Fervono (?) i lavori per la costruzione dell’accesso condizionato a pagamento al carico taxi di Malpensa. Un rapido giro ci ha convinto che i lavori sono a buon punto, ma non si vedono operai e soprattutto non si conosce la data di fine dei lavori. Corre voce (e ridaje che dobbiamo sempre ascoltare le voci della piazza!) che in via Messina sia stata avviata l’installazione del microchip agli ultimi taxi che stanno riprogrammando i tassametri per l’aggiornamento tariffario (quello di Luglio, tanto per la cronaca). Corre un’altra voce che dice che gli altri 4.000 taxi che hanno già riprogrammato i tassametri dovranno per forza essere richiamati per l’installazione dei microchip. Altra voce che corre è quella che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) esserci una differenza di spesa per il passaggio alla sbarra dei taxi varesini rispetto a quelli milanesi. Insomma, corrono le solite voci e si ha l’impressione che sotto la cenere del Caminetto Taxi di Milano covino braci pronte ad infiammare i nervi dei tassisti tenuti sempre all’oscuro di tutto. Non dimentichiamoci poi dell’eterno conflitto tra i turni milanesi e quelli “creativi” della provincia varesina. Altro annoso problema: l’applicazione del famoso “Regolamento Unico”.
Con in mente questi dubbi ho incontrato l’amico Silla Mattiazzi il quale mi ha confidato che i dubbi non sono solo miei e che la sua associazione ha mandato una richiesta di incontro ai responsabili SEA e all’assessore Cattaneo. A questo link si può scaricare la lettera di richiesta inviata da Union Taxi. Non tacciatemi di simpatizzante di questo o quell’altro sindacato, se qualcuno ha qualcosa da ridire lo dica a Union Taxi non a me. (articoli correlati)
Ho fatto oggi l’adeguamento tariffario e confermo che in via Messina stanno installando il microchip per MXP.
Confermo, mi hanno installato il microchip sul parabrezza. Il costo è di 10 euro e il pagamento si effettua al polmone del terminal 1 di Malpensa presso le casse automatiche
Paolo » 10 euro giustificati come ? Con tanto di ricevuta o fattura ? Spero di si, perchè moltiplicato per quattromilaottocento e rotti sono bei soldi. O è in modo occulto come i 50 cent dei piombini?
10 euro così tutto l’ambaradan glielo paghiamo noi. In totale saranno circa 60.000 euro. Come al solito: conveniente per gli utenti o comodo per noi ma in ogni caso i costi sempre sul nostro groppone. MI RICORDA QUALCOSA….
Il 15 giugno Silla era gia’ al mare…???
Non completamente pertinente, ma credo interessante, per la serie “Costi sul nostro groppone”&”Il mondo che Essi vorrebbero”
http://www.sltrib.com/sltrib/money/52781230-79/cab-airport-companies-lake.html.csp
225000$/anno nelle casse dell’aeroporto, per 150 taxi.
E oltre agli aeroporti, pure le stazioni
http://www.hertsandessexobserver.co.uk/Bishops-Stortford/Stortford-station-rank-was-flashpoint-for-cab-drivers-28102011.htm
5mila sterline/anno/taxista per il privilegio di caricare in stazione.
EdBologna » Questi sono gli esiti infausti delle liberalizzazioni: lo Stato non serve quasi più a niente e i privati lucrano su tutto. Se non ci fermiamo prima ci arriveremo anche noi in Italia. Comincio a non sopportare più l’Euro e l’UE. Voglio la Lira!
Liberalizzazioni e privatizzazioni: tuttora che un porto, un aeroporto o una stazione diventano di proprietà privata, il proprietario può legittimamente decidere chi far entrare/lavorare sulla proprietà, ed imporre le sue condizioni.
È ovviamente il disegno che si persegue.