Nel 2010 in Italia si sono verificati oltre 211mila incidenti, con più di 4000 decessi e quasi 308mila feriti: dati in calo rispetto al passato ma ancora lontani dagli obiettivi europei.
L’orario peggiore? Le 18, quando tutti scappano a casa dal lavoro. Il mese nero? Luglio,con le città che cominciano a svuotarsi e le strade che diventano piste da corsa. I giorni più a rischio? Il venerdì e il sabato, se la frenesia di divertirsi fa premere il pedale dell’acceleratore: 702 persone hanno perso la vita nel penultimo giorno della settimana, sui 4090 morti in tutto l’anno, uno su quattro tra le 22 e le6. Il rapporto Aci-Istat presentato ieri fotografa numeri e frequenze degli incidenti stradali in Italia.
Il pericolo delle due ruote Rispetto all’anno scorso, meno incidenti (-1,9%), meno morti (-3,5%), meno feriti (-1,5%). Eppure l’Italia – col 579 sinistri al giorno,uno ogni tre minuti-è ancora lontana dall’obiettivo europeo fissato nel 2001 (-50% entro il 2010): il nostro Paese si attesta sul meno 42,4% (da 7.096 morti a 4.090 in 10 anni). È al 14° posto tra i 27 dell’Ue, con 11 decessi e 829 feriti al giorno. Bilancio che vede i ragazzi in prima fila: il 79,4% di chi perde la vita è maschio, i più colpiti hanno trai20 e i 29 anni. Chi guida è spesso anche vittima: tra chi non ce l’ha fatta il 69,4% era un conducente, il 15,6% passeggero. Anche chi non ha un mezzo può avere la peggio: il15%dei decessi riguarda i pedoni, soprattutto donne over 75. Le auto sono la categoria di veicoli più coinvolta (67,8%), seguite da moto, autocarri, motorini e bici. Ma sulle due ruote si muore più frequentemente. Come sulle minicar: si è passati da 1,1a1,3 morti ogni 100 incidenti.
Fonte: city 10 /11/2011
bravi! e ancora bravi! non si parla mai abbastanza di sicurezza stradale. è semplicemente impensabile che una persona possa uscire di casa e non fare mai più ritorno perché rimane vittima di un incidente in strada. dovremmo saperne qualcosa più di altri, visto che proprio la strada è il nostro ambiente. quanti comportamenti assurdi vediamo ogni giorno. e quante volte noi stessi facciamo ‘prodezze’ rischiose? magari per recuperare un minuto. e rischiamo conseguenze assurde. riflettiamoci. e non dimentichiamo MAI che in una frazione di secondo possiamo cambiare la vita nostra e l’altrui. meglio prendersi del pirla dal cliente e dagli altri autisti imbufaliti, ma guidare rispettando le regole. sempre. anche quando per farlo ci tocca rinunciare a una corsa o a una bella mancetta.
Concordo totalmente.