La domenica a piedi è iniziata con il sindaco a giocare a bandiera nel ruolo di “palo” (un ritorno alle origini?) ed è finita con il centro di Milano inondato che neanche a Tokio il giorno della sagra della salsiccia di tonno cruda. Spallate per salire su un treno della metropolitana, code chilometriche per riuscire a entrare in un museo. Da Gratosoglio o da Niguarda, per raggiungere il centro ci è voluto più di un’ora. Per poi, magari, sorbirsi la “lectio magistralis” di Dario Fo, premio Nobel incartapecorito ma ancora aggrappato al palcoscenico nonostante gli 85 anni di età. Qualche commento spulciando a caso dalla bacheca Facebook del sindaco: “Ho dovuto sborsare 30 euro di taxi per andare all’ospedale a trovare mio padre”. “Due ore per riuscire ad andare dall’altra parte della città” . “La metropolitana era stracolma, stavo impazzendo”. “Caro Giuliano, ti ho votato ma non capisco”. Ecco, appunto, in molti non capiscono. Non si capisce, per esempio, perché chi per tutta la settimana da bravo cittadino ha usato i mezzi pubblici, non possa farsi un giretto in macchina almeno la domenica. Il sindaco l’ha detto chiaro e tondo: “La domenica a piedi serve per educare i milanesi”. Era meglio se ci educava al silenzio, cominciando a dare l’esempio per primo.
Fonte: Libero News – 21/11/2011
Ringrazia Dio che erano 30 euro, da domani potrebbero diventare 50!!!! Dario ** rifà la stessa cosa da 60 anni. E la fa andando a piedi da casa sua (Porta Romana; si sa l’intellighenzia in Italia è sempre strapiena di soldi, tutti gli altri devono avere le pezze al culo) al Carcano (teatro per derelitti da Cuba anni 70)
Nota del Webmaster: CHI SEI???
certo, dispiace anche a noi far spendere € 50,00 ai parenti che vanno all’ospedale per i loro cari.
Ma, il taxi è un servizio e ha un costo, poichè lo stesso taxi e il tassista hanno, a loro volta, dei costi da pagare e offrono una prestazione lavorativa da ricompensare economicamente.
Anche ai tassisti, capita, forse non sempre, ma talvolta si, di dover pagare i servizi, oltre che per mangiare e vestire, anche per dentisti, oculisti, dottori, ecc. gas, energia elettrica, acqua, telefono, rifiuti, affitto o mutuo casa,ecc., scuola, professori, scuolabus, ecc., treni, aerei, bus, ecc., poste, banche, ecc., notai, avvocati, commercialisti, ecc., ecc., ecc., e per poter lavorare, a volte capita che i tasssisti paghino licenza, auto, revisione, manutenzione, autostrada, carburante, insegna taxi, tassametro, consorzio,ecc., qualcuno con probabilità paga anche contributi INPS, INAIL, e poi IRPEF, IRAP, IVA, ecc., ci sono altre tipologie di costi che i tassisti talvolta pagano, ma, fermiamoci qui forse è meglio, altrimenti il costo del lavoro, del servizo, dell’attività di quell’onesto e generoso tassista da € 30 del post, a conti fatti, diventa un servizio da ben altra remunerazione. certo pagare 30 € un taxi !!! che vergogna, che squallore, dovrebbe esserci almeno un taxi per ogni cittadino e ogni turista, e qualcuno anche di scorta, non si sa mai, ma soprattutto dovrebbe essere un servizio …………….. gratis.