Il testo integrale della lettera all’Ue

affamatoEcco la lettera d’intenti per affrontare la crisi inviata dal governo italiano all’Unione europea.
IL TESTO: L’ITALIA HA SEMPRE ONORATO GLI IMPEGNI
«L’Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo. Quest’estate il Parlamento italiano ha approvato manovre di stabilizzazione finanziaria con un effetto correttivo sui saldi di bilancio al 2014 pari a 60 miliardi di euro. Sono state così create le condizioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, con un anno di anticipo rispetto a quanto richiesto dalle istituzioni europee. Dal 2012, grazie all’aumentato avanzo primario, il nostro debito scenderà. Tuttavia, siamo consapevoli della necessità di presentare un piano di riforme globale e coerente. La situazione italiana va letta tenendo in debita considerazione gli equilibri più generali che coinvolgono l’intera area europea. Mesi di tensioni sui mercati finanziari e di aggressioni speculative contro i debiti sovrani sono, infatti, il segnale inequivocabile di una debolezza degli assetti istituzionali dell’area euro. Per quel che riguarda l’Italia, consapevoli di avere un debito pubblico troppo alto e una crescita troppo contenuta, abbiamo seguito sin dall’inizio della crisi una politica attenta e rigorosa».

«Dal 2008 ad oggi il nostro debito pubblico è cresciuto, in rapporto al Pil, meno di quello di altri importanti paesi europei. Inoltre, la disciplina da noi adottata ha portato a un bilancio primario in attivo. Situazione non comune ad altri Paesi. Se problemi antichi, come quello del nostro debito pubblico, danno luogo oggi a ulteriori e gravi pericoli, ciò è soprattutto il segno che la causa va cercata non nella loro sola esistenza, ma nel nuovo contesto nel quale ci si è trovati a governarli».
IL GOVERNO ITALIANO HA RISANATO I CONTI

