Si chiamano Ncc, ovvero noleggio con conducente, ma, in questo caso, facevano la funzioni dei taxi senza esserne autorizzati. Un’operazione congiunta della polizia municipale di Lucca e Altopascio, durata molti mesi, ha portato alla luce un uso improprio di questa forma di trasporto che sta prendendo sempre più piede, anche a causa del blocco delle licenze dei taxi. Tutto è partito – come hanno spiegato in una conferenza stampa il facente funzione di comandante della polizia municipale di Lucca Stefano Carmignani, il comandante di Altopascio Domenico Gatto e l’ispettore Eleonora Danesi che ha coordinato sul campo l’attività investigativa – quasi un anno fa, quando, su segnalazione di alcuni tassisti e associazioni di categoria sono stati intraprese alcuni controlli per verificare se questi offerte di servizio corrispondevano a quanto previsto dalla legge.
Il servizi di Ncc, lo ricordiamo, deve avere una base fissa da cui partire per il trasporto delle persone e presso la quale deve stare, non può effettuare servizi volanti e dà vita ad un vero e proprio contratto con l’utente e svolgere attività nel comune in cui si è richiesta la licenza. Circostanza questa che ha fatto insospettire i vigili di Altopascio che hanno appurato ben 15 licenze per una popolazione di 1500 persone. Tanto per avere un raffronto, a Lucca sono 19 le licenze di Ncc. A quel punto sono scatti i primi controlli, dapprima con un’attività di verifica delle autorizzazioni attraverso gli uffici dei rispettivi comuni, poi, grazie a servizi di pattuglia in borghesi, i vigili sono scesi in strada. E hanno scoperto, tra l’altro, in un caso, che la sede dove si doveva trovare l’autorimessa era…un campo di granturco. Non solo. Molti dei casi controllati non rispettavano la normativa e caricavano direttamente clienti senza passare dall’autorimessa, circostanza questa che è stata appurata proprio dagli agenti che si sono finti clienti. Alla fine, sono stati riscontrate irregolarità per ben 8 delle 34 licenze. Inevitabili le multe e, soprattutto, il fermo amministrativo dei veicoli per un periodo da due a otto mesi. "Questa vicenda – spiega il comandante Carmignani – somiglia a quella di qualche anno fa che riguardò i ristoratori: bloccate le licenze, molti si arrangiarono in modo surrettizio con i circoli privati. Ora la stessa cosa sta succedendo nel campo dei trasporti".
Fonte: La Gazzetta di Lucca – 4/11/2011
Quindi gli abusi esistono perché i taxi sono pochi, è questo quello che vogliono dire.
La stessa cosa che dicono a Roma.
La cricca dei liberazionisti imperversa sulle pagine di quasi tutti i quotidiani.
Molte volte e’ anche colpa del comune che emette la licenze NCC di dubbia valenza. Nei piccoli comuni, limitrofi al mio, le licenze NCC sono cosi’ definite : Servizio NCC con stazionamento su piazza. Hanno a bordo un tassamentro non piombato e sulla lucciola hanno scritto “SERVIZIO PUBBLICO”. Alcuni hanno ottenuto di associarsi a compagnie radiotaxi per la fornitura del servizio chiamate nei comuni limitrofi ma spesso vengono a lavorare anche in citta’ in specialmodo durante le notti del fine settimana e consegnano ai clienti il loro bliglietto da visita con il numero di cellulare.
——-
Nota del Webmaster: “Chi sei” ?
Anonimo in che nazione abiti? In Italia le leggi dicono che il taxi staziona nei posteggi e gli ncc nelle rimesse, ovviamente il “Servizio NCC con stazionamento su piazza” non è consentito ed una ordinanza comunale siffatta porterebbe inevitabilmente al suo annullamento e alla denuncia penale per chi l’ha emessa.
Ma tu forse abiti in Tagikistan, vero?
l’anonimo vive in italia e ha la stessa legge che abbiamo noi.
nella legge quadro infatti si specifica: “… I comuni in cui non è esercito il servizio di taxi possono autorizzare i veicoli immatricolati per il servizio di noleggio con conducente allo stazionamento su aree pubbliche destinate al servizio di taxi.”
gianni » E coi radiotaxi come la mettiamo?
quali radiotaxi? in un comune che non ha taxi, come fanno ad esserci radiotaxi?
E’ stato “Anonimo” a scrivere “Alcuni hanno ottenuto di associarsi a compagnie radiotaxi per la fornitura del servizio chiamate nei comuni limitrofi…”, non io. E so anche che è vero.
quello riguarda il controllo che dovrebbe fare il comune di anonimo.
se chiamo un radiotaxi e mi arriva altro, io vado in procura e faccio una denuncia ex art. 640 codice penale: truffa.
poi bisognerebbe conoscere meglio la situazione e verificare i dettagli, se ne sentono così tante…
Per curiosità qualcuno ha capito di che città si tratta?, o è un segreto di stato.
Beppezulu » Veramente è sufficiente leggere! Se non bastasse a fine articolo c’ è specificata il link alla fonte , la “Gazzetta di Lucca”…
A grazie, avevo gli occhiali al contrario.