(da Maurizio) Scusate ma vorrei menzionare questo fatto che non penso di essere l’unico ad avere visto..in questi giorni c’è stato l’evento “io sposa” al 27 di via Tortona, ieri ero fermo verso le 14 in porta Genova al posteggio quando mi vedo passare vicino questa signorina che regge un cartello bello grosso con su scritto IO SPOSA FREE SHUTTLE, e poco dopo mi vedo un veicolo recante lo stessa scritta sulle portiere laterali con vicino alla targa ncc che parte e si dirige verso p.le cantore. ora, ma se free significa gratis chi paga questo noleggiatore per portare in giro i clienti di quell’evento? e poi, chi lo autorizza a far girare questa tizia con il cartellone recante quella scritta? scusatemi ma io so che questo blog è letto anche da sindacalisti e persone vicine a loro, e quindi gli chiedo..MA SE QUELLE FIGURE FANNO TUTTO QUELLO CHE GLI PARE INFISCHIANDOSENE DEI REGOLAMENTI, PERCHE’ IO DEVO SEGUIRLI ABBASSANDO SEMPRE LA TESTA??? ha ragione taxipisa quando dice che la categoria sta contando sempre meno..ma possibile che non si può far niente??? grazie
9 commenti
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Ho espresso le stesse perplessita’ in un mio post precedente, ma a differenza di Maurizio i pulmini che ho visto io non avevano la targhetta Ncc, che fossero in giro a consumare gasolio,gomme ecc. Alle 2 di notte? Mi farebbe piacere avere eventuali riscontri dai colleghi per sapere che non sto’ vaneggiando!
Maurizio e tutti, scusate se ho fatto intendere che la categoria conta sempre meno, non era questa la vera intenzione, perchè la Categoria se e quando vuole forte e unita può contare quanto un esercito armato. Intendevo che giorno dopo giorno la categoria, i sindacati (sigh !!!) e ogni singolo tassista stanno perdendo potere contrattuale e identità, lo notiamo tutti (credo) basta guardarsi intorno, bandi x licenze in sovrannumero, servizi simili e alternativi al taxi (qui la P.A. ha creato un Servizio di Trasporto Non di Linea Non Convenzionale Destinato alle Persone che Non Sono in Grado di Servirsi degli Ordinari Servizi di Trasporto, taxistory 3.10.2011), NCC di ogni tipo e città, schuttle, schuttle hotels, abusivi autorizzati, taxi bus, ecc. E’ su questi e altri strani e inquietanti aspetti che vorrei invitare la categoria a fare una riflessione.
Ci sono le vetture di cortesia,ci sono i contratti ncc a tempo e a percorso,c’e’ la Bersani che ha allargato la maglia per le licenze speciali,e noi a guardare ,purtroppo in questi anni trascorsi siamo stati abituati a non interessarci e abbiamo lasciato il nostro futuro in mani sbagliate,spazi per salvarci ora sono molto esigui ,le nostre divisioni e individualita’non lo permetteranno e pertanto risparmiamoci il mal di fegato,
La Legge prevede (da sempre) che un servizio totalmente gratuito e rivolto non al pubblico indistinto, ma ai propri clienti, è legittimo. Purché non si nasconda un biglietto occulto, che tutti i clienti possano accedervi e che chi ne usufruisca, sia identificabile in caso di controllo.
L’albergo può avere le navette gratuite, c’è il registro. L’evento sportivo, pure (anche solo per un certo settore, come i Paddock nel GP di Monza): ci sono i biglietti Siae. Le fiere, idem. Questo, da sempre. Anche la compagnia aerea o ferroviaria può offrire un free shuttle a chi esca dal terminal e sia dotato di biglietto appena utilizzato.
Qualche discussione può avvenire per i locali, relativa all’accesso al servizio: perché non si può limitare il servizio a chi consumi più di tot., sarebbe un biglietto occulto. Se io entro e bevo un caffé, poi mi devono accompagnare, se voglio. Perché una volta che si offra il servizio ad una categoria di propri clienti, poi tutta la categoria deve poterne usufruire.
Quanto al problema cui allude taxipisa, farei notare due cose.
Chi vuoi che dia fastidio al tuo Comune? In Liguria (stesso monocolore, allora imbattibile) ci volle l’intervento di Mitterand in persona, con minaccia di guerra commerciale, per vedere aperto il primo punto di grande distribuzione che non fosse **** (“sei tu chi può darti di più”). In certe amministrazioni, non ce la fa Esselunga, non ce la fa un colosso come IKEA (!)… Con ciò che è di competenza delle pp.aa., essi fanno ciò che vogliono. Da te, mi spiace dirlo, non c’è neppure una parvenza di democrazia.