«Il Governo italiano ha risanato i conti pubblici e conseguirà l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Il debito pubblico in rapporto al PIL è stato ricondotto su un sentiero di progressiva riduzione. Nel 2014 avremo un avanzo di bilancio (corretto per il ciclo) pari allo 0,5% del PIL, un avanzo primario pari al 5,7% del PIL e un debito pubblico al 112,6% del PIL. Per realizzare questo obiettivo sono state approvate durante l’estate in tempi record due importanti manovre di finanza pubblica che comporteranno una correzione del deficit tendenziale nel quadriennio 2011-2014 pari rispettivamente a 0,2%, 1,7%, 3,3% e 3,5% del PIL. Nel 2011 si prevede un avanzo primario consistente pari allo 0,9% del PIL. Nonostante l’aumento delle spese per il servizio del debito, questo consentirà la riduzione del rapporto debito/PIL già nel 2012. I dati relativi ai primi otto mesi dell’anno in corso sono coerenti con questi obiettivi. È doveroso segnalare che la nuova serie dei conti nazionali indica che nel 2010 il Pil italiano è cresciuto dell’1,5% e non dell’1,3% e, nei due anni della crisi, il Pil si è ridotto meno di quanto prima stimato (-1,2% invece di -1,3% nel 2008 e -5,1% invece di -5,2% nel 2009). Come conseguenza della revisione contabile operata da Eurostat il rapporto deficit/Pil, che è stato confermato a 4,6% per il 2010, è praticamente allineato a quello della Germania, rivisto dal 3,3% al 4,3%. Si noti, inoltre, che l’Eurostat ha rettificato al rialzo anche i rapporti deficit/Pil della Francia (dal 7% al 7,1%), della Spagna (dal 9,2% al 9,3%), della Grecia (dal 10,5% al 10,6%) e del Portogallo (dal 9,1% al 9,8%). In conclusione, nel 2010 l’Italia aveva, insieme alla Germania, il comportamento largamente più virtuoso in termini di indebitamento netto in rapporto al Pil.
«Siamo ora impegnati nel creare le condizioni strutturali favorevoli alla crescita. Il Governo ritiene necessario intervenire sulla composizione del bilancio pubblico per renderla più favorevole alla crescita. Con questo obiettivo il Governo intende operare su quattro direttrici nei prossimi 8 mesi: – Entro 2 mesi, la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza e all’attività economica, così da consentire, in particolare nei servizi, livelli produttivi maggiori e costi e prezzi inferiori; – Entro 4 mesi, la definizione di un contesto istituzionale, amministrativo e regolatorio che favorisca il dinamismo delle imprese; – Entro 6 mesi, l’adozione di misure che favoriscano l’accumulazione di capitale fisico e di capitale umano e ne accrescano l’efficacia; – Entro 8 mesi, il completamento delle riforme del mercato del lavoro, per superarne il dualismo e favorire una maggiore partecipazione».
ZONE A BUROCRAZIA ZERO
«Il Governo incentiva la costituzione di ‘zone a burocrazia zero’ in tutto il territorio nazionale in via sperimentale per tutto il 2013, anche attraverso la creazione dell’Ufficio Locale dei Governi quale autorità unica amministrativa che coinvolgerà i livelli locali di governo in passato esclusi». Lo annuncia la lettera che il governo presenterà questa sera a Bruxelles. Il Governo mira tra l’altro a semplificare la costituzione del bilancio delle S.r.l..
DOCENTI, PIU’ IMPEGNO DIDATTICO E PIU’ STIPENDIO
Promozione e valorizzazione del capitale umano. L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove INVALSI), definendo per l’anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con risultati insoddisfacenti; si valorizzerà il ruolo dei docenti (elevandone, nell’arco d’un quinquennio, impegno didattico e livello stipendiale relativo); si introdurrà un nuovo sistema di selezione e reclutamento. Si amplieranno autonomia e competizione tra Università. Si accrescerà la quota di finanziamento legata alle valutazioni avviate dall’ANVUR e si accresceranno i margini di manovra nella fissazione delle rette di iscrizione, con l’obbligo di destinare una parte rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti. Si avvierà anche uno schema nazionale di prestiti d’onore. Da ultimo, tutti i provvedimenti attuativi della riforma universitaria saranno approvati entro il 31 dicembre 2011.
LAVORO, RIFORMA DELLA LEGISLAZIONE:
LICENZIAMENTI PIU’ FACILI

