pazzesca»), oppure di vassallaggio («Big & boss two best friend»). Fino a un crescendo inarrestabile verso le alte sfere: «He raise me up», cioè «Lui mi sostiene».
Fonte: Mariclaire – D.Giampietro – 24/4/2009