Venti di sciopero a Roma

sciopero-taxiIn un ottobre di superlavoro per l’ amministrazione – alle prese con le emergenze più varie, dalla devastazione dei black bloc al nubifragio, fino al caos di ieri provocato dall’ apertura di «Trony» – rispunta l’ allarme taxi. Con il rischio di riportare la città 4 anni indietro, quando il centro fu paralizzato dalle auto bianche. Per il momento i conducenti, che sono ancora in attesa dell’ aumento delle tariffe promesso dal sindaco in campagna elettorale, stanno scaldando i motori. Se ne è avuta un’ avvisaglia ieri in consiglio comunale, dove era all’ ordine del giorno la delibera 67, contro la quale il Pd ha presentato 9 mila emendamenti (ma il testo non piace neanche a molti nel centrodestra). Risultato: l’ ennesimo rinvio. Pietro Marinelli, il leader dell’ Ugl taxi, era presente sperando che fosse la volta buona e a quel punto è sbottato: «Basta con le prese in giro, attenti che porto in aula 500 tassisti!», ha gridato all’ indirizzo del capogruppo pdl Luca Gramazio.

Una scena identica si era vista una settimana fa, durante il minuto di silenzio dedicato al giovane cingalese annegato all’ Infernetto. E anche la volta precedente, quando il consigliere pdl Ugo Cassone aveva fatto entrare decine di esponenti di CasaPound, mandando all’ aria il dibattito sulle nuove tariffe. Tra un disguido e l’ altro, insomma, sale la tensione nella categoria, da tempo in rotta con quella che considerava una amministrazione «amica», come dimostrato dal sit-in di qualche mese fa a piazza Venezia, durante il quale furono alzati striscioni contro il sindaco Alemanno.

fonte: archiviostorico.corriere.it 28(10/2011

8 commenti

  1. Già non molto tempo espressi la convinzione (confermatami da alcuni politici locali che a volte usano il taxi) che c’è in giro la volontà politica (tutti i colori, nessuno escluso) di “manovrare” il servizio di trasporto non di linea taxi, con lo scopo di sostituire in buona parte il servizio di trasporto pubblico locale. Ciò dovuto dai sempre più frequenti e inevitabili tagli di linee, di personale, ecc. e ai probabili e inevitabili aumenti dei costi dei biglietti, abbonamenti, ecc., altro fattore l’imminente liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali tra cui i trasporti (TPL). Anche qui come a Roma e in quasi tutte le località italiane le tariffe taxi risultano non adeguate ai tempi e al reale costo della vita, i Comuni sono reticenti ad adeguare il tariffario ecco qui mostrata la volontà politica), alla reale necessità di incasso almeno nel lordo per la sopravvivenza anche nell’autonomia di un piccolo imprenditore quale è il tassista (si nota la volontà di spingere il tassista a diventare semi-comunale o dipendente del consorzio o simile).Sul tema tariffe siamo messi male anche perchè, a causa di quanto citato sopra, non siamo tutelati a sufficienza da chi dovrebbe tutelarci sindacalmente e politicamente e questo ovviamente deriva dal dato di fatto che tutti (politici e sindacati) volenti o nolenti ci hanno siamo irretiti nella “tela del ragno”. Futuro ? difficile, forse occorrerebbe più volontà e coraggio individuale perchè se si aspetta la manna dal cielo arriveranno i guai descritti. Le tariffe fisse e le convenzioni a prezzi stracciati). Non intendo che non siano attuabili, potrebbero esserlo a determinati e precisi meccanismi, ma in pratica potrebbero non avere un rinnovo e un’adeguamento tempestivo, nella peggiore ipotesi saranno ” il BIGLIETTO dell’autobus” (attenzione ! riflettere ! su quanto sopra e finora citato). Dire NO a volte non significa restare nel medio evo ma tutelare veramente l’attività, facciamo in modo che lo strumento che qualifica e identifica il taxi (distinguendolo dalle “Bestie”) scatti nella equa misura economica, difendiamo a denti stretti il tassametro).

  2. ragazzi nella nuova lettera di Berlusconi all’unione europea,si parla ancora di liberalizazzioni del trasporto pubblico locale…….:-(che palle!!!Marco o Leonardo avete news???

  3. dobbiamo andare ad accendere un cero o mi devo dar fuoco:-)……scherzi a parte news?

  4. Sottoscrivo il cero, anche se nella lettera si cita il voler liberalizzare applicando la manovra. Quindi, se non ho capito male, fino alle prossime elezioni stiamo tranquilli. Dopo, si ricomincia daccapo.
    ***
    Altri giorni di sciopaero per un adeguamento tassametrico sempre più posticipato e da fame. Sì, sono sempre più convinto che NON bisognava farlo annuale. Oppure no?

  5. frataxi » Direi che accendere un cero a qualche Santo non farebbe poi male. News? Niente di niente, si naviga a vista e si consumano fiammiferi 😉
    (qualcuno dice che il TPL lo toccheranno per forza, ma io voglio vedere prima di credere ai “ben informati”)

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