Efficientamento del mercato del lavoro È prevista l’approvazione di misure addizionali concernenti il mercato del lavoro. 1. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 2011 interventi rivolti a favorire l’occupazione giovanile e femminile attraverso la promozione: a. di contratti di apprendistato contrastando le forme improprie di lavoro dei giovani; b. di rapporti di lavoro a tempo parziale e di contratti di inserimento delle donne nel mercato del lavoro; c. del credito di imposta in favore delle imprese che assumono nelle aree più svantaggiate. 2. Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro a. funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato; b. più stringenti condizioni nell’uso dei «contratti para-subordinati» dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato. c. Apertura dei mercati in chiave concorrenziale Entro il 1° marzo 2012 saranno rafforzati gli strumenti di intervento dell’Autorità per la Concorrenza per prevenire le incoerenze tra promozione della concorrenza e disposizioni di livello regionale o locale. Verrà generalizzata, la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali.
CARBURANTI E ASSICURAZIONI
«Le principali disposizioni contenute nella bozza di disegno di legge sulla concorrenza riguardano i settori della distribuzione dei carburanti e dell’assicurazione obbligatoria sui veicoli. Le misure relative al mercato assicurativo sono state definite all’interno di una proposta di legge di iniziativa parlamentare, che è già stata approvata dalla camera dei deputati ed è attualmente all’esame del senato. Le misure concernenti i mercati della distribuzione carburanti sono state integralmente inserite nel Decreto Legge n.98/2011 e pertanto sono già in vigore. Si è preferito adottare uno strumento legislativo quale il decreto che garantisce l’immediata efficacia degli interventi. nel medesimo decreto legge sono state inserite anche altre disposizioni di apertura dei mercati e liberalizzazioni, tra cui si ricorda in particolare la liberalizzazione in via sperimentale degli orari dei negozi. Nel frattempo, fra i primi in Europa, l’Italia ha aperto alla concorrenza il mercato della distribuzione del gas: sono stati adottati e saranno a breve pubblicati nella gazzetta ufficiale i regolamenti che disciplinano le gare per l’affidamento della distribuzione del gas in ambiti territoriali più ampi dei comuni.
LIBERALIZZAZIONI DI ORDINI E SERVIZI PUBBLICI
Già con il Decreto Legge n.138/2011 sono state adottate incisive misure finalizzate alla liberalizzazione delle attività d’impresa e degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali. In particolare già si prevede che le tariffe costituiscano soltanto un riferimento per la pattuizione del compenso spettante al professionista, derogabile su accordo fra le parti. Il provvedimento sullo sviluppo conterrà recherà altre misure per rafforzare l’apertura degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali. Sempre in materia di ordini professionali, nella manovra di agosto, in tema di accesso alle professioni regolamentate, è stato previsto che gli ordinamenti professionali debbano garantire che l’esercizio dell’attività risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l’effettiva possibilità di scelta degli utenti nell’ambito della più ampia informazione relativamente ai servizi offerti. Inoltre, già in sede di conversione della manovra di luglio (DL n. 98/2011) è stato previsto che il Governo, sentita l’Alta Commissione per la Formulazione di Proposte in materia di Liberalizzazione dei Servizi, elaborerà proposte per la liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche da presentare alle categorie interessate. Dopo 8 mesi dalla conversione del decreto legge, tali servizi si intenderanno liberalizzati, salvo quanto espressamente regolato».
UOMINI E DONNE IN PENSIONE A 67 ANNI
Uomini e donne in pensione a 67 anni nel 2026. Lo si legge nella lettera presentata dall’Italia a Bruxelles: «Nell’attuale legislatura la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i più capaci di assorbire eventuali choc negativi. Grazie al meccanismo di aggancio dell’età pensionabile alla speranza di vita introdotto nel 2010 (art. 12 commi 12-bis e 12-ter, DL 78/2010, come modificato con art. 18 comma 4, DL 98/2011), il Governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026. Sono già stati rivisti i requisiti necessari per l’accesso al pensionamento di anzianità. Tali requisiti aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013. Questi requisiti sono in ogni caso agganciati in aumento all’evoluzione della speranza di vita».
AGGREDIRE DUALISMO NORD-SUD
«Nei prossimi 4 mesi è prioritario aggredire con decisione il dualismo Nord-Sud che storicamente caratterizza e penalizza l’economia italiana. Tale divario si estrinseca in un livello del Pil del Centro-Nord Italia che eguaglia il livello delle migliori realtà europee, e quello del Mezzogiorno, che è collocato in fondo alla graduatoria europea». È quanto si legge nella lettera inviata dal Governo italiano a Bruxelles. A riguardo, l’esecutivo «è intenzionato a utilizzare pienamente i fondi strutturali, impegnandosi in una loro revisione globale, inclusi quelli per lo sviluppo delle infrastrutture, allo scopo di migliorarne l’utilizzo e ridefinirne le priorità in stretta collaborazione con la Commissione Europea. Tale revisione consentirà un’accelerazione, una riconsiderazione delle priorità dell’uso dei Fondi e una regia rafforzata, dove l’Italia è disposta a chiedere un sostegno tecnico alla commissione europea per la realizzazione di questo ambizioso obiettivo. Il programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno è definito in maniera evocativa »Eurosud« e nasce dalla convinzione che la crescita del Sud è la crescita dell’Italia intera».
