7° NON RUBARE (i centesimi)

5_LIRE_BANDA-BASSOTTI_rectoTassisti che con nonchalance intascano i centesimi di resto, che si mostrano seccati quando si chiede una ricevuta e arrotondano la cifra con aggiunte fantasiose. Capita, almeno a sentire le storie di molti milanesi. E anche secondo i consumatori. «Tra le rimostranze dei milanesi nei confronti dei taxi ai primi posti c’è la voce "tariffe poco chiare"», sostiene il presidente di Codacons Lombardia Marco Donzelli. Di recente, proprio al Codacons, sono stati segnalate dai consumatori nuove e «bizzarre» scuse: un misterioso diritto di chiamata e il ritardo del Comune nell’ adeguamento del tassametro alle nuove tariffe. «Col pretesto dell’ extra, il prezzo della corsa può lievitare fino a 2 euro», conferma Silvia Onofrio, export manager habitué delle auto pubbliche di mezza Europa. Lei non si scompone, nota che all’ estero sente trovate molto più fantasiose che in Italia: «C’è un extra possibile per tutto: i bagagli, gli sci, i cani, i bambini, la chiamata radio, persino per il ritorno se il tragitto si allunga su impreviste deviazioni».

Ma il problema è che a Milano, a differenza che in altre città, i tassisti sarebbero titolati a richiedere solo quanto espressamente indicato sul tassametro. Altro capitolo, il ritardo nell’ aggiornamento del contagiri: Donzelli ne fa, anzitutto, una questione di principio. «Se gli aumenti delle tariffe quest’ anno sono stati decisi solo a maggio, invece che a febbraio, e gli adeguamenti non sono potuti partire simultaneamente su tutte le vetture il primo luglio come era stato concordato, non sono certo i consumatori a doversene fare carico. Semmai i tassisti, che poi si rivarranno sulle istituzioni». Secco ribatte da via Messina il responsabile del servizio Auto pubbliche, Pasquale Errico: «L’ extra di 50 centesimi è autorizzato dal Comune e non può essere messo in discussione – afferma -. Del resto ci mancano da sistemare solo 400 tassametri su 4.855: possibile che l’ integrazione venga richiesta così spesso?». Di fronte a possibili illeciti, per Nereo Villa del consorzio Satam la strada è chiara: «L’ avviso di supplemento con timbro e numero di licenza deve essere appeso allo schienale a testimonianza che l’ adeguamento del tassametro non è ancora stato effettuato». Certo qualcuno potrebbe essersi fatto una copia a colori da tenere sempre in auto: «Ma in questo caso noi cosa ci possiamo fare? Sono i clienti a dover intervenire: possono minacciare di fare una denuncia all’ indirizzo web " mta.disciplinaretaxi@comune.milano.it ". Questo per i conducenti, è uno spauracchio. Le licenze valgono fino a 200 mila euro e ciò basta a calmare i malintenzionati».

Un po’ di autocritica viene da Salvatore Luca, presidente dell’ Unione artigiani: «Il numero di corse a Milano, negli ultimi due anni, è crollato drasticamente (ora è circa di 80 mila, ndr ), dobbiamo riguadagnare la fiducia anche nelle piccole cose. Il cliente si lamenta per 50 centesimi in più? Il tassista sia più morbido e lasci correre, anche se ci era stato concesso di pretendere». Ma Marco Luisi di Confartigianato sposta di nuovo il cono di luce dall’ altra parte: «Milano è la quarta città d’ Europa per qualità dei servizi taxi, una recente ricerca degli Automobile club lo attesta, anche le tariffe non sono alte se paragonate ad altre realtà. E infine so che molti colleghi questi 50 centesimi di integrazione non li chiedono neanche. I clienti smettano di lamentarsi per le minuzie, si rendano finalmente conto che qui sono fortunati».

fonte: archiviostorico.corriere.it 27/10/2011 e anche codacons.it

11 commenti

  1. Ma avere il tassametro aggiornato o chiedere i 50 centesimi a fine corsa non è la stessa cosa?cioè…sono entrambi costi indicati dallo Stato,no?Al cliente cosa cambia?!?

  2. @Lucaturno12: penso che cambi solo a livello psicologico, col fatto che non abbiamo piu nessun supplemento quando se ne trovano uno gli “puzza”…

    Comunque menomale che qualcuno da via Messina ha risposto!

