Semo tutti gondolieri

vogalonga2L’incubo tangenziale si riaffaccia a Venezia. Nessuno si preoccupi però, il Passante non sta per chiudere e i tir e le auto non intaseranno l’ex arteria autostradale che fino a due anni fa era perennemente bloccata. Ma qualcosa di simile potrebbe accadere a Venezia nei rii e nei canali, già trafficati come un’autostrada nonostante divieti di transito e licenze calmierate di taxi, gondole e di quelle imbarcazioni da trasporto che solo nella città sull’acqua si vedono: i mototopi. Il motivo? A settembre la liberalizzazione ha cancellato licenze e contingentamenti e il governo nel recepire la direttiva Ue Bolkestein si è dimenticato che in Italia non ci sono solo tassisti sulle quattro ruote. Esiste appunto Venezia dove i taxi sono motoscafi. E così nello scrivere la legge, a Roma hanno deciso che la liberalizzazione non vale per il cosiddetto trasporto pubblico «non linea» su gomma, ma non lo hanno fatto per l’acqua.

Alla vista del documento romano, giunta e tecnici della Mobilità sono rabbrividiti. Da anni è in corso una battaglia, a dir poco pesante, per togliere barche da rii e canali. E oggi ogni sforzo potrebbe rivelarsi vano. Il sindaco tuttavia non ha gettato la spugna. Il traffico è un problema, le imbarcazioni producono moto ondoso e frollano le fondamenta di Venezia: la liberalizzazione non può esserci. Per evitare il peggio nella città più amata dai turisti di mezzo mondo, il 4 ottobre il sindaco Giorgio Orsoni ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri alle Infrastrutture e all’Economia per richiedere «un sollecito intervento». «Il mantenimento delle restrizioni – si legge nella lettera – è finalizzato alla salvaguardia di Venezia dal fenomeno del moto ondoso generato dall’elevato numero di unità di navigazione nei suoi ristretti canali». La limitazione di taxi, mototopi e gondole è poi «funzionale a ragioni d’interesse pubblico, riconosciuto dalla stessa Repubblica (la legge per la salvaguardia del ’73, ndr) che garantisce la tutela dell’ambiente paesistico, storico, archeologico ed artistico di Venezia».

Non bastasse la lettera, giovedì scorso l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo ha perorato la causa con il capo di gabinetto di Altero Matteoli. «La liberalizzazione di taxi, trasporto merci e gondole sarebbe drammatica – ha detto Bergamo – siamo davvero preoccupati, le ricadute sarebbero gravissime, il traffico acqueo è già al collasso, cosa potrebbe accadere se chiunque potesse circolare in città?». Solo per le gondole si passerebbe da 425 a 605 barche, in 180 hanno infatti passato l’esame da gondoliere e lavorano come sostituti perché senza licenza. Inoltre, ieri il direttore della Mobilità, Franco Fiorin, si è incontrato con i tecnici ministeriali. Le richieste di Venezia sono state recepite e, promette Roma, a breve il papocchio legislativo sarà sistemato nel decreto sviluppo o con un decreto apposito della presidenza del consiglio dei ministri. Finché il documento non sarà approvato, Venezia però rimane in apnea. Ad aprile infatti il Canal Grande, sempre per una svista romana, è tornato dello Stato, il Comune ha chiesto una correzione che è stata promessa ma non è mai arrivata.

fonte: corrieredelveneto.corriere.it 25/10/2011

6 commenti

  1. «La liberalizzazione di taxi, avrebbe ricadute gravissime, il traffico è già al collasso, cosa potrebbe accadere se chiunque potesse circolare in città?».
    Ripresa e corretta questa frase ben si addice ad ogni realtà Italiana, volendo appositamente sorvolare su tutte le altre argomentazioni già ampiamente note.
    Chissà se anche gli altri Sindaci d’Italia si muoverebbero in questo senso?
    Eppure, ancorchè trattasi di una lettera di intenti, da ieri lo Stato Italiano è ufficialmente, se ancora ci fossero dubbi, sotto ricatto della UE e della BCE!!!!
    E ben sappiamo che, chi è a capo della BCE, ci “ama” al punto in cui prima o poi riuscirà a “massacrarci”.
    Sarò pessimista ma credo sia il caso ***************** e quant’altro.
    In fondo, “i soliti noti”, delle condizioni delle nostre città se ne fottono!!!