DELEGA FISCALE, PROVVEDIMENTI ENTRO 2012
«Il provvedimento di iniziativa governativa è già all’esame del Parlamento e sarà approvato, entro il 31 gennaio 2012, quindi con tempi compatibili all’emanazione dei provvedimenti delegati entro il 2012», si legge nella parte dedicata alla delega fiscale.
ABOLIZIONE PROVINCE, TRASFERIMENTO PERSONALE
Contestualmente all’entrata in vigore della legge costituzionale recante l’abolizione e la razionalizzazione delle province è prevista l’approvazione di una normativa transitoria per il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni.
SNELLIRE LA GIUSTIZIA
Efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia Proseguendo sulla linea delle misure definite in estate, verranno rafforzati il contrasto della litigiosità e la prevenzione del contenzioso (anche attraverso la costituzione presso il Ministero della Giustizia di un gruppo tecnico che individui situazioni a forte incidenza di litigiosità e proponga specifici interventi di contrasto). Entro il 30 aprile 2012 verrà completato il progetto in corso presso il Ministero della Giustizia per la creazione di una banca dati centralizzata per le statistiche civili e per quelle fallimentari. Verranno rafforzati i meccanismi incentivanti per gli uffici virtuosi di cui alla Legge n. 111 del 2011. L’obiettivo è quello della riduzione della durata delle controversie civili di almeno il 20 per cento in 3 anni.
INFRASTRUTTURE ED EDILIZIA
Accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia Oltre alla realizzazione degli investimenti già concordati con le società concessionarie, il Governo solleciterà una maggiore partecipazione degli investitori privati, definendo entro il 31 dicembre 2011 standard contrattuali tipo che facilitino il ricorso al project financing, con una più chiara ed efficiente allocazione dei rischi tra le parti e accrescendo le certezze sulla redditività dell’opera e la prevenzione di comportamenti di tipo monopolistico nella determinazione dei pedaggi. Verrà rafforzata la qualità della programmazione finanziaria pubblica, definendo obiettivi pluriennali di spesa e concentrando le risorse su progetti considerati strategici. Il Governo è impegnato nella definizione nelle prossime 10 settimane di alcune opere immediatamente cantierabili, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che potranno beneficiare, a titolo di contributo al finanziamento, della defiscalizzazione (IRAP, IRES) a vantaggio dei concessionari dell’opera stessa. Inoltre sono previste una serie di semplificazioni e velocizzazioni nelle procedure di approvazione dei progetti da parte del CIPE e la suddivisione degli appalti in lotti funzionali per garantire alle PMI un accesso facilitato. Si prevede lo sblocco degli investimenti privati grazie alla semplificazione delle procedure relative ai contratti di programma dei maggiori aeroporti italiani. Infine, sono previste norme mirate all’ottimizzazione delle gestioni negli impianti portuali e di semplificazione in materia di trasporto eccezionale su gomma.
SE SERVONO, ALTRE MANOVRE CORRETTIVE
Il Governo, in tema di conti pubblici, è pronto a «definire le ulteriori misure correttive eventualmente necessarie. Il Governo monitorerà costantemente l’andamento dei conti pubblici. Qualora il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il Governo interverrà prontamente. L’utilizzo del Fondo per esigenze indifferibili sarà vincolato all’accertamento, nel giugno del 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti con l’obiettivo per l’indebitamento netto del prossimo anno».
PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE DAL 2012
«Il disegno di legge di riforma della costituzione in materia di pareggio di bilancio è già all’esame della camera dei deputati. L’obiettivo è quello di una sua definitiva approvazione entro la metà del 2012. Con le modifiche introdotte con la legge n.39/2011 alla »legge di contabilità e finanza pubblica (l. 196/2009) è stata rivista la normativa relativa alle coperture finanziarie delle leggi a vantaggio del rafforzamento della relativa disciplina fiscale. In particolare – è scritto nella lettera – per la copertura degli oneri correnti della legge di stabilità è stata circoscritta la possibilità di utilizzare il miglioramento del risparmio pubblico, escludendo la possibilità di finanziare con tali risorse nuove o maggiori spese correnti.
CONSEGNEREMO A GIOVANI EUROPA PIÙ FORTE
«Siamo sicuri che, con l’impegno di tutti, scaturito dalla consapevolezza che ci troviamo a fronteggiare problemi che riguardano l’intera Unione e la tenuta stessa della moneta comune, dunque problemi non circoscrivibili a questa o quella debolezza o forza nazionali, consegneremo ai giovani un’Europa più forte e più coesa». Termina così la lettera inviata dal Governo italiano a Bruxelles.