  3. e quando il “cliente” non paga o scappa cosa fa il CODACONS o via Messina per noi….NIENTE e finiamola con lo spauracchio della disciplinare che viaggia solo a senso unico,se uno sbaglia e’ giusto che paghi ma anche il cliente deve rispondere in caso di ingiuste accuse….


  4. Lucaturno12:

    Ma avere il tassametro aggiornato o chiedere i 50 centesimi a fine corsa non è la stessa cosa?cioè…sono entrambi costi indicati dallo Stato,no?Al cliente cosa cambia?!?

    Sono mentalmente limitati caro collega e hanno bisogno di adesioni. 1+1 a casa loro fa sempre 3

  5. Non credo di essere solo io la scema che i 50 centesimi non li chiedeva proprio x non questionare col cliente e che le tante, tantissime volte che il cliente non ha gli spiccioli glieli abbuono. Ho sentito una miriade di colleghi che fanno come me, come mai il codacons non ci nota mai? Impossibile che non ci abbiano mai incontrati, siamo in tantissimi!!

  6. Partendo dal fatto che chi chiedeva i 50 centesimi, ha fatto bene in quanto era un loro diritto, io personalmente ho sempre evitato, appunto per iniziare discussioni inutili. Stesso discorso per la Malpensa 85-90 euro. Come me molti altri colleghi…
    Per il codacons, vede sporco ovunque… però quando hai bisogno di loro devi fare la tessera di 50 euro o 100 euro.
    ahh oppure anche il 5 x 1000 con la dicitura testuale “ISCRIZIONE GRATIS AL CODACONS PER UN ANNO A SPESE DELLO STATO!!!!! ”

  7. idem cara Rachele, nemmeno io ho mai chiesto i 50 centesimi, e quante volte abbuono quelli a me dovuti per non stare li a tirar fuori vagoni di moneta, come noi altri… del resto codacons deve pur far fumo per mettersi in mostra, vorrei conoscere i dati dei loro “successi” in quanto associazione che difende i consumatori, dove si possono trovare?

  8. Ragazzi siamo imprese autonome artigiane, non mendicanti. Ovvio dare i resti, ma non è questo il punto. Mendicanti sono quei clienti che accigendosi a spendere 100 euro a testa al ristorante o avendoli appena spesi, osano prendere i centesimi di resto dal tassista. Arrotondare all’euro è questione di educazione e di rispetto di sè innanzitutto, chi non ce l’ha vada a farsi fottere. Ultima annotazione : la “mancia” amici comincia dal 10%dell’importo della corsa in su in tutto il mondo. (omissis)


  9. rachele:

    Non credo di essere solo io la scema che i 50 centesimi non li chiedeva proprio x non questionare col cliente e che le tante, tantissime volte che il cliente non ha gli spiccioli glieli abbuono. Ho sentito una miriade di colleghi che fanno come me, come mai il codacons non ci nota mai? Impossibile che non ci abbiano mai incontrati, siamo in tantissimi!!

    No, non sei l’unica scema. Io non li ho chiesti, nonostante il tariffario esposto, se non a chi si comporta da vero maleducato (pochi) o a chi ripete senza criterio le panzane della stampa sui taxi cari e che rincarano. Li ho chiesti dicendo prima di leggere l’avviso ed aggiungendo (con un sogghigno) “ha visto che il taxi e l’ATM sono rincarati entrambi di 50 centesimi a corsa…”

  10. Il Codacons (e gli altri)… Beh, sono politicizzati, non poco: ricordiamo tutti la loro battaglia poderosa per l’aumento del biglietto ATM (+50% in dieci anni, più dei taxi), per quello dei traghetti (+40-60% solo QUEST’anno), per quelli FS, (tra il 7% e il 12% ogni anno)… Beh, fessi noi. Iniziamo a pagarli (in modo lecito, finanziandoli o col sostegno politico) anche noi e vedrete che ci difenderanno.

    Non so voi, ma preferisco girare a testa alta. QUESTO non possono togliermelo.

  11. Quanto al resto, fosse anche di 10 cent, secondo me va dato. Per lo stesso motivo per cui il salumiere deve impostare anche UN foglio di carta oleata come tara prima di pesare un etto di crudo.

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