A Milano non godiamo di una fiera amministrazione del Sole Ingannatore, almeno non stabilmente o immutabilmente. Però certi servizi li abbiamo in giro lo stesso. Nel rispetto delle Legge, ad esempio, i pulmini delle Onlus. A parer mio, l’unica strada per lottare contro un servizio “per chi non, ecc” è quella di dotarsi delle attrezzature eventualmente necessarie e farlo. Cioè, combattere, oltre che sul piano sindacale, soprattutto su quello commerciale.
Ah, il noleggio di rimessa (con bus oltre 9 posti) è libero. Anche in questo caso, da sempre.
Per tutte queste ragioni, risparmiamoci il mal di fegato.
Lucone, i miei complimenti, dalla perfetta analisi della P.A. della città e della regione dove vivo e lavoro, sembra quasi che anche tu lavori qui. Concordo pienamente con i pareri comprovati del tuo post (n. 4), eccetto che il finale, che francamente mi sa di resa e abbandono, per quanto hai scritto ti definirei tra i tassisti consapevoli di quel che siamo e facciamo, di quel che ci compete e di quanto ci spetterebbe, se non mi sono sbagliato nel giudizio, con cortesia ma anche con vigore, ti invito a non mollare.
il fatto è che io, come tanti ( anche se non tutti! ) mi sto pagando una licenza ed è “naturale” che accampi diritti ( visto anche che lo stato ci ricava un bel po’ dalle vendite )..ciò non toglie quello che dice lucone sul fatto di lottare per un’offerta sempre migliore ma il problema di questo lavoro sta nel fatto che tu, singolo tassista, non ti puoi fidelizzare “il cliente”, perchè il tuo servizio è itinerante e chi ne usufruisce lo richiede a qualsiasi orario e in qualsiasi posto della città..siamo in tanti e tutti con teste “diverse” e, se metterne d’accordo due è difficile, pensate 5000…eppure basterebbe un po’ di voglia di fare, perchè, nonostante tutto, è gratificante pensare che l’incasso è legato, IMPRESCENDIBILMENTE, a un buon servizio e alla voglia di dare sempre il meglio..
E chi vuole mollare? Io dico di non farmi venire il mal di fegato, ma una riga sopra scrivo che bisogna combattere. Soprattutto sul piano commerciale. Avrei piacere di parlarne un attimo con te, per capire meglio. Come possiamo sentirci? Marco e Leonardo hanno la mia mail, li autorizzo a mandartela, se la vuoi.
Quanto alla realtà delle regioni rosse, sono cresciuto a Genova, dove negli anni 70 e 80 era la stessa cosa.
Un abbraccio.
Maurizio (post n. 6), pagare la L. è sinonimo di gioventù. Diritti ne avresti (ne avremmo) e sarebbero molti più dei doveri (capirai nel tempo). L’offerta del servizio migliore, la definisco così: migliore non significa sociale che spetta ai servizi sociali (altrimenti la clientela che rimarrà a noi sarà di soli zingari, ubriaconi, pezzenti, ecc., siamo già sulla buona strada ?), bensì come lo fu nei tempi dei tempi, quando il Tassista era ben altro che l’odierno –assista sia economico sia per qualità dell’attività e della vita. Per gli altri motivi che elenchi “il cliente fisso, voglia di fare e incasso alias art. 41 Cost. e l. 443/1985, lascio che a risponderti sia chi ne sa più di noi ed è il giudizio del TAR Firenze del 31 maggio 2011 sentenza n. 964 (cerca su Taxistory). Un ultimo consiglio (spero gradito, spero capito) non fidarti di quel che credi di vedere o qualcuno ti fa vedere e di quel che senti dire che è quello che qualcuno vuol dirti, spesso la verità va scovata.
Lucone, grazie infinite, hai la mia stima, non occorre di più, a volte invece che migliorare, si rischia di guastare un rapporto, mi trovi qui e nei gruppi faceboook : Tassisti Italiani Uniti e Posteggio Taxi (non sempre ma spesso si). Sono lieto di saperti combattente per la vera giustizia.
Siamo soli abbandonati tra abusivi e malfattori e pultroppo la sensazione e’ che diventera’ sempre peggio. Non siamo tutelati !