Fonte: l’Unità – 26/10/2011

22 commenti

  1. Attenzione: noi NON facciamo parte dei servizi pubblici locali, ma del Trasporto Pubblico Locale e qualcuno contesta anche che facciamo parte di quello. Non mi sembra che ci tocchino con questo D.L.

  2. Beh sappiamo come vanno le cose-purtroppo-in Italia…dalla nascita della Repubblica chi ci ha governato e ci governerà non ha le palle per dire NO a dictat di varia natura…io credo sia il caso,come ho letto oggi in un commento riguardante un altro post,di stare all’occhio e nel caso farci sentire preventivamente…

  3. Personalmente, mi rassicura il riferimento esplicito alla Manovra dove è citata la Bolkenstein, ragione per la quale hanno accettato la nostra esclusione dai liberalizzati.

    Questa è una lettera di intenti, non starei a guardare se c’è scritto servizi pubblici locali, TPL, o servizio di pubblica utilità (noi).
    Ciao a tutti

  4. Mi ripeto,sono l’ultimo degli ignoranti,ma che differenza c’è fra “servizi pubblici locali” e “trasporti pubblici locali”?
    e se possibile mi riportate qualche esempio? Grazie Piero

  5. Si sono abbastanza certo che Marco abbia ragione, questa è la riproposizione del testo del decreto legge di agosto ” salvo ciò che è già regolato” e noi dovremmo essere GIÀ regolati ( direttiva “Bolkestein”) almeno questo è ciò che ho capito .

  6. Beretta » Ti riferisci al commento #7? L’ha scritto Lucone. Date a Cesare quel che è di Cesare 😉
    Per quanto riguarda la direttiva Bolkestein: lo proponiamo per la santificazione in vita? 😉
    (Frits Bolkestein)

  7. @marco Quando ho scritto c’erano solo il tuo post e quello di Simone , almeno sul mio telefono, quindi ho specificato ciò che lucone ha scritto ben 3 h prima , geniale 🙂 va beh fra poco arriva il telefono nuovo :). Non so se dovremo santificarlo ma sicuramente ci sta togliendo un sacco di gatte da pelare

  8. I servizi pubblici locali sono l insieme di tutti i servizi locali quindi comprendono in se anche quelli di trasporto ,
    Infatti sul sole 24 ore anche on line si dice punto x punto le nuove misure di liberalizzazione che se andate a vedere prevede tra 8 mesi la liberizzazzione di servizi pubblici come acqua ,trasporti e farmacie comunali e altro.
    E scritto nel programma di date del governo e aggiungo che tutto quello che chiedeva Confindustria e uguale a quello che ci chiede l europa e sia Confindustria sia tantissime componenti come l antitrust vedi oggi dichiarazioni sono x la nostra liberalizzazione .
    Ps a chi continua a dire che ci protegge la legge … Direttiva bolkestien dico che nn esiste come più volte dichiarato da vari parlamentari europei un obbligo di applicazione di questa legge infatti la Grecia che e come noi in Europa ha liberalizzato i taxi quindi di che legge parliamo…
    La verità e che ci liberalizzeranno sicuramente figuratevi han già deciso di liberalizzare le farmacia comunali vedete voi ,il punto Sara come ci liberalizzeranno … In Grecia stanno cercando di liberalizzare ma con un aumento massimo di licenze del 10 x 100 .
    Nn voglio essere pessimista ma i dati che ho scritto
    Sono sicuri dal sole 24 ore