  2. visetaxi sono d accordo con te,ma i primi a fare propaganda protaxi dovremmo essere proprio noi!!!…da parte mia, è da settembre che ad ogni discussione con il cliente durante una corsa,cerco di portarlo a conoscenza del “mondo taxi”….non mettendola sul piano politico,ma semplicemente informandolo con dati di fatto che riguardano i taxi ed i taxisti!!! …da parte dell utenza cè un ignoranza incredibile per tutto cio che riguarda il nostro settore,dalle regole agli obblighi ai rifiuti ai sacrifici alle spese e guadagni del taxista!!……! se tutti facessero come me l opinione pubblica si farebbe almeno un idea molto piu realistica del MONDO TAXI invece di credere alle molteplici inesattezze e bugie di tante riviste,radio e televisioni…..DIAMOCI DA FARE se non vogliamo essere schiacciati!!!

  3. Ciao a tutti,sono un collega di Roma,qualcuno ci spieghi perchè parlano di liberalizzazioni quando è SOLO un modo per AUMENTARE le licenze liberalizzazione significa:Io faccio il prezzo se vado fuori mercato è un problema mio , ma se abbiamo il tassametro BOLLATO ,quindi viaggia con i parametri ISTAT ,cioè un litro di latte costa tanto, un chilo di pane costa tanto etc etc ,quindi un km in taxi costa tanto.quindi NOI NON POSSIAMO FARE IL PREZZO !e sarebbe un liberalizzazione??? dicessero che vogliono aumentare il numero di licenze in tutta italia !!! posti di lavoro a costo ZERO !anzi altri contribuenti INPS/INAIL etc etc….

  4. Il sole 24 ore on line oggi riporta x intero il testo della lettera di intenti che il nostro governo ha sottoposto alla commissione Europea con addirittura le scadenze temporali per attuare le riforme;cito testualmente:
    ENTRO 2 MESI
    LA RIMOZIONE DI VINCOLI E RESTRIZIONI ALLA CONCORRENZA E ALL’ATTIVITA’,COSI’ DA CONSENTIRE IN PARTICOLARE NEI SERVIZI,LIVELLI PRODUTTIVI MAGGIORI E COSTI E PREZZI INFERIORI

    Io sono l’ultimo degli ignoranti,per favore che qualcuno mi rassicuri…


  5. ziofabri:

    visetaxi sono d accordo con te,ma i primi a fare propaganda protaxi dovremmo essere proprio noi!!!…da parte mia, è da settembre che ad ogni discussione con il cliente durante una corsa,cerco di portarlo a conoscenza del “mondo taxi”….non mettendola sul piano politico,ma semplicemente informandolo con dati di fatto che riguardano i taxi ed i taxisti!!! …da parte dell utenza cè un ignoranza incredibile per tutto cio che riguarda il nostro settore,dalle regole agli obblighi ai rifiuti ai sacrifici alle spese e guadagni del taxista!!……! se tutti facessero come me l opinione pubblica si farebbe almeno un idea molto piu realistica del MONDO TAXI invece di credere alle molteplici inesattezze e bugie di tante riviste,radio e televisioni…..DIAMOCI DA FARE se non vogliamo essere schiacciati!!!

    D’accordo con te, tanto che già da ieri mi sono messo in testa di cercare di organizzare una giornata che potremmo chiamare “taxi aperto” dove un numero x di colleghi abbiano voglia di stare in determinati parcheggi (da stabilire) e mettersi a disposizione di chi abbia voglia di conoscere un po più di noi. Materiale informativo andrebbe distribuito agli stessi parcheggi.
    Punterei su colleghi che fuori dal loro turno, diciamo 4/5 ore, presidino come detto i parcheggi prescelti.
    Si potrebbe anche cercare di coinvolgere, oltre che tutte le nostre associazioni, il Comune nella persona dell’Assessore Maran e chi sa mai del Sindaco che potrebbe magari fare capolino in qualcuno dei parcheggi scelti.
    Per il resto è chiaro che noi siamo la migliore pubblicità di noi stessi, e devo dire che soddisfazione dei clienti ne raccolgo parecchia, con la nostra onestà, gentilezza e disponibilità.
    Mi piacerebbe avere 5.000 colleghi così ma ben sai…………
    Andrò aventi con la mia idea e chi sa mai che si riesca a far qualcosa per far cambiare, anche ai più scettici, l’opinione troppo spesso distorta che hanno di noi.
    Saluti

I commenti sono chiusi.