  9. Carlo1:

    I servizi pubblici locali sono l insieme di tutti i servizi locali quindi comprendono in se anche quelli di trasporto

    La definizione di “servizi pubblici locali” è contenuta nell’art. 112 del D. Lgs 267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti Locali”: sono tali, infatti, “i servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”
    Noi NON siamo questo ma Trasporto Pubblico Locale (forse).
    La direttiva Bolkestein è stata recepita come Legge dello Stato Italiano e quindi è Legge, mentre in Grecia non è mai stata recepita e legiferata.
    In Grecia la liberalizzazione dei taxi è TOTALE e infatti sono mesi che seguiamo le loro vicissitudini. Su taxistory trovi parecchi articoli sul tema.

    Il problema attuale è un altro: le riforme. Con quelle ci potranno toccare ed anche pesantemente, il tutto senza mai nominare la parola liberalizzazione.

    Ci sarà da lottare, noi siamo pronti.

  10. ” Verranno rafforzati i presidi a tutela della concorrenza nel campo dei servizi pubblici locali, con l’introduzione a livello nazionale di sistemi di garanzia per la qualità dei servizi nei comparti idrico, dei rifiuti, dei trasporti, locali e nazionali e delle farmacie comunali, seguendo rispettivamente questa sequenza temporale 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12 mesi” PUNTO 2 comma C della lettera d’intenti pubblicata integralmente sul Corriere on line.

    Marco l’unità pubblica pezzi delle lettera, questo pezzo non c’è. io capisco che dopo 9 mesi sono problemi dei trasporti locali cioè nostri.

  11. Khoolaas » Ho notato differenze tra il testo dell’Unità, dichiarato “integrale” e quello pubblicato su altre testate che riportavano ugualmente il termine “integrale”. E’ la prova di come sia scarsamente affidabile l’informazione nel ns paese e venga spesso drogata da logiche partitocratiche. Questo almeno presume il lettore attento.


  12. Marco:

    Attenzione: noi NON facciamo parte dei servizi pubblici locali, ma del Trasporto Pubblico Locale e qualcuno contesta anche che facciamo parte di quello. Non mi sembra che ci tocchino con questo D.L.

    Occhio: non è un DL, ma una lettera di intenti (vi prometto che faremo… ecc .ecc.)

  13. Ma scusate quel famoso emendamento che aveva regolamentato la nostra situazione a settembre è già diventato carta igienica? Non fa parte della finanziaria che è stata approvata e che verrà comunque messa in pratica?

  14. SignificA: Entro 9 mesi facciamo l’Autorità per i Trasporti come richiesto da Confindustria.. E che **** è l’Autorità per i trasporti? ” il presidio a tutela della concorrenza nei servizi pubblici locali, Trasporti locali Marco il testo lo dice a chiare lettere, nè serve far finta che non ci sia. Interessante sarà la dialettica fra l’Autorità Centrale, Catricalà, e il Comune e la Regione. Dialettica statene certi che avverrà a spese nostre, chi ci smena di più. Certo se il governo dura 9 mesi. In caso contrario ci cucchiamo Bersani, o chi per lui, che ancora ieri si è lamentato sulle mancate liberalizzazioni. A quando un’ Action Class per diffamazione reiterata della categoria? Esistono i legali in tutte le aziende, possibile che solo i tassisti non li utilizzino per comprendere i testi e tutelarsi in sede giudiziale? Comunque per favore quando esce il famoso decreto sviluppo cerchiamo di analizzarlo o di farlo analizzare virgola per virgola.

  15. Ragazzi ma ancora non si riesce a far chiarezza sulla nostra situazione???? È mai possibile che bisogna stare in questo limbo??? Ci vogliamo dare una smossa??? Qui a Palermo già siamo pronti per la ***** e vogliamo tutelare i nostri SACRIFICI!!!! Ma DOBBIAMO ESSERE UNITI!!!!!!

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